Buongiorno, circa due mesi fa mi è stato asportato un carcinoma basocellulare nodulare all’ala nasale sinistra con il seguente esito istologico: Losanga cutanea cm 1x0,5 con lesione rilevata, biancastra, cm 0,5 di diametro maggiore. Carcinoma basocellulare nodulare. La lesione raggiunge focalmente il margine laterale dell’exeresi. Sentendo più esperti c’è chi dice di intervenire subito allargando i margini, c’è chi dice di monitorare nel tempo. La mia domanda è se, considerato che si tratta di un carcinoma basocellulare a basso rischio e considerato che dall’esame istologico si evidenzia che raggiunge solo “focalmente” il margine laterale (quindi si presuppone un basso rischio di recidiva) e considerando la zona un po’ delicata anche da un punto di vista estetica, non sarebbe meglio attendere e monitorare nel tempo (male che vada si riforma lo stesso piccolo carcinoma basocellulare) piuttosto che intervenire subito andando ad allargare entrambi i margini laterali su una zona comunque delicata? Dall’esame non è specificato quale dei due margini laterali sia focalmente raggiunto.
Buongiorno,
capisco perfettamente il dubbio. Il carcinoma basocellulare è effettivamente a basso rischio di aggressività e avrecidiva solo locale, e la dicitura “raggiunge focalmente il margine laterale” indica una infiltrazione minima e localizzata. In casi come questo, l’approccio può variare:
• re-intervento immediato per assicurare la radicalità, di minima visto la zona lo consente;
• oppure monitoraggio clinico regolare, accettando un eventuale piccolo intervento futuro se si ripresenta.
Vista la sede delicata, molti pazienti scelgono un controllo attento prima di un allargamento.
Le consiglio comunque di effettuare visite dermatologiche periodiche con dermatoscopia.
essendo un tumore a malignità locale aspetterei. Dr. Peroni Ranchet
Buongiorno, le consiglio vivamente di ampliare di almeno 3 mm per vedere se i bordi saranno liberi. Altrimenti il danno sarà maggiore pet che è sempre un timore maligno che si diffonde lateralmente. La sola alternativa è la plesioterapia con raggi x da radioterapisti oncologici che però lascia un alone chiaro . Ci sono tecniche ricostruttive che lasciano cicatrici quasi invisibili
cordialmente dott Massimo Re.
Potrei essere d'accordo con lei
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