E' vero che inizialmente dopo una mastoplastica additiva totalmente sottomuscolare il muscolo sarà contratto e tenderà a schiacciare la protesi e che dopo qualche mese con il rilassarsi del muscolo il seno apparirà leggermente più grande?
Gent.Valentina,
si, perchè mettendo una protesi sotto i muscoli questi hanno una maggiore resistenza delle pelle e quindi il processo di adattamento è più lungo e contenuto.
Cordiali saluti dr.Peroni Ranchet.
Bhe non è proprio così! Diciamo che ogni caso clinico ha le sue indicazioni. Nessuna donna è uguale ad un altra, ogni donna è unica ed ogni mammella è unica. L’obiettivo, in chirurgia estetica, è utilizzare la tecnica più adatta alla singola paziente, fare un intervento “su misura”, come un sarto fa con un abito. Non si può asserire che il dual plane sia più sicuro. È certamente indicato nelle pazienti magre e con poco tessuto ghiandolare ed in questi casi garantisce una miglior copertura delle protesi ma, quando ci troviamo di fronte a pazienti che presentino già una sufficiente quantità di tessuto sottocutaneo e ghiandolare anche il posizionamento delle protesi in una loggia retroghiandolare è certamente sicuro. Nella mia personale esperienza posso dirle che, a distanza di 15/20 anni, il dual plane restituisce risultati esteticamente migliori. Spero di esserle stato utile.
Un caro saluto
Carlo Magliocca
Specialista in chirurgia plastica e estetica dal 1985
La tecnica migliore è quella che meglio si adatta alle esigenze e caratteristiche di ogni singola paziente.
E ciò può essere valutato solamente in corso di visita.
In ogni caso attualmente ove possibile è sempre preferita la tecnica di posizionamento dual plane.
Cordialmente Equipe Medica CENTRO GENESY
A mio avviso dovrebbe affidarsi al suo chirurgo e chiedere a lui delucidazioni.
Si tratta di opinioni personali ; le linee guida dicono che entrambe le procedure sono corrette e vanno scelte a seconda dei casi . La collocazione sottomuscolare parziale (dual plane) da' un seno più rigido che non si lateralizza quando la paziente è distesa , quella sottoghiandolare un seno più naturale . La scelta dipende dallo spessore dei tessuti in rapporto alle dimensioni , per cui se i tessuti di copertura sono sottili si preferisce la protesi sottomuscolare. , se abbastanza spessi la sottoghiandolare.
Probabilmente le ha parlato di un dual plane... Il sottomusoclare totale è poco utilizzato ormai... Cmq non esiste una tecnica migliore a prescindere... Dipende dalla condizione anatomica di partenza
Personalmente offro alle mie pazienti tutte le possibilità sia in termini di posizionamento della protesi che di accesso chirurgico.Effettivamente nella maggior parte dei casi il collocamento sottomuscolare dual plane è quello più utilizzato. Cordiali saluti
vuol dire sottomuscolare completa cioè anche il polo inferiore andrebbe sotto i muscoli della parte alta del torace e addome.
Le protesi perderebbero la loro proiezione e il risultato dal punto di vista estetico non è il massimo.
Salve, la tecnica completamente retromuscolare è indicata in casi selezionatissimi ( pazienti estremamente magre e con scelta di protesi piccole); nel 95% dei casi è preferibile la dual plane, con massima conservazione delle inserzioni del muscolo grande pettorale a livello delle coste e dello sterno ( quindi la protesi sarà per i suoi 3/4 retromuscolo e soltanto per il quarto inferiore ed esterno retroghiandolare).
saluti cordiali,
Gentilissima Signora la tecnica che gran parte di noi ch plastici Italiani ma anche sll’estero È dual plane o retromuscolare parziale vale dire inseriamo le protesi nella parte alta completamente sotto il m gran pettorale e la parte inferiore sottoghianfolare.
I colleghi tedeschi utilizzano forse il piano retromuscolare totale vale a dire mettendo le protesi sotto il muscolo gran pettorale, dentato , obliquo esterno e retto sell’adfome. Non le consiglio qs seconda tecnica.
Cordialmente
Dott Marco Gerardi
Vuol dire che metterà le protesi completamente sotto muscolo anche al polo inferiore e non in dual plane come oggi più comunemente praticato.
