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Gli errori da evitare nella scelta delle protesi mammarie

Gli errori da evitare nella scelta delle protesi mammarie
Ha ricevuto il certificato d'eccellenza EBOPRAS in Chirurgia Plastica ed Estetica ed ha lavorato presso l'Istituto Europeo di Oncologia occupandosi di chirurgia mammaria e ricostruzione facciale.
Creazione: 23 lug 2018 · Aggiornamento: 23 lug 2018
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Alcune pazienti sono ossessionate dai volumi, terrorizzate da ottenere un risultato non adeguato alle loro aspettative.

Spinte da questo timore cercano di indirizzare la scelta delle protesi verso volumi molto alti.

Il compito del chirurgo è quello di correggere questo comportamento e di scegliere la protesi adeguata ai tessuti mammari e al torace della paziente.

L'esempio che spesso faccio alle pazienti è quello del ristorante all you can eat. Mangiare una quantità eccessiva di cibo solo perchè il prezzo non cambia non è un comportamento da prendere ad esempio quando si sceglie una protesi; la protesi rimarrà impiantata al torace anche durante la vita di tutti i giorni, durante l'attività sportiva, lavorativa ecc..

È imporante quindi scegliere una protesi che non sia così grande da prendere il "sopravvento" sul corpo della paziente con un risultato estetico scadente e poco naturale.

L'uso di protesi troppo grandi è anche sconsigliato per altri importanti motivi:

Riduzione della sensibilità: mettere una protesi molto grande implica la creazione di una tasca protesica grande che a sua volta porta il chirurgo a tagliare una quantità maggiore di nervi. Inoltre i pochi nervi residui saranno stirati dalla protesi e ridurranno la loro funzionalità.

Maggiore visibilità della protesi e maggiore palpabilità: una protesi troppo larga e molto proiettata sarà difficilmente nascosta dai tessuti.

Risultato non naturale: sia a riposo che durante i movimenti la mammella avrà un aspetto "rifatto", con un polo superiore troppo pronunciato.

Atrofia dei tessuti: sia la mammella che il tessuto adiposo se messi sotto tensione da una protesi troppo grande andranno incontro a atrofia (riduzione). Questo implica una maggiore visibilità della protesi con il passare del tempo. Inoltre in icaso di rimozione della protesi i tessuti saranno sottili e poco elastici, con risultato estetico molto scarso.

Ptosi accellerata: un peso maggiore riversato sui tessuti non fa altro che comportare una veloce discesa della protesi, con conseguente necessità di revisione anticipata

– Interferenza con i movimenti dell'arto superiore

Come ridurre al minimo il rischio di avere una protesi con un volume troppo piccolo o troppo grande?

Il metodo migliore è utilizzare dei sizer pre-intervento. Questo permette alla paziente di visualizzare e non solo immaginare l'effetto desiderato. Nella maggior parte dei casi riusciamo a trovare una protesi con il volume uguale a quello del sizer, in altri casi durante l'intervento questo volume può variare (ma sempre con una percentuale inferiore al 20%).

Con questo approccio la percentuale di pazienti soddisfatte dopo l'intervento è altissima e si evitano errori in eccesso o in difetto legati a un errata comunicazione.

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