Lili Elbe, la prima donna transessuale
(Attenzione! Questo articolo contiene immagini che possono urtare la sensibilità del lettore)
Secondo un articolo diffuso dall’Ansa, sarebbero circa 40.000 le persone transessuali in Italia, sebbene si tratti solo di una stima approssimativa.
L’iter psicologico, personale e medico a cui è sottoposto un soggetto transgender è complicato e prevede molti step, legati in parte alla propria affermazione personale in parte al percorso legislativo e burocratico necessario per potersi sottoporre a una RCS (Riconversione Chirurgica di Sesso) in Italia.
La transessualità, nel corso della storia ha attraversato molti alti e bassi: accettata e standardizzata, quindi considerata come una malattia, oggi è finalmente riconosciuta come una vera e propria sofferenza, sebbene non sia ritenuta una malattia. Il termine tecnico utilizzato dall’Oms è Disforia di Genere, un disturbo psicologico e mai fisico, che necessita di un particolare trattamento multidisciplinare che culmina con l’azione chirurgica di riassegnazione.
La medicina e la chirurgia oggi offrono molte soluzioni per aiutare le persone transgender a compiere questo importante passo. In questo articolo speriamo di potervi offrire quante più informazioni possibile per aiutarvi a organizzare il vostro intervento.
Vocabolario LGBT, immagine tratta dal sito It'spronouncedMetrosexual
Il mondo LGBT è ricco di terminologia specifica, a volte molto tecnica. Prima di proseguire parlando dell’intervento chirurgico di riassegnazione del sesso, facciamo un po’ di chiarezza introducendo il vocabolario che utilizzeremo in questo articolo. Cercheremo di riassumere e semplificare concetti spesso molto ampi e complessi, questo paragrafo vuole essere solo un piccolo glossario di introduzione all’argomento.
È importante specificare che l'orientamento sessuale non è legato al genere al genere di appartenenza.
Corey Maison, una delle transgender più giovani al mondo
Come affermato dall’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere attualmente le cause della transessualità non sono definite. Sembra essere il risultato di un insieme di eventi, fattori ed esperienze vissute dal soggetto. Dal punto di vista scientifico alcuni ricercatori sostengono che possano esserci cause genetiche o correlata alla struttura / funzionamento del cervello che influiscono sulla transessualità di una persona.
Sebbene possano esserci predisposizioni “fisiologiche” il maggiore impatto è dato da fattori esterni e dall’ambiente culturale in cui vive il soggetto. È fondamentale ricordare che la transessualità non è un disturbo psichico, ma il percorso di riassegnazione sessuale può essere molto arduo e comportare sofferenza e disagio. Il supporto psicologico è fondamentale per sentirsi supportati e aiutati in questa delicata fase della propria vita.
Anna P trans FtM, uno dei pazienti del Dr Benjamin
La transessualità è un fenomeno che esiste da sempre, numerose sono le testimonianze di transessuali del mondo antico. La leggenda più famosa è sicuramente quella di Sporo, il liberto di Nerone, il quale fu dapprima castrato e successivamente gli vennero assegnate sembianze femminili per potersi unire in matrimonio con l’Imperatore, dopo che questi aveva ucciso la moglia Poppea. Anche nelle tribù dei nativi Americani la transessualità era largamente praticata, gli uomini potevano travestirsi da donna e unirsi in matrimonio con persone del sesso opposto. In Francia, Giovanna D’Arco, viene considerata una tra le più famose transgender della storia.
Per quanto riguarda la storia moderna e l’avvento della chirurgia estetica, Lili Elbe fu la prima donna trans a subire un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale nel 1930; purtroppo morì pochi anni dopo durante un'operazione di trapianto ovarico. Ricordiamo anche Christine Jorgensen, la prima donna transessuale sottoposta con successo a tutti gli interventi di riassegnazione sessuale. I suoi diversi interventi chirurgici furono eseguiti tra il 1952 e il 1954.
