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Scleroterapia tradizionale: tutto quello che c’è da sapere

Scleroterapia tradizionale: tutto quello che c’è da sapere
Specialista in Medicina Preventiva, Medicina Estetica e nella terapia dei disturbi dell'alimentazione. Ha conseguito il First Certificate of Professional Training in Eating Disorders and Obesity.
Creazione: 28 set 2020 · Aggiornamento: 3 nov 2020

In alcuni casi può essere consigliato dal medico specialista il trattamento chiamato ‘’scleroterapia’’, efficace soprattutto per rimuovere capillari e varici di modeste dimensioni. Tale terapia avviene comportando la chiusura di un tratto di venoso, grazie all’iniezione di una soluzione detta sclerosante, che provoca una vera e propria reazione infiammatoria con la conseguente trombizzazione e riassorbimento della zona da trattare.

Questo ovviamente avviene nel circolo venoso superiore, cioè quello più in superficie e che non è pericoloso proprio perché le vene coinvolte nel ritorno venoso in direzione del cuore sono quelle del circolo venoso inferiore.

L'insufficienza venosa degli arti inferiori è una delle principali cause d'intervento del chirurgo vascolare, a causa dei fastidiosi sintomi (edema o gonfiore, dolore, crampi notturni, pesantezza...) a cui si associano spesso i capillari venosi superficiali, che oltre che essere antiestetici, possono risultare molto fastidiosi.

Le principali cause di insufficienza venosa periferica che si sommano ed intervengono nella vita di una donna sono: l'uso precoce della pillola anticoncezionale e la gravidanza. Alcuni tra i fattori principali di rischio sono la sedentarietà, la familiarità, il sovrappeso e l'obesità, la prolungata stazione eretta, e alcuni vizi posturali.

Cos'è la Scleroterapia?

La scleroterapia è in sostanza una "chiusura" chimica delle varici e teleangectasie. Si inietta al loro interno una sostanza lesiva. Questa sostanza provoca per prima cosa uno spasmo del vaso sanguigno, successivamente provoca trombosi ed infine una reazione infiammatoria. Lentamente si verifica una chiusura cicatriziale, e avviene poi il riassorbimento.

scleroterapia gambe

Scleroterapia: quando e come

Le sedute di scleroterapia ovviamente vanno decise con un medico specialista, che eseguirà tutti gli esami necessari prima di effettuare qualsiasi trattamento. Prima di tutto è infatti opportuno effettuare un ecocolordoppler del sistema venoso degli arti inferiori e, in base a questo, decidere se/quante sedute di scleroterapia si possono effettuare. Tali sedute non durano di norma più di mezz’ora e sono quasi indolori, perché l’ago utilizzato è finissimo; in soggetti particolarmente sensibili, si può applicare una crema anestetica.

È importante ricordare che i farmaci a base di acido acetilsalicidico come l’aspirina, possono minimizzare i risultati del trattamento: quindi, nelle 72 ore successive al trattamento di scleroterapia, è opportuno evitare di assumerne. Appena terminata la seduta, può capitare che la zona trattata sia arrossata, ma basterà applicare una crema antinfiammatoria per lenire l’eritema, che sparisce solitamente in pochi giorni.

Per l’ottima riuscita del trattamento, dopo la seduta vanno applicati dei bendaggi o utilizzate delle calze elastiche terapeutiche di compressione (o, su indicazione del medico, vanno utilizzate entrambe). Le calze elastiche terapeutiche, a seconda del consiglio del medico, potranno essere indicate per ulteriori 15 giorni (a stessa compressione, cioè di 18 mm hg), a maggior ragione se non sono in programma altre sedute di scleroterapia ravvicinate. L’utilizzo di bende elastiche e/o calze terapeutiche dovrebbe eliminare del tutto ola possibilità di comparsa di eventuali ematomi.

In ogni caso, dopo aver effettuato una o più sedute di scleroterapia, è consigliato un controllo annuale dal proprio specialista, per tenere sotto controllo gli effetti della terapia.

Scleroterapia: le possibili complicazioni

Le complicazioni in seguito a sedute di scleroterapia sono minime: da anni non si ha notizia di reazioni allergiche, e le controindicazioni maggiori possono riguardare gli eritemi cutanei che si presentano sulla superficie in corrispondenza del trattamento, che, nei soggetti con pelle più sensibile, possono divenire ematomi violacei (che comunque spariscono nel giro di pochi giorni).

Se si nota che nei giorni successivi al trattamento di scleroterapia per l’eliminazione di piccoli vasi capillari, ne compaiono di nuovi nelle zone circostanti, si potrebbe valutare l’idea di cambiare la soluzione sclerosante: questa osservazione, ovviamente, deve però essere fatta dal medico specialista.

Siamo disponibili all'interno del Poliambulatorio AEsthe Medica, ubicato a Ferrara, per una valutazione medica attraverso la quale il medico potrà aiutarvi e valutare i capillari, qualora sia l'occasione giusta per trattarli attraverso la scleroterapia tradizionale, oppure un'altra tra le numerose metodiche a disposizione. L'obiettivo rimane sempre quello di aiutarvi a trovare la salute e l'immagine di sè stessi che più ci rappresenta.

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