Buongiorno! Ho 37 anni, sono alla prima gravidanza (DPP fine settembre). Nel 2020 sono stata sottoposta ad un intervento di addominoplastica con incisione a T capovolta a seguito di una sleeve gastrectomy. Sto valutando attentamente il tipo di parto più sicuro per me, dato il mio intervento. Come valutare la capacità della mia parete addominale di sopportare le spinte e lo sforzo di un travaglio naturale? Quali potrebbero essere i rischi di eventuali danni alla cicatrice o cedimenti muscolari durante un parto naturale (idealmente in acqua, ma da valutare)? Un taglio cesareo programmato potrebbe interferire con la situazione della mia parete addominale ricostruita oppure risulterebbe molto più sicuro in questo caso specifico (non so se sono presenti aderenze)? Uno specialista con cui ho avuto occasione di parlare casualmente, mi ha sconsigliato il cesareo essendo una donna ginoide, perché con bacino ampio e cavità pelvica ben conformata, le aderenze possono essere più estese essendoci più spazio libero dove possono svilupparsi. Possono dare dolori cronici, difficoltà digestive o problemi in futuri parti o interventi? Ogni consiglio e/o indicazione sono estremamente preziosi. Grazie infinite!
Salve, segua le indicazioni del suo ginecologo come prima cosa. Dal nostro punto di vista di chirurghi plastici che fanno estetica e anche addominoplastica, Le posso dire che una gravidanza, soprattutto se con importante aumento ponderale, vanifica in parte il risultato estetico della precedente addominoplastica, tanto per quanto riguarda la ricomparsa di pelle e grasso in eccesso, quanto per quanto riguarda la recidiva della diastasi delle fasce dei retti. Ergo, cerchi di ingrassare poco e incroci le dita, poi alla fine dell'allattamento potrà fare una nuova valutazione da noi.
Un saluto.
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