Il termine transessualità fu introdotto per la prima volta nel 1949 dal Dr. David Cauldwell, sebbene il primo studio medico ufficiale fu edito solo nel 1966, “The Transsexual Phenomenon” del Dr. Harry Benjamin. Questo testo fu utilizzato per lungo tempo come testo accademico nelle facoltà di medicina, per la prima volta la transessualità veniva trattata come un disturbo psichico a sé stante. La vera innovazione di questo scritto è che le cure proposte non erano di tipo farmacologico o di renderizzazione verso il genere di nascita, ma incoraggiavano piuttosto a un percorso di riassegnazione del sesso simile a quello moderno.
Alla fine degli anni '50, il chirurgo plastico francese Georges Burou inventò la moderna tecnica di inversione del pene durante una trasformazione di MtF, che è la tecnica tuttora più utilizzata.
Jazz Jennings, ex bambina transgender, oggi si batte per i diritti dei transessuali
La transessualità può manifestarsi sin dalla tenera età, generalmente a partire dall'età di 3 anni il bambino comincia a dimostrare atteggiamenti generalmente maschili o femminili, una volta raggiunti i 5 anni è possibile che il bambino transgender cominci ad avvertire o a comunicare un senso di inadeguatezza al genere assegnato alla nascita.
I bambini che affrontano questa problematica, attraversano un periodo definito di Organizzazione Atipica dell’Identità di Genere (Atypical Gender Identity Organization A.G.I.O.), come spiegato dall’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere.
L’infanzia e la pubertà possono essere delle fasi molto traumatiche nella vita di un transessuale, soprattutto quando i cambiamenti ormonali modificano il corpo dando i tratti tipicamente maschili e femminili. È fondamentale il ruolo della famiglia e dei genitori, perché il bambino si senta supportato e aiutato in questo delicato passaggio.
Fino a pochi anni fa la transessualità, soprattutto nei bambini, era considerato un vero e proprio tabú e reperire informazioni era molto difficile. Dal 2008 l’Osservatorio Nazionale ha redatto le Linee Guida O.N.I.G., una serie di strumenti pensati da professionisti medici e psicologi per supportare il bambino e la famiglia sia dal punto di vista legale che medico. Nella bibliografia a fondo pagina troverete una serie di link utili tratti dai siti ufficiali dedicati a queste tematiche.
Judith Butler, filosofa femminista statunitense, una delle principali studiose delle teorie queer
La legislazione italiana prevede l’obbligo da parte della persona transgender di passare attraverso alcune fasi prima di potersi sottoporre all’intervento chirurgico. Con l’aiuto delle informazioni fornite dall’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere cercheremo di riassumere brevemente tutti i passaggi dell’iter per il cambio di sesso.
Angela Ponce, prima donna trans a vincere il titolo di Miss Spagna
Questo processo chiama in causa numerosi specialisti, come vedremo nel dettaglio più avanti. Per quanto riguarda le varie procedure chirurgiche, raccomandiamo sempre di rivolgersi a un chirurgo abilitato, esperto e specializzato in chirurgia intima. Gli interventi sono molto specifici, ci sono pochissimi chirurghi in grado di eseguirli.
Prima di tutto ti invitiamo a verificare che il tuo chirurgo sia iscritto all’Ordine dei Medici della tua provincia. Potrai effettuare questa ricerca sul sito web della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi. Successivamente, ti suggeriamo di cercare in rete commenti e opinioni sul chirurgo di tua scelta, potrai confrontarti con le esperienze di altre persone che hanno attraversato il tuo stesso percorso, chiedere loro consigli e condividere la tua storia. È importante cercare immagini di prima/dopo gli interventi per farsi un'idea del tipo di risultato raggiunto in precedenza dal tuo chirurgo. Se non riesci a reperire foto online, sentiti libero di chiedere di consultare alcune immagini durante la prima consulta con il medico.
Infine, ti suggeriamo di rivolgerti a diversi chirurghi specializzati nel trattamento che andrai a realizzare. Ad esempio un chirurgo specializzato in protesi mammarie potrà esserti di aiuto se vuoi eseguire una transizione MTF o un chirurgo specializzato in rinoplastica / chirurgia facciale per le procedure di femminilizzazione del volto. Allo stesso modo, per le persone che stanno eseguendo una transizione FtM è bene rivolgersi a un chirurgo esperto nella rimozione del seno.
Il binder è una fascia che permette di mascherare facilmente il seno, molto utilizzato dai ragazzi trans. Foto tratta da Amazon.
