In alcuni casi, le cicatrici sono così grandi o visibili che influiscono sull'autostima della persona. In questi casi, la chirurgia può essere l'opzione migliore perché riesce a camuffarle rendendole praticamente invisibili. Prima di procedere con l'intervento è molto importante che il loro aspetto si sia assestato, ovvero risulti sgonfia, morbida e di colore uniforme, questo di solito accade dopo circa 12 o 18 mesi dalla sua comparsa. Generalmente, la chirurgia viene eseguita in anestesia locale, ma se l'area da trattare risultasse molto estesa, potrebbe essere necessaria l'anestesia generale. Una piccola può essere corretta in mezz'ora, ma se è più complessa, la procedura può arrivare a durare anche diverse ore.
Se è ampia e non presenta retrazione o elevazione, e non si tratta di cheloide, il chirurgo può aprire e richiudere la pelle. In questo modo, il processo di guarigione ricomincerà. Nel caso in cui non sia regolare, il chirurgo sceglierà altre tecniche come la Z-plasty o la W-plasty, come specificato dal Dott. Vincenzo Volpe.
- Z-plasty: la direzione viene invertita in modo che diventi più lunga e più estesa. In questo modo diventerà più grande, ma meno visibile, in quanto la pelle risulterà più rilassata.
- W-plasty: questa tecnica viene utilizzata per migliorare quelle del viso. Converte una lunga cicatrice in altre più piccole e consecutive in modo che possano essere più facilmente nascoste.