I laser utilizzati per i trattamenti estetici sono tanti, la tecnologia alla base è sempre la stessa, ma ognuno di loro ha delle caratteristiche specifiche.
Uno dei laser più conosciuti e più diffusi è il Laser CO2 frazionato, un macchinario che permette di intervenire con soddisfazione su gran parte degli inestetismi cutanei, dalle rughe superficiali fino alle macchie della pelle. Il suo grande vantaggio, rispetto ad altri trattamenti più invasivi, è che interviene unicamente sull'inestetismo da trattare, lasciando il resto dell'epidermide inalterata.
Il Laser CO2 frazionato è un laser al biossido di carbonio ed è una versione più aggiornata ed evoluta del Laser CO2. Con questo sistema, spiega il Prof. Mario Dini, il raggio di luce emesso dal laser colpisce solamente dei punti molto precisi, lasciando intatto il resto della superficie della pelle. L’azione del laser induce un processo di rigenerazione dei tessuti, ottenendo l’effetto detto di “skin resurfacing” e stimolando la produzione di elastina e collagene, due sostanze fondamentali per mantenere la pelle giovane ed elastica. Proprio per questo motivo è un trattamento molto indicato per il fotoringiovanimento della pelle del viso, del collo e delle mani.
Questa tecnica permette non solo che il fastidio e disagio del paziente venga ridotto, ma permette anche che il recupero e la guarigione possano avvenire in tempi rapidi, dal momento che non si tratta di un metodo ablativo.
Tutti pazienti, uomini e donne, che hanno raggiunto il completo sviluppo fisico e che godono di una buona salute possono sottoporsi a un trattamento con il Laser CO2 frazionato.
Tuttavia, ci sono alcuni casi specifici in cui è sconsigliato utilizzare questa tecnica perchè si potrebbero formare delle alterazioni della pigmentazione della pelle. Il Dott. Giacomo Urtis chiarisce di quali casi si tratta:
persone con carnagione scura
pazienti che hanno assunto il farmaco anti acne Roaccutane nell'ultimo anno
soggetti con infezioni cutanee attive (batteriche o virali)
Come trovo il mio specialista?
Per eseguire un trattamento di Resurfacing con il Laser CO2 frazionato bisogna rivolgersi a un medico chirurgo specializzato in Chirurgia Estetica, Plastica e Ricostruttiva, in Dermatologiae Venereologia oppure che abbia conseguito un diploma in Medicina Estetica. In ognuno di questi casi bisognerà anche accertarsi che si tratti di un medico accreditato ed iscritto all'Ordine dei Medici e Chirurghi.
Per raccogliere quante più informazioni possibili sulla qualità del lavoro svolto dal medico a cui stai pensando di affidarti ti invitiamo anche a consultare le opinioni dei suoi pazienti e le immagini dei risultati ottenuti.
Cosa succede durante la prima visita?
Prima visita
La prima visita serve allo specialista per determinare se effettivamente ci sono le indicazioni corrette per poter eseguire in sicurezza e con successo il trattamento.
Prima di tutto il medico avrà bisogno di essere messo a conoscenza di tutti i dettagli della vostra storia clinica, del vostro stato di salute e anche del vostro stile di vita.
In seguito il medico dovrà analizzare le condizioni di partenza e il grado dell’inestetismo, quindi per esempio, valuterà l'elasticità cutanea, l’estensione delle macchie cutanee o la profondità dei buchi delle cicatrici da acne. Questa valutazione gli servirà per poter fare una previsione del numero di sedute necessarie per conseguire gli obiettivi desiderati dal paziente e anche per capire se potrebbero esserci eventuali controindicazioni.
Talvolta prima di iniziare il ciclo di sedute di Laser CO2 frazionato, il medico potrebbe prescrivere una profilassi contro l’herpes con farmaci antivirali e antibatterici o con antibiotici, come suggerisce il Prof. Mario Dini.
Come si svolge la procedura?