Speriamo di poter racchiudere in questa pagina quante più informazioni possibile riguardo il processo di transizione e riassegnazione. Ci auguriamo che possano esserti di aiuto e supporto durante il tuo percorso. Le indicazioni che troverai nei seguenti capitoli sono una generalizzazione, giacché ogni storia è differente e i percorsi variano a seconda delle esigenze di ciascun individuo.
Le fasi iniziali del processo di transizione sono probabilmente tra le più delicate, la presa di consapevolezza della propria identità di genere può comportare sofferenze, senso di incomprensione e di non accettazione. È fondamentale poter contare su un supporto costante che potrà accompagnarti in tutte le fasi della tua transizione. Parlare con la famiglia e con gli amici più stretti dei propri sentimenti ti permetterà di condividere con loro il tuo percorso. Comunicare con sincerità i tuoi stati d’animo alle persone con cui ti senti più a tuo agio e chiedi loro di aiutarti a prendere contatti con associazioni del settore che sapranno indirizzarti verso i professionisti giusti.
Non sottovalutare il ruolo dello psicologo, sebbene sia un obbligo previsto dalla legge, il periodo di terapia servirà per metabolizzare i cambi che avverranno nella tua vita, ti aiuterà a organizzare gli aspetti legali della tua riassegnazione e soprattutto potrà esserti di grande aiuto per cominciare al meglio la tua nuova vita.
Per quanto riguarda la scelta del vestiario, sentiti libero di prendere le scelte che senti essere giuste per te, sentirsi a proprio agio è la parola chiave per affrontare il grande cambiamento.
Vladimir Luxuria, prima parlamentare italiana transgender
Il percorso, come abbiamo visto, è lungo e prevede molti passaggi, vediamo insieme quali saranno i principali medici specialisti da consultare:
Per poter essere inclusi nelle liste d'attesa del SSN è necessario avere il nulla osta del tribunale
Per potersi sottoporre ad un intervento chirurgico di riassegnazione di sesso attraverso il SSN, è necessario possedere alcuni requisiti specifici:
Rocco Kayiatos, cantante trans FtM della scena Hip Hop italiana
La terapia ormonale è un momento molto importante per una persona transgender, l’assunzione dei farmaci permette di realizzare i primi cambiamenti visibili sul proprio corpo che assumerà i caratteri fisici caratteristici di un uomo o di una donna, a seconda della cura specifica. Esistono diversi tipi di ormoni che possono essere somministrati in diverse forme (orale, dermico o iniezioni).
I Trans FtM riceveranno ormoni maschili, principalmente testosterone, mentre le Trans MtF ormoni femminili, cioè estrogeni e antiandrogeni. La cura di estrogeni e testosterone dura in genere per tutta la vita, mentre gli antiandrogeni vengono interrotti dopo l’intervento chirurgico.
È fondamentale creare un rapporto di completa fiducia con il proprio endocrinologo, la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità informa che durante il primo anno di terapia devono essere effettuati controlli clinici con cadenza trimestrale, successivamente l’intervallo diventa di 6 mesi fino all’intervento di RCS. L’Osservatorio malattie rare afferma che circa il 25% delle donne transgender si autoprescrive la terapia ormonale acquistando farmaci di dubbia provenienza da internet, ricordiamo che le cure ormonali possono comportare gravi rischi per la salute del soggetto, la supervisione medica è fondamentale per non incorrere in gravi controindicazioni.
I cambiamenti sono generalmente abbastanza rapidi, sebbene tutto dipenda molto dal soggetto. Le modifiche che subisce l’organismo possono essere paragonate ai cambiamenti del corpo durante la fase della pubertà. Vediamo nello specifico quali sono:
È importante sapere che gli effetti della cura ormonale sono reversibili durante i primi mesi, mentre le procedure chirurgiche sono definitive. Inoltre, i trattamenti ormonali rendono il soggetto sterile, tienilo a mente se desideri avere dei figli in futuro. Alcune persone decidono di sottoporsi alla Gonadectomia, ovvero all’intervento chirurgico che permette la rimozione delle gonadi, le ovaie e i testicoli, in questo modo è possibile inibire completamente la produzione fisiologica di ormoni sessuali, entrando nella fase di andropausa/menopausa.
