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Niente più naso chiuso grazie al nuovo laser che interviene sui turbinati

Niente più naso chiuso grazie al nuovo laser che interviene sui turbinati
Specialista da oltre 20 anni in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica e in Microchirurgia. Socio SICPRE e ASSECE, ha svolto stage all'estero e incarichi di dirigenza in ambito ospedaliero.
Creazione: 15 nov 2013 · Aggiornamento: 16 lug 2019

Varie persone soffrono in modo cronico di naso chiuso. Una delle cause principali sono da attribuire principalmente all'inquinamento atmosferico per la presenza delle micro polveri nelle città, fatto purtroppo in costante aumento. I fumatori poi sono dei soggetti maggiormente esposti. Si è così avuto negli ultimi decenni un incredibile aumento delle riniti allergiche.

La patologia, detta rinite ostruttiva, si caratterizza da un gonfiore permanente della mucosa nasale che coinvolge dei corpi osseo-cavernosi detti turbinati, presenti nelle fosse nasali. Le allergie nasali , le infezioni ripetute, l'inalazione di sostanze negli ambienti di lavoro, il fumo, l'utilizzo spropositato poi di prodotti vasocostrittori (gocce e/o spray nasali ) creano uno stato infiammatorio cronico con notevole aumento del volume, nella parte mucosa dei turbinati (ipertrofia dei turbinati).

Sintomi

I sintomi, ampliati dalle variazioni climatico-ambientali (cambi di stagione, di temperatura e di umidità), sono caratterizzati da:

  • senso di ostruzione respiratoria nasale
  • secrezioni di muco dal naso verso la gola
  • ripetute sinusiti che portano poi anche a mal di testa accentuato
  • secchezza della bocca
  • alito cattivo con alterazioni dell'odorato.

In presenza di rinite che non risponde più ai trattamenti locali (gocce e/o spray a base di cortisone e/o antistaminici) l'unica soluzione è quella di eliminare, con un intervento chirurgico, la mucosa in eccesso dei turbinati che ostruisce, nella fossa nasale, il passaggio dell'aria riducendone cosi il loro volume.

La laser chirurgia dei turbinati

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È una tecnica in cui il raggio laser "vaporizza" lo spessore dei turbinati ipertrofici lasciando integra la superficie della mucosa. I turbinati trattati con questa tecnica mantengono del tutto invariate le loro funzioni: filtrazione, riscaldamento ed umidificazione dell'aria inspirata.

Tempi di recupero brevi

La radiazione luminosa emessa dal laser provoca la distruzione del tessuto, ma i postumi del post operatorio, sono sensibilmente inferiori a quelle provocate da altre manovre chirurgiche. La cicatrizzazione avviene così in tempi più brevi ed in modo del tutto affidabile. Infatti il decorso post-operatorio del paziente che si sottopone ad interventi di Laser chirurgia dei turbinati è più semplice rispetto a quello di medesimi interventi eseguiti però con altre metodologie.

Tecnica

L'intervento, con procedura rapida e semplice, si esegue con applicazione di :

  1. anestesia locale di contatto (senza iniezioni) per una decina di minuti e si può associare una piccola sedazione ( rilassamento ) da parte dell'anestesista
  2. si inserisce quindi la fibra laser di circa 300 micron nella mucosa dei turbinati e si emette l'impulso luminoso del laser.

La mucosa del turbinato, che contiene acqua, si vaporizza e subito si retrae dando un immediata e netta riduzione del volume del medesimo.

Post intervento

Un'applicazione di circa cinque/sette minuti per ogni narice è sufficiente per decongestionare, liberare e far riprendere una respirazione normale perduta. Il paziente è dimesso in giornata, in day hospital, dopo poche ore dall'intervento. Non son previsti dei fastidiosi tamponi nasali come nella chirurgia tradizionale, di modo che il Pz non sente alcun dolore.

Le precauzioni del paziente comunque dovranno essere attente come del resto dopo qualsiasi intervento (non assumere farmaci tipo aspirina,non guidare veicoli nei due gg seguenti,non fare sforzi e/o sport per circa 15 gg,etc…).

L'attività lavorativa si può riprendere entro 48 ore. I controlli effettuati a distanza di circa 7 -30 gg post intervento, dimostrano che la procedura è del tutto affidabile e stabile nel tempo e che la laserchirurgia è oggi una delle tecniche migliori, se non la migliore, per trattare la patologia dei turbiati ipertrofici, come dimostrato anche in letteratura scientifica.

Possono residuare delle recidive,dell'ordine però sul 1.5 % dei casi circa, (possibili,e con percentuale decisamente più alta però con qualsiasi altra tecnica di chirurgia nasale). Nel caso sarà comunque sempre possibile ripetere il trattamento laser.

Con la Laser chirurgia si possono trattare anche i polipi nasali,le deviazioni anteriori del setto nasale, i casi di russamento abituale (roncopatia) associate alle apnee del sonno.

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