Cordiali saluti dr.Peroni Ranchet
carissima se la mammella è svuotata escluda la tecnica sottoghiandolare, si vedrebbe un brutto effetto "palletta". valuti una via di mezzo la dual plane. sconsiglio accesso periareolare se non per una round block, aumentano i rischi infettivi
Buongiorno
il posizionamento della protesi completamente sottomuscolare (al di sotto di parte dei muscoli Grande Pettorale, Obliquo esterno, guaina del Retto e Serrato anteriore), è riservato a casi rari e molto particolari, come si può evincere dal numero di muscoli interessati e dalla conseguente aggressività della tecnica in questione.
Non è importante il tipo di posizionamento, se Dual Plane (per correttezza esplicativa può essere di tre tipi, a seconda del livello di scollamento del Grande pettorale, I, II e III) o retroghiandolare, oppure la via di accesso, se periareolare, nel solco sottomammario, ascellare od altro.
Ogni tecnica presenta vantaggi e svantaggi.La cosa importante è la qualità e l'esperienza del chirurgo al quale accorderà la sua fiducia, il quale potrà optare per la tecnica da lui ritenuta più opportuna in base a considerazioni tecniche che possano venire incontro, per quanto possibile, ai suoi desideri.
Cordiali saluti
Dott. Marco Massarelli
Cara paziente,
scelga un chirurgo plastico nelle sue vicinanze e, dopo aver eseguito una accurata visita, si faccia spiegare le caratteristiche e le diversità fra le varie tecniche di mastoplastica additiva.
Il chirurgo le spiegherà inoltre, in base alle sue personali caratteristiche anatomiche e alla propria esperienza professionale, per quali motivi scegliere una tecnica piuttosto che un'altra.
Diffidi dai consigli telematici e dai vademecum di chirurgia plastica su internet.
Cordialmente Equipe Medica CENTRO GENESY
si può ottenere un orrimo risultato con qualunque tecnica e con qualunque tipo di protesi, purchè la scelta sia fatta da chirrurgo qualificato e dopo attenta visita della paziente. Saluti. Dott Rodolfo Eccellente - Napoli
Gentile premesso che, d'accordo con i tanti colleghi, una lettura lettura su internet non può e non deve sostituire un esperienza diretta, non fosse alto perché internet non rappresenta proprio quello che potremmo definire una lettura 'scientifica' ma più facilmente paragonabile ad un settimanale di gossip e poi perché spesso chi legge no possiede le chiavi e le conoscenze per poter valutare correttamente. La tecnica più appropriata la decide il chirurgo, in base alla sua esperienza, in funzione delle soggettive peculiarità di ogni singolo individuo. Pertanto se sopra o sottomuscolare sarà una scelta che dipende dai suoi tessuti e dai suoi desideri. Personalmente relego a casi eccezionale e generalmente in interventi più ricostruttivi che non squisitamente estetici il posizionamento interamente sottomuscolare che presenta evidenti limiti estetici, preferendo il dual plane se il posizionamento sottoghiandolare non trova indicazione per il caso. La via di accesso che ritengo più vantaggiosa esteticamente è quella emiperiareolare, dal solco mammario è forse più confortevole per il chirurgo ma la cicatrice che residua, spesso fa rimpiangere altre vie di accesso. Rimanendo a sua disposizione la saluto cordialmente. Valter Degli Effetti
Gentile Signora ,
A questo proposito le opinioni sono svariate ed attualmente si privilegia la collocazione 'dual plane' cioè più o memo la metà superiore della protesi sta sotto al muscolo me la metà inferiore sotto la ghiandola , anzichè tutta sotto al muscolo ed alla fascia muscolare (loggia sottomuscolare completa) . Ogni chirurgo ha idee personali in merito a questo problema ; noi riteniamo che se vi è una sufficiente copertura della protesi (tessuto abbastanza spesso ed abbondante) la migliore posizione sia quella sottoghiandolare e che se , invece la copertura tessutale e' scarsa (con rischio di visibilità dei bordi della protesi) , vada preferita la posizione dual plane , mentre in caso di mastopessi con protesi occorra una loggia sottomuscolare completa.
