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Chirurgia intima femminile in rapida crescita

Chirurgia intima femminile in rapida crescita
Chirurgo Plastico ed Estetico da oltre 30 anni, ha svolto anche attività di docenza soprattutto nel campo della chirurgia del seno. Socio di associazioni di ricerca scientifica come SICPRE e ASPS.
Creazione: 24 nov 2014 · Aggiornamento: 24 nov 2014

La chirurgia intima femminile è l'area ove la chirurgia plastica attualmente fa registrare la sua più rapida crescita. La donna ha iniziato a ridurre la peluria, non solo a livello delle ascelle e degli arti, ma anche a livello genitale. Questo porta a scoprire una regione tradizionalmente "nascosta", che oggi viene più facilmente esaminata e giudicata, permettendo così di tratteggiare veri e propri modelli estetici con i quali ogni donna è portata a confrontarsi.

Allo stesso tempo, sia le donne che i chirurghi diventano ogni giorno più consapevoli che alcuni problemi dell'area genitale femminile possono essere affrontati da una varietà sempre più efficace di procedure chirurgiche. Si parla comunemente di plastica vaginale, ma in realtà questo settore della chirurgia si rivolge più spesso alle strutture esterne come la vulva, le labbra, il clitoride ed il pube. Più tipicamente vaginale è l'imenoplastica, ovvero la "revirgination" degli anglosassoni, che viene generalmente eseguita quando la paziente desidera riacquistare l'integrità imenale tipica dello stato di verginità.

La chirurgia intima femminile può essere eseguita in anestesia locale, con o senza sedazione endovenosa, altrimenti in anestesia generale. La profilassi antibiotica viene somministrata regolarmente. Le pazienti sono generalmente operate in posizione ginecologica con calze a compressione graduata e, nel caso degli interventi più protratti, viene applicata la compressione pneumatica intermittente per prevenire la trombosi venosa profonda. Solo negli interventi più complessi si può dare l'indicazione al cateterismo vescicale ed alla degenza di 24 massimo 48 ore. Nella quasi totalità delle procedure sarà invece sufficiente una breve sosta di recupero, seguita dalla dimissione immediata. Nei casi di pube deformato ed appesantito dall'adipe, generalmente si interviene con una semplice liposuzione, sebbene, in qualche caso, sarà necessario associare un vero e proprio "lift" della regione pubica. Il lift del pube si integra bene con la sua liposuzione e produce una soluzione estetica più completa e bilanciata, specie nel caso di una parete addominale globalmente compromessa. In regione clitoridea la chirurgia estetica si concentra sulla riduzione della mucosa, che a volte arriva a costituire un prepuzio ridondante e quindi un ostacolo all'eccitazione sessuale. La labioplastica (riduzione delle labbra minori) è il trattamento più comune per le pazienti insoddisfatte di labbra troppo pronunciate, asimmetriche o iperpigmentate nella porzione più esterna. La problematica delle grandi labbra è invece quasi sempre opposta a quella delle piccole, nel senso che esse perdono frequentemente volume, sia per l'età che per un'eventuale calo ponderale, producendo un aspetto sgonfio e flaccido. Nella maggior parte delle pazienti questi cambiamenti possono essere affrontati efficacemente con trasferimento di grasso prelevato dallo stesso soggetto. Quando la flaccidezza e l'eccesso di tessuto dovessero raggiungere una misura particolarmente evidente si potrà asportare un ellissoide intero di cute lungo l'asse delle stesse grandi labbra, come procedura isolata ovvero in associazione con il trasferimento di grasso. Per quanto riguarda i templi di convalescenza, indicativamente si può parlare di "fastidi" sicuramente prevalenti durante la prima settimana, ma che vanno poi a scemare rapidamente nel periodo successivo. Sarà bene riprendere l'attività sportiva non prima dei trenta giorni dall'intervento e quella sessuale non prima dei quaranta.

Relativamente il rischio di possibili complicanze, dando per scontate quelle comuni a qualsiasi pratica chirurgica (infezioni, ematomi, etc.) , un rischio diverso, sicuramente più specifico di questa particolare chirurgia, può nascere da un'errata comprensione da parte del chirurgo delle aspettative della paziente, per cui si può andare incontro ad un mancato risultato (labbra troppo piccole o troppo grandi). Altrimenti si può verificare che la paziente nutra delle aspettative indirette, che,pur a seguito di un lavoro chirurgico corretto, non vadano a realizzarsi e venga così fraintesa la bontà del lavoro eseguito.

La tipologia di pazienti che maggiormente si avvale di questa chirurgia è praticamente duplice: una caratterizzata da soggetti molto giovani, che tengono a risolvere problematiche di tipo prevalentemente "estetico" e che quindi vivono con estremo disagio ad esempio, un'eccessiva asimmetria delle piccole labbra. L'altra tipologia di pazienti è, al contrario, caratterizzata da donne mature, che si rivolgono al chirurgo principalmente a scopo di ringiovanimento.

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