Nei prossimi capitoli descriveremo i principali interventi chirurgici che possono essere effettuati durante una transizione MTF, vale a dire da uomo a donna. La maggior parte di queste procedure viene eseguita in anestesia generale e può richiedere diversi giorni di ricovero in ospedale. Le principali operazioni per la transizione MtF sono:
*Immagine tratta dal sito SIAMS
Prima di eseguire una vaginoplastica, il paziente deve aver seguito una terapia ormonale per almeno 1 anno. Come per qualsiasi procedura chirurgica, il medico suggerirà al paziente di smettere di fumare almeno 1 mese prima e uno dopo della procedura per facilitare la guarigione e la cicatrizzazione. Inoltre dovrà essere evitata l'assunzione di farmaci come l’aspirina almeno 15 giorni prima dell’intervento. È necessario curare con attenzione l’igiene intima nei giorni che precederanno l’intervento utilizzando prodotti antisettici specifici a base di betadine.
L'intervento dura in media da 4 a 5 ore e si tratta di una chirurgia molto complicata che richiede grandi conoscenze tecniche da parte del chirurgo. Generalmente viene effettuata in anestesia generale, ma su scelta dell’anestesista può essere effettuata anche con un’epidurale.
La procedura si divide in due fasi, la prima di demolizione del corpo cavernoso del pene e dei testicoli, la pelle del pene verrà poi utilizzata nella fase seguente per creare la cavità neovaginale. La parte superiore del glande, che è una parte molto sensibile, viene utilizzata per costruire il clitoride, mentre il prepuzio permette di modellare le piccole labbra. Per quanto riguarda le parti esterne dello scroto, vengono utilizzate per creare la neo vulva e le grandi labbra. Durante la procedura, l'uscita dell'uretra viene accorciata per consentire di urinare dal basso. Questa tecnica chirurgica è chiamata di Inversione di cute peniena, il Dr. Vincenzo Mirone elenca altre tecniche per realizzare una vaginoplastica: Flap peno-scrotale, Tecnica di Perovic e Colo- ed Ileo-vaginoplastica utilizzate solo in caso di fallimento dei precedenti interventi.
La SIAMS ci informa che al termine della procedura, il chirurgo inserirà una protesi di silicone progettata appositamente, che permette di ottenere la profondità e la larghezza vaginale, viene utilizzata negli 8-10 giorni seguenti. Il paziente dovrà rimanere a riposo assoluto per 24 ore, utilizzando un catetere vescicale per 8-10 giorni. Verranno applicati dei drenaggi che saranno rimossi pochi giorni dopo l'intervento chirurgico. Generalmente la degenza dura 12 giorni completi, dopo di che sarà fondamentale seguire alcuni consigli:
Per poter mantenere i risultati sarà necessario utilizzare regolarmente un dilatatore vaginale. Questa fase è molto importante e il tuo chirurgo ti fornirà le indicazioni precise per il mantenimento. Generalmente i dilatatori dovrebbero essere usati per 30-40 minuti al giorno per diversi mesi, aumentando gradualmente la lunghezza e la larghezza, per poter ottenere una dimensione della vagina soddisfacente e quanto più possibile simile a quella di una donna biologica. Nel caso in cui non si dovessero avere rapporti sessuali con penetrazione per lungo tempo è necessario aumentare i tempi di posa del dilatatore.
I risultati sono assolutamente straordinari. La vagina è apparentemente del tutto simile a quella di una donna biologica, inoltre l’utilizzo dei tessuti autologhi permette di provare piacere durante i rapporti sessuali. I pazienti sono generalmente molto soddisfatti del risultato, che consente loro di vivere appieno la propria sessualità e la propria vita da donna.
Tutte le procedure chirurgiche comportano rischi e possibili complicazioni che è necessario conoscere prima di iniziare la procedura. Per quanto riguarda la vaginoplastica le più comuni sono:
Risultati di una mastoplastica additiva su donna trans.- Foto tratta dal sito SIAMS
Per completare la trasformazione da uomo a donna, è possibile sottoporsi ad un aumento del seno tramite Mastoplastica Additiva. In generale, questo è il primo intervento eseguito da donne transessuali, perché meno invasivo rispetto alla RCS. Può essere eseguito già durante la fase di trattamento ormonale, una volta che le dimensioni del torace si sono stabilizzate. Per ulteriori informazioni su questa procedura, ti consigliamo di leggere questo articolo: Mastoplastica Additiva.
