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Quali sono le ultime novità della Medicina Estetica?

Quali sono le ultime novità della Medicina Estetica?
Dott. Matteo Basso
Senza opinioni
Specialista in Dermatologia e Professore a contratto presso l'Università la Sapienza di Roma e l'Università di Camerino. Esperto in Dermatologia Plastica e in Medicina Estetica.
Creazione: 28 set 2018 · Aggiornamento: 16 lug 2019
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Quasi ogni giorno assistiamo alla nascita di una nuova tecnologia che permette ai medici estetici di raggiungere risultati sempre più efficaci e soddisfacenti. Il Dr. Matteo Basso, specialista in Dermatologia e docente presso il Master in Medicina Estetica dell'Università La Sapienza di Roma, ci spiega quali sono queste novità e quali meritano più attenzione. Scopriamo, quindi, insieme al suo aiuto, le tecniche più aggiornate che contribuiscono a curare l'acne, eliminare fastidiose smagliature e macchie solari e ottenere un aspetto più giovane e fresco.

Bentrovato Dottor Basso! La Medicina Estetica è un campo in continua evoluzione e siamo qui per capire qualcosa di più sulle ultime novità del settore. Quali sono, secondo la sua esperienza, i nuovi trattamenti che meritano più attenzione al momento?

Direi che negli ultimi due anni c’è stata una notevole evoluzione delle tecniche nell’ambito della medicina e dermatologia estetica. Girando per i vari congressi del mondo ho notato che le più significative sono state sicuramente il microbotulino; l’evoluzione delle luci pulsate con la nuova generazione che stanno evolvendo nella SWT (Selective Wavelength Technology) una tecnologia a metà tra luce e laser e proprio negli ultimi mesi la nuovissima tecnica della Biofotonica: dalla luce la tua rigenerazione.

Ci può spiegare qualcosa di più sulla Biofotonica o Fotobiomodulazione? Che cosa è esattamente?

Si tratta di un innovativo sistema ad alta tecnologia che, utilizzando un gel fotoconvertitore ed un dispositivo luminoso ad alta intensità è in grado di avere una forte attività antibatterica (che permette la cura dell’acne) e di stimolare i fibroblasti ottenendo fotoringiovanimento e produzione di collagene fino a 400%. Il trattamento utilizza un LED che attiva il gel fotoconvertitore posizionato sul viso del paziente: Il gel emette così una fluorescenza che stimola le cellule cutanee a produrre citochine, sostanze capaci di avere un’azione importante nella terapia dell’acne,delle cicatrici e del ringiovanimento. Il trattamento è assolutamente rilassante e a seconda dell’indicazione si può utilizzare settimanalmente oppure ogni 15 giorni.

Quali benefici apporta la Fotobiomodulazione per il paziente e quali risultati si possono aspettare da questo trattamento?

I pazienti apprezzano questo trattamento in quanto non fastidioso e dal rapido risultato. Per quanto riguarda la Biostimolazione si eseguono quattro sedute distanziate tra loro da circa due settimane. Se invece dobbiamo trattare l’acne attiva dobbiamo seguire almeno una seduta a settimana per circa 8-10 volte ed i risultati si vedono già dalle prime sedute.

Un’altra tecnica che suscita grande curiosità ultimamente, e di cui sappiamo che Lei è un esperto, è la SWT o lunghezza d’onda selettiva. Quali sono esattamente le sue applicazioni e che vantaggi presenta?

Questa tecnica è destinata a portare notevoli miglioramenti circa i trattamenti con laser e luci. Per spiegarla semplicemente direi che è a metà tra la tecnologia laser e la tecnologia delle luci pulsate, ossia permette di avere uno spettro di azione molto preciso ma non troppo ampio come le vecchie luci pulsate, per cui a seconda della nostra indicazione abbiamo dei risultati eclatanti in pochissime sedute. Le pazienti che provano l’epilazione con questa tecnica restano davvero sorprese per la velocità delle risultato. I capillari del viso spariscono immediatamente (come si può vedere anche da questo video). Le macchie solari del viso in due sedute hanno una riduzione di almeno 80% e soprattutto c’è una fortissima Biostimolazione a livello di collagene.