Cordiali Saluti
Dr. C. Martino
Chirugo Plastico
Gentile signora, ma perché avete la mania di leggere le stupidaggini che si scrivono su internet. Ma lei che mestiere fa? Conosce l'anatomia della parete toracica e della mammella? Sa come sono disposte le aponeurosi dei vari muscoli? La tecnica dell'intervento la sceglie il chirurgo sulla base della sua esperienza e della sua cultura dopo averla accuratamente visitata! Ma lei discuterebbe con un cardiochirurgo il posizionamento e le dimensioni di stent carotidei? Il rapporto col medico è basato sulla fiducia, più pareri sentirà è peggiore sarà il risultato perché si farà operare non dal più bravo ma dal più convincente!
Signora... :-) ... vogliamo veramente discutere di dettagli tecnico-chirurgici dopo aver "studiato" su internet???? :-) SEGRETO: persino tra chirurghi (lo noto regolarmente ad ogni nuova generazione), interventi già ben descritti vengono ogni 3-4 anni "reinventati" con nuove parole o associati con nuove "tecnologie" per sembrare nuove tecniche… figuriamoci la confusione, ancor più se si tratta del pubblico. CONSIGLIO: il chirurgo giusto è colui che SOLO DOPO UNA VISITA MEDICA (non per email) è in grado di "confezionarle" e farle poi COMPRENDERE qual è l'intervento più giusto PER LEI. Il chirurgo giusto non conosce infatti una sola tecnica che esegue poi a stampino su tutti, ma personalizza tra le molte che conosce quelle perfette per il singolo paziente, con la sua PLURIENNALE (spero per lei) esperienza nel settore. Invece di farsi confondere da terminologie tenga a fuoco la vera sostanza: trovare lo specialista ESPERTO ("famoso" in Italia non è termine che coincide), che le spieghi CHIARAMENTE le cose mettendola A SUO AGIO. Esperto significa anche membro dell'AICPE. La vicinanza geografica, chi sposa o chi frequenta in vacanza, costi da supermarket, una luuuunga lista di "master" a sostituire un paio di VERI diplomi e certificazioni, a nostro parere, non costituiscono criteri positivi (legga “sicuri per LEI”) di scelta. Buona scelta and good luck :-) Dr. A
Gentile Signora,
le due tecniche da lei citate sono gravate dalla stessa percentuale di complicanze e, sostanzialmente, anche dal punto di vista procedurale non differiscono molto tra loro.
Tra l'altro, la loro esecuzione non è assolutamente influenzata dalla via d'accesso cutanea.
Personalmente, come molti altri, eseguo la tecnica "dual plane" mediante un accesso periateolare.
Cordialità,
Dott. Dario d'Angelo
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Dir. di I livello U.O. di Chirurgia Plastica e Centro Ustioni - Ospedale "A. Cardarelli" - Napoli
gentile signora solo una visita preliminare farà stabilire la tecnica più indicata nel suo caso.
Gent....
anche nella dual plane la protesi è posizionata sottomuscolo, anche se non completamente, quindi è ugualmente traumatica: l'unica differenza è che se messa completamente sottomuscolo la protesi non si adagia come il suo seno naturale per cui si potrebbe creare un doppio volume. Solo una visita permette la giusta valutazione.
Cordiali saluti dr.Peroni Ranchet
Gentile Signora, prima di tutto non tutte le casistiche si adattano all'inserimento della protesi sottomuscolare. E' importante valutare il tipo di pelle, la sua misura di partenza, la sua struttura fisica. Generalmente la protesi sottomuscolare si inserisce in pressocche totale assenza di seno ed in soggetti relativamente giovani. Il muscolo, avvolgendo la protesi tenderà a tenere la mammella più ancorata e quindi la ptosi del seno avverrà in un lasso di parecchi anni.
Distinti saluti
gentile signora è corretto quello che ha detto ed è normale che avvenga in questo tipo di mastoplastica additiva.
Si, è vero. Consideri anche che durante il primo anno il suo seno presenta edema post operatoria, quindi in seguito le risulterà leggermente più piccolo.
un saluto,
Gentile Valentina,
quello che lei afferma è corretto. Infatti la distensione della pelle della mammella, dopo l'intervento di mastoplastica additiva, è rallentata dall'azione contenitiva del muscolo che, con il suo tono, riduce la forza espansiva che la protesi ha sui tessuti molll circostanti quali pelle e grasso.
E' anche vero che questo tessuto garantisce però una migliore copertura dell'impianto nel lungo periodo rispetto alla pelle.
Cordiali saluti
Dott. Sergio Delfino
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