Christine Jorgensen è la prima donna trans ad essere stata operata con successo
È molto probabile che tu abbia bisogno di una serie di interventi per il viso per completare la tua transizione e femminilizzare definitivamente il tuo aspetto. Il Dr. Urtis Clinic ci informa che per dare al volto maschile un aspetto femminile, che sia il più possibile armonioso, sono necessari diversi tipi di interventi, tra cui la rinoplastica, la correzione dell'ovale del viso (che può essere eseguita durante un intervento chirurgico maxillo-facciale o con iniezioni di acido ialuronico), la correzione dei volumi degli zigomi (acido ialuronico o impianti), un aumento delle labbra, correzione della fronte e riduzione del pomo d’Adamo. Inoltre potrebbe essere necessario un trapianto di capelli e un accorciamento delle corde vocali per poter modificare la voce e renderla più acuta.
Sono molti i possibili interventi durante una transizione FtM, cioè da donna a uomo. Queste procedure sono eseguite in anestesia generale e richiedono da 1 a diversi giorni di ospedalizzazione. Prima di un intervento chirurgico, il medico consiglierà sempre di smettere di fumare 1 mese prima e 1 mese dopo la procedura e di non assumere l'aspirina per almeno 15 giorni prima dell’intervento chirurgico. Riassumiamo quali sono i principali interventi chirurgici:
Risultati mastectomia su Trans FtM - Foto tratta dal sito SIAMS
È possibile eseguire un intervento mirato ad asportare la mammella, la mastectomia. Generalmente i trans FtM utilizzano sin dalle prime fasi della transizione un Binder, ovvero una fascia contenitiva che serve principalmente per appiattire le forme del seno, rendendo il torace più simile a quello di un uomo. L’intervento di mastectomia è molto delicato ed è sempre bene rivolgersi a un chirurgo specializzato in questa tecnica. Durante l'intervento, verranno asportate le ghiandole mammarie e il tessuto in eccesso. Se ritenuto necessario, potrà essere ridotta la dimensione dei capezzoli in modo da dare un aspetto il più possibile naturale e mascolino.
Risultati di una Metoidioplastica - foto tratta da FtM-transexuel
Questa tecnica di riassegnazione sessuale consiste nel trasformare il clitoride in una sorta di piccolo neo-pene. Con l'assunzione di ormoni maschili, il clitoride tende a crescere fino a una dimensione media di 4-5 cm. Alcuni pazienti decidono di ricorrere alla Metoidioplastica piuttosto che alla falloplastica, se le dimensioni del clitoride lo consentono, perché è un'operazione più semplice e con esiti post operatori meno evidenti ed invasivi. Il risultato della Metoidioplastica non consente al paziente di eseguire la penetrazione durante il rapporto sessuale, ma gli consente di mantenere la capacità orgasmica del clitoride.
Questa procedura viene solitamente eseguita contemporaneamente a una scrotoplastica (creazione dello scroto), a una vaginectomia (rimozione più o meno parziale della vagina), a una isterectomia (rimozione più o meno parziale dell'utero) e ad una ovariectomia (rimozione delle ovaie), se questi interventi non erano già stati realizzati in precedenza.
Risultati di una falloplastica su trans FtM - foto tratta dal sito SIAMS
La Falloplastica è l'intervento chirurgico di riassegnazione sessuale che consente agli uomini trans di ottenere un neo pene.
Come abbiamo abbiamo già detto, uno dei requisiti generali per ogni tipo di intervento chirurgico è la sospensione del fumo prima e dopo l'intervento, così come la sospensione di farmaci anti-infiammatori. È probabile che l’ingresso ospedaliero venga effettuato il giorno prima dell’intervento e verrai sottoposto ad un lavaggio intestinale.
È un intervento di chirurgia plastica molto complesso e che richiede grandi doti tecniche da parte del chirurgo, dura tra le 8 e le 9 ore.
