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Chirurgia mininvasiva al plasma

Chirurgia mininvasiva al plasma
Medico e chirurgo con formazione in Chirurgia Estetica ed in continuo aggiornamento sulle novità relative a tecniche e prodotti. Si occupa anche di Chirurgia al Plasma e Radiofrequenza Endodermica.
Creazione: 8 lug 2019 · Aggiornamento: 26 set 2020
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È un sistema al plasma di ultima generazione che può ringiovanire il viso senza realizzare operazioni invasive. Esso utilizza il plasma che rappresenta il quarto stadio della materia. Il principio di funzionamento è la sublimazione di porzioni piccolissime di tessuto, senza danneggiare in questo modo i tessuti circostanti. Nasce dall’esigenza di intervenire su inestetismi dove risulta difficoltoso l’utilizzo del laser o del bisturi.

Si applica il raggio sulla zona da trattare, la cui bruciatura superficiale produrrà delle croste che spariranno in circa 5-7 giorni. Ogni seduta dura circa 15 minuti e l'unica preparazione richiesta prevede di applicare un po' di crema anestetica sulla zona per diminuire i fastidi.

In molti casi si ottengono gli effetti desiderati con una sola seduta, anche se a seconda del paziente possono esserne necessarie due o tre. I risultati ottenuti sono sempre a lungo termine. In alcuni casi durano anni e in altri come il trattamento di macchie della pelle possono avere degli esiti definitivi.

Per cosa si usa Plasmage?

Questa nuova tecnologia si può utilizzare per i seguenti trattamenti:

  • Blefaroplastica non chirurgica
  • Lifting del corpo e del viso
  • Ringiovanimento della zona periorbitale
  • Eliminare lesioni della pelle
  • Nei 
  • Cicatrici
  • Rimozione dei tatuaggi colorati 
  • Acne e le sue cicatrici.
  • Chirurgia orale
  • Smagliature
  • Xantelasmi
  • Lifting addome, arti superiori e collo
  • Fibromi
  • Cheloidi
  • Codice a barre
  • Lip Lift

Blefaroplastica con Plasmage

Ciò che fa questa tecnica è ionizzare i gas contenuti nell'aria per ottenere un piccolo arco elettrico che si applica nelle aree da trattare, senza trasmettere calore alla zona circostante. L’intervento di Blefaroplastica dinamica non ablativa si effettua eliminando i corneociti per sublimazione.

Ricordiamo che per sublimazione si intende il passaggio diretto dallo stato solido a quello gassoso o aeriforme.

Al paziente che si sottopone a una blefaroplastica viene applicata una crema anestetica sulla zona da trattare, dopodiché comincia l'intervento.

Ciò che si provoca è una bruciatura superficiale e controllata sui cui si forma subito una crosta. Precisamente questa crosta impedisce che si possa continuare a bruciare sulla zona, per cui è un metodo completamente sicuro.

Questa tecnica altera la struttura della pelle su cui si è applicato e produce una contrazione diretta, per cui i risultati si possono notare sin da subito, saranno definitivi dopo circa 1 mese.

Oltre che per la blefaroplastica, il laser Plasmage si può usare anche per ringiovanire tutta la zona perioculare. Gli effetti sulla palpebra superiore possono durare dai 5 ai 10 anni, mentre sulle zampe di gallina gli effetti si mantengono tra i 3 e i 6 anni.

Questo trattamento estetico si può combinare con altri solo se non siano tecniche che danneggiano la pelle, come il peeling o la dermoabrasione. Si può anche realizzare un'applicazione di botulino nella stessa seduta di laser. 

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Cure dopo l'intervento

Non essendo un processo invasivo, i pazienti possono tornare immediatamente alla propria vita di tutti i giorni, ma durante un certo periodo dovranno avere delle precauzioni, come usare occhiali da sole.

Due settimane prima dell'intervento, e fino a tre mesi dall'applicazione del laser, il paziente non deve prendere sole con gli occhi scoperti. Esiste un importante rischio di iperpigmentazione della nuova pelle, cosicché dovrà usare sempre una protezione solare ad alto fattore protettivo (minimo 50) ed occhiali da sole.

La zona trattata deve essere lavata con acqua e sapone neutro due volte al giorno fino a quando la crosta sia caduta. Una volta caduta la crosta si consiglia di mantenere la zona ben idratata applicando crema al pantenolo o connettivina e protezione solare 50.

Oltre alla crosta, è normale che i primi giorni dopo l'intervento possa apparire edema o un po' di infiammazione, ma di solito questi effetti spariscono in pochi giorni. Se l’edema è importante si può applicare Locoidon crema e Imidazil collirio per placare anche il prurito.

In nessun caso gli effetti secondari dell'operazione impediscono al paziente di fare la sua vita con normalità.

Protocollo post intervento

Primi 5-7 giorni con croste presenti

  • Pulire delicatamente senza grattare le croste con salviettine citrosil (o sapone solido neutro) e applicare Imidazyl collirio se c’è prurito
  • Fucicort 4 volte al dì applicare TAMPONANDO
  • Crema protezione 50 o 100 da applicare TAMPONANDO senza strofinare le croste
  • Vaselina 4 volte al dì applicare TAMPONANDO come ultimo sottile strato protettivo
  • Protezione solare con cappello e occhiali da sole
  • Bilastina 1 compressa ore 8-20 se prurito
  • Arcoxia 60mg max 2-3 compresse al giorno se edema importante

Dopo la caduta delle croste

  • Cicaplast baume b5 o pantenolo o connettivina
  • Bioformula color & care o defence color hydra Bionike o protezione solare 50 o 100 
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