Laser frazionato
Il primo passo per iniziare la procedura è quello di pulire l’area su cui si dovrà intervenire e, nel caso in cui il laser dovesse essere utilizzato sul viso, si dovranno rimuovere i residui di trucco, precisa il Dott. Alessandro Nube.
Durante la seduta il paziente avverte, generalmente, soltanto un lieve fastidio che può essere alleviato applicando un gel anestetico e un getto di aria fredda, rassicura il Dott. Antonello Tateo.
Il trattamento con il Laser CO2 frazionato può essere eseguito nello studio medico e ha una durata compresa tra i 10 e i 30 minuti a seconda dell’area da trattare e delle caratteristiche del paziente. Il numero delle sedute può variare molto a seconda della risposta soggettiva di ogni paziente, in genere si consiglia di eseguire minimo da 3 a 5 sedute, che devono essere eseguite a distanza di 40 giorni una dall’altra e non si devono tenere durante la stagione estiva.
Quali risultati si ottengono con il Laser CO2 frazionato?
Il Dott. Andrea Alessandrini afferma che il recupero è immediato e che il risultato che si ottiene è quello di un effetto lifting: la pelle risulta più luminosa, compatta, uniforme ed elastica, quindi nel complesso ringiovanita. Inoltre, si potrà notare che le macchie scompariranno e le rughe più superficiali risulteranno attenuate e meno marcate.
I risultati sono progressivi e possono essere apprezzati dopo 1 o 2 mesi dalla prima seduta, quando la pelle avrà avuto il tempo di rinnovarsi e di poter aumentare la produzione di collagene.
Dopo il trattamento la pelle apparirà arrossata per circa un giorno e potrebbe essere molto secca nei giorni successivi, quindi in genere si consiglia di utilizzare una crema idratante o acqua termale. Inoltre, nei giorni seguenti alla seduta potrebbero formarsi delle piccole croste e desquamazione, sintomi che passeranno da soli con i giorni quando la pelle si sarà rigenerata.
Infine, bisogna aggiungere che per evitare di compromettere i risultati è importante evitare l’esposizione al sole per almeno 2 settimane prima e dopo il trattamento.
Quali sono i rischi o gli effetti collaterali del Laser CO2 frazionato?
Rischi del laser co2
Il Dott. Antonello Tateo precisa che non si sono particolari complicazioni o danni da segnalare per il Laser CO2 frazionato. L’importante è non sottoporsi a questo trattamento se si ha la carnagione scura, perché potrebbero formarsi delle iperpigmentazioni. Nel caso in cui si soffrisse di herpes bisognerà avvisare il proprio medico per poter fare la profilassi prima del trattamento, dal momento che il laser potrebbe favorire la formazione nei pazienti predisposti.
Tra gli effetti successivi al trattamento, che rientrano nella normalità e che possono essere alleviati con l’applicazione di una crema lenitiva, il Dott. Urtis, evidenzia i seguenti:
gonfiore e moderato bruciore (24 ore)
rossore (fino a 5 giorni)
crosticine (cadranno da sole dopo qualche giorno)
Dubbi e domande frequenti
Il Laser CO2 frazionato elimina definitivamente le cicatrici da acne? “Il risultato è definitivo, sempre che non si abbia una recidiva dell’acne”, Centro Medico Genesy
Il Laser CO2 frazionato è doloroso? “No, ma potrebbe essere un po’ fastidioso ed è possibile applicare una pomata anestetica 30 minuti prima dell’inizio della seduta”, Dott. Alessandro Nube
Cosa succede dopo il trattamento con Laser CO2 frazionato? “Dopo il trattamento si formeranno un po’ di rossore e di desquamazione, ma dopo qualche giorno questi effetti si attenuano”, Dott. Cristiano Biagi
Quando potrò prendere il sole? “Bisogna essere molto cauti, aspettare almeno 30 giorni e utilizzare sempre un filtro totale”, Studio medico BiospheraMed
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