La zona genitale è un’area particolarmente sensibile del nostro corpo, l'epidermide anale è un tessuto sottile attraversato da molti capillari e dalle vene emorroidarie che permettono il drenaggio venoso del retto. La zona è particolarmente ricca di terminazioni nervose, che la rendono particolarmente sensibile al tatto, così come molte altre zone erogene del nostro corpo.
È probabile che con il passare del tempo l’epidermide dell’orifizio anale e della vulva tenda a scurirsi creando un antiestetico effetto di “pelle macchiata”, scientificamente conosciuto con il nome di Iperpigmentazione anale. Questa condizione è un fattore del tutto fisiologico e non è legato a particolari patologie, proprio come spiega la Dott.ssa Alice Panzeri. Tra i fattori più comuni che causano un’alterazione della colorazione della mucosa epidermica troviamo:
- l’età, con il passare degli anni la nostra pelle subisce profondi cambiamenti e non solo nella zona genitale.
- le alterazioni ormonali, dovute alla pubertà, a cambiamenti repentini del nostro corpo o legate ad alcune patologie, possono portare alla produzione di una maggiore quantità di melanina.
- le tecniche di rasatura, i componenti chimici di alcuni prodotti depilatori possono alterare la colorazione epidermica.
- l’attrito di indumenti stretti, come l’utilizzo di jeans attillati, tanga, ecc.
- la gravidanza, un aspetto comune a molte donne in dolce attesa è proprio il potenziamento della pigmentazione melanica in alcune aree del corpo.
- l’obesità, l’eccessiva presenza di insulina nel sangue può comportare dermatosi e iperpigmentazione.
- il tipo di pelle, la produzione di melanina cambia molto dal nostro tipo di pelle, fattori genetici ed ereditari influiscono su questo aspetto.
L’iperpigmentazione anale non rappresenta una minaccia per la nostra salute, sebbene la valutazione di un medico è sempre consigliabile per poter ricevere una valutazione autorevole sul proprio caso specifico e decidere per una eventuale azione estetica.