La nuova tecnica di mastoplastica additiva Preservè™: risultati naturali, recupero veloce, fastidi minimi, anestesia locale

La nuova tecnica di mastoplastica additiva Preservè™: risultati naturali, recupero veloce, fastidi minimi, anestesia locale
11 sedi di Belluno, Genova, La Spezia...
Creazione: 4 ago 2025 · Aggiornamento: 4 ago 2025

La Mastoplastica additiva tradizionale

La mastoplastica additiva, cioè l’aumento del volume delle mammelle mediante protesi, viene da sempre praticata in anestesia generale o in sedazione profonda, inserendo le protesi in una tasca che il chirurgo crea o davanti o dietro (in tutto o in parte - dual plane) il muscolo grande pettorale. Queste tecniche tradizionali comportano sempre un notevole trauma per i tessuti, specialmente le tecniche retromuscolari. L’anatomia, cioè la normale struttura delle mammelle, viene necessariamente alterata: vengono sezionati vasi sanguigni, nervi e legamenti che normalmente sono il supporto naturale delle mammelle. Il dolore post operatorio è sempre presente, in gradi variabili da paziente a paziente, ed il tempo necessario per guarire e ritornare alle proprie attività è di almeno 3-4 settimane, ed anche di più per la ripresa delle attività sportive. Le cicatrici, anche adoperando le tecniche più conservative, sono mediamente di 4-5 cm, talvolta anche più lunghe.

Queste inevitabili conseguenze della mastoplastica additiva tradizionale spaventano molte pazienti, desiderose di migliorare il volume e la forma del proprio seno. Molte vorrebbero operarsi ma lo spettro del dolore e della lento recupero le blocca. Alcune fanno lavori fisicamente impegnativi e non possono permettersi di stare ferme per 3-4 settimane. Altre sono sportive, anche a livelli professionistici e non possono sospendere i loro allenamenti. Spesso anche il timore di ottenere un risultato poco naturale o eccessivo rappresenta un notevole problema psicologico.

La nuova tecnica di mastoplastica additiva Preservè™

Preservè™ è l’innovativa metodica che cambia drasticamente il modo di fare la mastoplastica additiva per i chirurgo e soprattutto il modo di viverla e, di goderla, da parte delle pazienti.

In cosa consiste esattamente? 

La metodica preserva, appunto, cioè conserva senza alterarle, le normali strutture legamentose delle mammelle. Si esegue in semplice anestesia locale accompagnata, se richiesto, da una leggerissima sedazione, ed ha la durata di circa 30-40 minuti. Le incisioni cutanee e quindi le cicatrici risultanti sono assolutamente corte, circa 2,5 cm e situate nei solchi sottomammari. Il chirurgo non deve creare con i classici ferri e strumenti la “tasca” dove inserire le protesi, perché viene utilizzato uno speciale separatore molto stretto che crea un tunnel sotto la ghiandola mammaria. Dopodiché viene rimosso e sostituito da uno strumento che ha all’apice un espansore ovvero un “sacchetto” che verrà poi gentilmente e delicatamente gonfiato, ciò crea una tasca sotto la ghiandola senza sanguinamento e senza tagliare le strutture di supporto delle mammelle, creando così una sorta di “nido” tridimensionale che accoglierà e sosterrà la protesi. Dopo queste due iniziali procedure della durata complessiva di pochi minuti, vengono inserite le protesi Ergonomix 2 ™ o Joy™ di Motiva, utilizzando uno speciale introduttore, il funnel, che per semplicità potremmo definire una sorta di “sac a poche”, che termina con un orifizio molto stretto, di circa 1,5-2 cm. Potreste chiedere a questo punto come può fare una protesi mammaria, larga anche 11-12 cm , a passare attraverso un buco di soli 2 cm? La risposta è che le protesi Motiva Ergonomix 2 o joy™ sono estremamente morbide ed elastiche: si deformano e riacquistano poi, nella tasca, la loro forma iniziale.

L’eccezionale morbidezza delle protesi Motiva ergonomix 2 o Joy™ consente inoltre di praticare la tecnica Preservè anche nelle pazienti molto magre, che con altre protesi necessiterebbero una tecnica di aumento mammario retromuscolare totale o parziale (“dual plane”).

L’apparente semplicità della procedura non vuol dire che sia semplice eseguirla; serve un training specifico e opportuno garantito soltanto da Motiva. In Italia solo pochi chirurghi hanno la possibilità di praticare la tecnica Preservè™, poiché hanno seguito e superato lo specifico training ed hanno una sufficiente esperienza nell’utilizzo delle protesi ergonomiche.

L’assenza di dolore post operatorio, o al limite soltanto un leggero e breve disagio, assolutamente incomparabile rispetto al dolore che inevitabilmente si accompagna alle tecniche standard di mastoplastica additiva, un recupero pressoché immediato, l’anestesia solo locale, il risultato subito “godibile” e naturale. Nella Preservè™infatti le protesi sono “subito a posto”, senza bisogno di attendere mesi affinché si stabilizzino, fanno di questa tecnica innovativa una scelta assai corretta per molte delle pazienti che desiderano una vera e propria armonizzazione mammaria.

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