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Tutto sulla rinoplastica open. Ne parla il Dott. Pierfrancesco Bove

Tutto sulla rinoplastica open. Ne parla il Dott. Pierfrancesco Bove
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 27 gen 2015 · Aggiornamento: 16 lug 2019
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La rinoplastica aperta permette di sollevare la pelle e modificare la forma e la funzionalità del naso. Il Dott. Pierfrancesco Bove, chirurgo estetico, ci spiega in quali casi si predilige l'uso di questa tecnica rispetto alla tecnica chiusa.

Qual è la differenza tra la rinoplastica chiusa e la rinoplastica open?

La differenza tra la tecnica chiusa e la tecnica denominata "open" in rinoplastica è essenzialmente caratterizzata dall'assenza o dalla presenza, rispettivamente, di una millimetrica incisione alla base del naso tra le due narici, su quella struttura anatomica chiamata "columella". Questa millimetrica incisione però crea un'importante differenza tra le due tecniche in quanto permette al chirurgo una visibilità maggiore, ma soprattutto la possibilità di dominare tridimensionalmente il campo operatorio ed effettuare manovre che con la tecnica chiusa si presenterebbero se non impossibili quanto meno più indaginose.

Quando si predilige questo secondo intervento?

La rinoplastica open è una tecnica adattabile ad ogni tipo di naso, ma si rende necessaria soprattutto nei casi di importanti deviazioni e/o deformità del setto nasale, alterazioni della punta nasale, ad esempio quando è presente l'eversione delle cartilagini alari ma soprattutto quando bisogna porre rimedio nelle rinoplastiche secondarie, ovvero quando è già stata effettuata una rinoplastica con esiti non soddisfacenti, in questi casi la visibilità è tutto per la corretta riuscita dell'intervento.

Quali sono i vantaggi di questa tecnica rispetto all'altra?

I vantaggi della tecnica open rispetto alla tecnica chiusa sono identificabili in 2 parole: visibilità e gestione del campo operatorio. Grazie al millimetrico accesso alla base del naso, effettuato con la tecnica open, si effettua il cosiddetto "degloving" del naso, ovvero il naso viene denudato della cute che lo ricopre, in questo modo il chirurgo ha la possibilità di constatare visivamente cosa fare e non doverlo percepire semplicemente palpando come si fa nella tecnica chiusa. Vien da se che una buona visibilità del campo operatorio aumenta la possibilità di gestione tridimensionale dell'impalcatura osteo-cartilaginea del naso.

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Prima e dopo l'intervento di rinoplastica con tecnica open. Foto del Dott.Pierfrancesco Bove

La cicatrice è molto visibile?

Una delle paure principali dei pazienti, ma anche di alcuni colleghi chirurghi, è che la tecnica open dia una cicatrice evidente alla base del naso, tuttavia, se ben eseguita, la millimetrica sutura alla base del naso già a distanza di un mese è praticamente non più percepibile, ma soprattutto data la sua collocazione è difficile che qualcuno possa abbassarsi e guardarci dal basso verso l'alto, tant'è vero che in america (dove praticamente si esegue solo la tecnica open per la rinoplastica) si suol dire che la cicatrice post rinoplastica open può esser vista solo dai cani!

Esistono dei trattamenti per ridurne la visibilità?

Non è necessario effettuare nessuna cura in particolare sulla cicatrice columellare, è semplicemente necessario che il chirurgo affronti bene i due lembi da suturare, questo è uno dei principi fondamentali della chirurgia.

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Prima e dopo l'intervento di rinoplastica con tecnica open. Foto del Dott. Pierfrancesco Bove

Quali possono essere le eventuali complicanze?

L'unica complicanza che si può avere, rispetto alla tecnica chiusa, aggiungendo questa piccola cicatrice, è avere una brutta cicatrice alla base del naso che naturalmente può essere ritoccata con un intervento molto rapido eseguito in ambulatorio in anestesia locale.

Com'è il postoperatorio? C'è una differenza rispetto alla rinoplastica chiusa?

Il post-operatorio è del tutto simile a quello della rinoplastica chiusa, tuttavia il gonfiore tipico del post-rinoplastica tende a scemare più lentamente.

L'intervento si fa in anestesia generale o locale?

L'anestesia locale o generale non dipende dalla tecnica che si vuol utilizzare, ma bensì dal tipo di intervento richiesto: nella chirurgia del setto e dei turbinati è sempre necessaria l'anestesia generale, quando invece il nostro obiettivo consiste nelle sole modifiche estetiche del naso è possibile operare in anestesia locale con sedazione assistita.

È necessario il ricovero per uno o più giorni?

Anche per ciò che concerne la degenza e/o l'eventuale ricovero, questo non dipende da che tipo di tecnica viene utilizzata, rinoplastica chiusa o open non fanno cambiare questi due parametri che sono strettamente legati al tipo di intervento da eseguire.

Quanto tempo dopo l'intervento è possibile apprezzare il risultato?

Già dopo 5 giorni, al momento della rimozione del gessetto contenitivo nasale, sarà possibile apprezzare il miglioramento raggiunto, tuttavia per sarà possibile apprezzare il risultato definitivo dopo almeno 6 mesi, quando il naso sarà totalmente sgonfio. Questo vale sia per la tecnica chiusa che open della rinoplastica.

Con questa tecnica si possono evitare complicazioni dovute ad effetti cicatriziali imprevisti? 

Con la tecnica open è possibile modellare chirurgicamente il naso in modo più agevole, tuttavia questa tecnica come quella chiusa, non può evitare alterazioni cicatriziali anomale legate alla suscettibilità individuale.

Milano, Milano
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