All'inizio, l'urologo userà le piccole labbra per ricostruire l'uretra. Poi dalle grandi labbra costruirà uno scroto, che sarà simile a quello di un uomo biologico.
Per costruire il neo pene, il chirurgo usa il tessuto dell'avambraccio, che deve essere stato prima trattato con la depilazione laser. Questo lembo di pelle copre e dà volume al canale interno, che servirà anche per urinare. La zona donatrice dell’avambraccio sarà ricoperta da una cicatrice e apparirà più sottile dopo questa procedura. I risultati sono spesso molto soddisfacenti per il paziente che riesce ad ottenere un neo pene di circa 12-13 cm di lunghezza, con capacità di penetrazione.
Un'operazione di questo tipo richiede 2 settimane e mezzo di ricovero ospedaliero e non sarà possibile tornare al lavoro per altri 2 mesi. Indosserai una fascia di compressione attorno al braccio dove è stato rimosso il lembo di pelle. Dopo alcuni giorni verranno rimossi i drenaggi. Ti consigliamo di seguire le seguenti istruzioni nel periodo postoperatorio:
In generale, i pazienti sono molto soddisfatti dei risultati della loro falloplastica e la maggior parte di essi può tranquillamente urinare in piedi e avere rapporti sessuali con penetrazione, sempre che la giunzione nervosa e l’inserto di protesi vengano eseguiti in modo appropriato, come riportato anche in un articolo pubblicato nel 2017 su Nature. Per quanto riguarda nello specifico la penetrazione, infatti, sarà necessario indossare una protesi erettile, come vedremo più avanti. Per un risultato ancora più naturale e realistico , si potranno tatuare le vene sul neo pene. Solo dopo aver completato la guarigione potranno essere effettuati nuovi interventi per completare la tua transizione.
Tutte le procedure chirurgiche comportano una serie di rischi e potenziali complicazioni che è importante conoscere. Questi includono:
Protesi testicolari della marca ColoplastMD
Per dare un aspetto più naturale allo scroto creato chirurgicamente potrai inserire una protesi testicolare, che ne aumenta il volume. Queste protesi sono composte da gel di silicone e esistono in diverse dimensioni. Tuttavia è bene ricordare che si potrà optare per questo intervento solo dopo un minimo di 6 mesi dalla scrotoplastica.
Le protesi peniene vengono utilizzate anche nel caso di disfunzioni erettili maschili
Le protesi erettili possono essere posizionate approssimativamente dai 12 ai 18 mesi dopo una falloplastica, una volta riacquistata la sensibilità nella parte superiore del neopene. Queste protesi consentono di ottenere un'erezione, rendendo possibile la penetrazione. È anche possibile stimolare il pene e persino avere un orgasmo senza indossare questo tipo di dispositivo, ma non avverrà alcun tipo di erezione.
Esistono diversi tipi di protesi, il medico potrà consigliarti per scegliere quella più adatta a te:
I dilatatori vaginali devono essere utilizzati costantemente dopo una vaginoplastica - fonte Pinterest
Le persone trans devono imparare di nuovo a scoprire il proprio corpo e la propria sessualità dopo una procedura di riassegnazione sessuale. Gli ormoni, durante la fase iniziale del trattamento, alterano il desiderio sessuale dei pazienti (si registra un aumento negli uomini transessuali e una diminuzione delle donne transessuali). Dopo un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale, le relazioni intime sono spesso vissute meglio e, quindi, sono più soddisfacenti. Questo fenomeno si verifica perché i pazienti si sentono finalmente a proprio agio nei loro nuovi corpi, questo permette di avere una sessualità più appagante e spesso più consapevole.
Ciò che è importante sapere è che potrai sempre raggiungere l'orgasmo dopo un intervento di questo tipo. I genitali vengono trasformati, ma mantengono la loro capacità di produrre sensazioni e indurre l'orgasmo.
Osservatorio Nazionale Identità di Genere. (n.d.)
Società Italiana Chirurgia Plastica ed Estetica (n.d.)
Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (n.d.)
Dr Urtis Clinic
Transgender Network Switzerland
Arcigay Napoli
Nature Reviews Urology
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