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La mastoplastica additiva, prevede delle protesi che possono essere impiantate immediatamente al di sotto della ghiandola mammaria, o, più profondamente, al di sotto del muscolo grande pettorale. Nei limiti di queste due posizioni esistono numerosissime varianti, come il posizionamento sottomuscolare parziale o totale oppure la più complessa tecnica dual plane. Questo focus on illustra i vantaggi e gli svantaggi dei due posizionamenti principali.
In una mammella, immediatamente al di sotto della cute si trova la ghiandola ed una componente variabile di tessuto adiposo. La ghiandola poggia sul piano muscolare. Quando le protesi vengono impiantate in posizione sottoghiandolare, il chirurgo plastico separa la ghiandola dal piano muscolare, creando un spazio dove alloggerà la protesi. Viceversa, quando le protesi mammarie vengono impiantate in posizione sottomuscolare, il chirurgo effettua la dissezione al di sotto del muscolo, creando una tasca per l' impianto che si troverà quindi posto più profondamente rispetto al caso precedente.
Com' è intuibile, non esiste un posizionamento perfetto ed indicato per tutte le pazienti, poichè per ogni paziente che effettua la mastoplastica additiva, ci sono delle indicazioni ben precise, quindi solo in seguito ad un'attenta visita il chirurgo indicherà la scelta più opportuna da impiegare.
Posizionamento sottoghiandolare
VANTAGGI
SVANTAGGI
VANTAGGI
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Posizionamento Dual Plane
E' un intervento un pò più complesso, che consiste nell' allestire una tasca sottomuscolare realizzando anche la dissezione nel piano tra il muscolo e la ghiandola. Questo consente di garantire alla protesi un'ottima copertura soprattutto nella porzione superiore della mammella, dove la cute è più sottile ed il rischio di palpabilità della protesi più alto, e allo stesso tempo permette un discreto riposizionamento verso l'alto di tutta la mammella, quando ce ne sia la necessità. Ne sono descritte tre varianti (tipo I, II e III), da selezionare principalmente in base al grado di ptosi mammaria presente.
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