Ci sono altri laser che hanno portato novità notevoli ultimamente?

Sì un’altra novità è la lunghezza d’onda 1550 frazionata non ablativa che permette di avere un’azione notevole sul tono del viso e del collo con soltanto due o tre sedute l’anno. Agisce molto bene anche sulle cicatrici da acne e sulle smagliature andando a completare e integrare talvolta il lavoro dei precedenti laser frazionati ablativi.

Risultato prima dopo trattamento laser non ablativo Risultato ottenuto dal Dr. Basso con trattamento a lunghezza d’onda 1550 frazionata non ablativa

Uno dei trattamenti estetici più conosciuti nel mondo è sicuramente il Botox, ma ultimamente si parla spesso di micro botulino. Quali sono le differenze tra questi due trattamenti?

Le differenze sono notevoli in quanto nella tecnica di Microbotulino si utilizza un prodotto molto diluito per andare a stimolare le mio fibrille termiche ottenendo una distensione cutanea, mentre con la tecnica classica di botulino si va ad agire su muscoli profondi dando una riduzione della contrazione ed ottenendo un miglioramento delle rughe dinamiche soprattutto quelle tra le sopracciglia e sul contorno occhi e fronte. Io come dermatologo utilizzo il micro botulino sul terzo inferiore del viso e sul collo, ma anche sulla dermatite seborroica e sull’acne poiché dà una riduzione della produzione di grasso a livello delle ghiandole sebacee cutanee.

Ultimamente sto seguendo il Microbotulino con una variante, ossia associando anche vitamine ed acido ialuronico per ottenere anche una Biostimolazione. Lo definiamo Biomesobotulino.

Il Botulino oltre che essere molto conosciuto è anche molto temuto, dato che si tratta di una tossina potenzialmente pericolosa. Il Microbotulino può essere considerato più sicuro?

Come scritto nel mio testo manuale sulla tossina botulinica ormai il farmaco è ben conosciuto ed anche la metodica e standardizzata queste paure non devono più essere presenti. La sicurezza ci è data dall’utilizzo del botulino da tantissimi anni, più di 30, anche per patologie gravi e anche pediatriche e non soltanto per finalità estetiche. La vera contabilizzazione al botulino è il medico che lo segue, il quale deve essere preparato ed è in grado di eseguire un trattamento nel miglior modo. Quando faccio lezione sul botulino spingo molto i medici ad imparare le basi e poi a personalizzarlo ma sempre nella massima sicurezza.

La scelta del trattamento è spesso orientata dalla volontà di affidarsi a un metodo testato e sicuro, per questo a volte si tende a prediligere una metodica in vigore già da tempo e per la quale esista un’ampia letteratura scientifica che illustri rischi e benefici. Come si può rassicurare un paziente combattuto tra un trattamento più “tradizionale” e uno più innovativo?

Nel nostro campo ogni quattro anni è come se si cambiasse una generazione, perché le aziende investono molto nella ricerca e ai convegni internazionali ci scambiamo varie informazioni. Ma le vere innovazioni sono poche, molte volte sono dei miglioramenti di tecniche tradizionali. L’ultima vera innovazione è la Biofotonica.

Se guardiamo alle tecniche di cui abbiamo parlato e alle innovazioni che sono state sviluppate nell’ultimo decennio sembra che ci sia la tendenza a preferire sempre di più metodiche meno invasive, sia da parte dei pazienti che dei medici stessi. Secondo Lei è possibile pensare a un futuro della Chirurgia Plastica senza bisturi?

Sicuramente il futuro presenterà tecniche sempre meno invasive: basti pensare a come stanno prepotentemente entrando i LED nel nostro quotidiano in studio. I nuovi peeling stimolanti stanno sostituendo molto le iniezioni di Biostimolazione, per esempio, e tra l’altro non lasciano lividi e permettono di avere una pelle luminosa oltreché stimolata, per cui vede già molte cose stanno cambiando.

Dott. Antonio Licata
Vicenza, Vicenza
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