Il drenaggio linfatico può essere effettuato sotto prescrizione medica medica o per motivi estetici.
In campo medico viene prescritto per trattare casi di linfedema, edema correlato a patologia neurologica, infiammazioni reumatiche, eczema, acne o sinusite. Le sessioni di linfodrenaggio sono anche cosigliate dopo interventi di liposuzione, laserlipolisi, criolipolisi, e in tutti quegli interventi o trattamenti che prevedono lo scioglimento delle cellule adipose. La Dott.ssa Diletta Vitali sottolinea l'importanza di questa pratica post operatoria anche in interventi di mastoplastica, blefaroplastica, addominoplastica, rinoplastica, e più in generale in tutti gli interventi che interessano le mucose del volto. Questo perchè, tramite il linfodrenaggio è possibile accelerare i processi di guarigione, grazie all'apertura e alla stimolazione dei linfonodi, prevenendo la formazione di edema e sieromi.
Dal punto di vista puramente estetico, le sedute di drenaggio linfatico sono un valido aiuto per il ringiovanimento della pelle e alla lotta contro la cellulite, lo stress e l'affaticamento.
Anche le donne incinte possono anche eseguire il drenaggio linfatico manuale perchè aiuta a ridurre il gonfiore da ritenzione idrica, soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza. La ritenzione idrica in gravidanza è causata dall'aumento delle dimensioni dell'utero che ostacola la circolazione sanguigna. Il massaggio drenante manuale è anche consigliato nel post parto perchè aiuta a stimolare il microcircolo combattendo la sensazione di affaticamento degli arti.
Tuttavia, se non prescritto o autorizzato dal medico, il drenaggio linfatico non è raccomandato in caso di: sclerosi del seno carotideo, infezione acuta, tumore maligno, tubercolosi, ipertiroidismo, disturbi cardiaci, trombosi o asma grave.