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Dermorigenerazione cutanea una realtà nuova laserfree

Dermorigenerazione cutanea una realtà nuova laserfree
Specialista in Nefrologia, ha integrato la sua formazione con le discipline della Scienze dell'Alimentazione e della Medicina Estetica. Partecipa con frequenza ai congressi sulle novità del settore.
Creazione: 26 feb 2015 · Aggiornamento: 28 ott 2020
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La nuova accoppiata di successo nella dermorigenerazione cutanea è formata dalla microperforazione cutanea rigenerativa con apparecchiature tipo dermapen-dermicapen e il peeling nanomolecolare con TCA. Se usati insieme i due trattamenti possono raggiungere risultati eccezionali anche rispetto a inestetismi difficili come le cicatrici cutanee, le smagliature, le iperpigmentazioni cutanee o i segno del foto e crono invecchiamento. Qui il Dott. Maurizio Santoro spiega come funziona esattamente questa accoppiata così vincente.

Iniziamo dal principio: che cosa si intende per dermorigenerazione?

Il concetto di dermorigenerazione si semplifica dando all’epidermide ed al derma sottostante uno stimolo, non termico , ma meccanico, il quale induce spontaneamente i processi “rigenerativi e riparativi “ della pelle.

Quali sono gli strumenti attualmente a disposizione del medico estetico per questo tipo di trattamenti?

In genere il trattamento prima si svolgeva con una specie di rullo (chiamato Dermaroller), che poi è stato sostituito da un’ apparecchiatura elettrica il Dermapen, con il quale abbiamo ottenuto un notevole miglioramento perché ci permette di avere una stimolazione veloce di tutto il viso e del collo, quasi in assenza di dolore. Inoltre ci dà anche la possibilità della “Dermoiniection”: cioè i tessuti microperforati vengono come bagnati dalle sostanze funzionali che utilizziamo per per accelerare i processi riparativi.

Rispetto a prima siamo quindi ”meno dolorosi” e molto più perforanti, praticando in una seduta migliaia di microfori nella pelle, con una notevole amplificazione dei risultati.

Che cos’è Dermapen e come funziona?

Il Dermapen, come accennato in precedenza, è un apparecchietto elettronico che ha dei microaghi sterili monouso in continuo movimento sulla pelle. Possiamo decidere di stimolare solo l’epidermide e in questo caso utilizziamo i “Nanoneedle”, oppure possiamo decidere di essere più incisivi, utilizzando una baionetta di 32 aghi, con notevole miglioramento delle smagliature, delle cicatrici da acne e delle discromie cutanee.

È doloroso?

Il trattamento non è doloroso, in alcuni casi possiamo applicare una crema anestetica in superficie, ma in genere il trattamento e quasi per niente fastidioso.

trattamento ringiovanente viso

Quali sono i suoi benefici?

I benefici del trattamento in genere sono raccontati dal paziente stesso che ci riferisce:

  • miglioramento dell’aspetto della pelle che diviene liscia e vellutata
  • migliora la seborrea e l’aspetto oleoso
  • si riducono i pori
  • migliorano le discromie cutanee

Il trattamento, infatti, induce un miglioramento sia della collagenesi di tipo 1 che di tipo 3 a seconda degli aghi utilizzati, un beneficio nel paziente acneico e nel paziente con elastosi cutanea. Ricordiamo, in più, che possiamo veicolare anche la tossina botulinica di tipo C che ha un effetto di spianamento cutaneo e di riduzione dell’elastosi.

Cos’è invece il peeling nanomolecolare con TCA?

Il peeling nano molecolare è una particolare tecnica che utilizza un acido forte, caustico, come il TCA, ma che contemporaneamente è tamponato. Questo processo di “neutralizzazione“ fa sì che il prodotto attraversi la barriera epidermica e si fermi al derma, operando una vera e propria “biorivitalizzazione senza aghi”. Spesso sono associate al peeling delle sostanze benefiche, come acido cogico esapeptidi, acido mandelico e vitamina C. Le molecole possono anche essere “Nanomolecole Nanotecnologiche“ per cui attraverseranno la pelle velocemente con un processo simile ad una iniezione virtuale senza aghi.

Quali sono i suoi effetti e risultati?

Questo tipo di peeling ha dei risultati veramente molto soddisfacenti, come biorivitalizzante come agente liftante, come dispositivo utile nelle discromie cutanee, nelle elastosi del viso e nelle cicatrici da acne.

Si può effettuare solo in autunno/inverno o anche nei mesi in cui c’è più sole?

In genere le sedute si svolgono in inverno e primavera, ma questo tipo di peeling con tale tecnologia ad entrata dermica in pratica può essere tranquillamente utilizzato anche nei mesi estivi, con le dovute precauzioni (protezione solare, distanza da esposizione solare ecc.).

Ci sono controindicazioni per questo tipo di trattamenti?

Non vi sono particolari controindicazioni, ma ricordiamo che non si effettua nei pazienti con tendenza all’herpes, malattie infiammatorie della cute, acne in fase attiva e dermatiti.

Quali sono i vantaggi presentati da queste tecniche rispetto ai trattamenti laser?

La vera novità è che in pratica possiamo associare nella stessa seduta microperforazione cutanea rigenerativa associata al peeling TCA tamponato, con un effetto veramente energizzante per la nostra pelle. Le due tecniche, infatti, si sinergizzano e spesso sono utilizzate in una sola seduta migliorando notevolmente l’aspetto della pelle nelle discromie cutanee, elastosi cutanee, pelle seborroica e acneica, aspetto spento della pelle.

I vantaggi rispetto all’uso del laser è che non sono delle tecniche “termiche” per cui il ritorno alle proprie abitudini è immediato e senza effetti collaterali importanti.

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