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Liposuzione, lipofilling, lipofiller ed innesti adiposi

Liposuzione, lipofilling, lipofiller ed innesti adiposi
Chirurgo Plastico da 10 anni e Dirigente Medico nel reparto di Chirurgia Plastica della AUSL Umbria 1. Socio SICPRE, ISAPS e IFATS (International Federation for Adipose Therapeutics and Science).
Creazione: 23 feb 2015 · Aggiornamento: 31 lug 2019

Ricevo continuamente richieste da parte di pazienti edotti in materia di Chirurgia Plastica attraverso prevalentemente internet e passaparola richieste per utilizzare il tessuto adiposo nel ringiovanimento del volto e per volumizzare seno, glutei e tessuti distrofici come le aree affette da cicatrici retratte e antiestetiche.

Le informazioni che reperiscono sono a volte incomplete o inesatte e per questo ritengo doveroso fare un po' di chiarezza.

Innanzitutto non si tratta di una novità ma la storia del reimpianto autologo di cellule adipose risale ad oltre un secolo fa ad opera di chirurgo tedesco.

La tecnica è stata popolarizzata in Brasile e in Sudamerica decenni fa per dare forma a glutei e forme corporee con tecnica grossolana facendo innesti adiposi di volume elevato. I risultati a causa di migrazione e liponecrosi non erano sempre soddisfacenti.

Già dagli anni Novanta in Europa e negli Stati Uniti, sono stati fatti passi da giganti nella ricerca sulle cellule staminali (la cui presenza nel tessuto adiposo è stata immunologicamente documentata) e si sono molto affinati i materiali e le tecniche di manipolazione del grasso stesso a seconda dell'uso che se ne intende fare estendendo notevolmente le indicazioni cliniche.

I tipi di Lipofilling

Per semplificare la trattazione dell'argomento si può suddividere il lipofilling, letteralmente riempimento con grasso, in:

  • Lipofilling ad alto volume (oltre i 100 cc) utilizzato nel body contouring, nell'aumento di volume di glutei e seno, in chirurgia ricostruttiva, in chirurgia senologica, abbinato a mastoplastica additiva.
  • Lipofilling a basso volume (10-100 cc) utilizzato prevalentemente nel volto, nelle aree cicatriziali post chirurgiche o post traumatiche e nella chirurgia intima.
  • Microlipofilling (1-10 cc) utilizzato come biostimolante, rivitalizzante, volumizzante nell'aumento di volume delle labbra e nella correzione di piccole zone d'ombra rughe di espressione e linee sottili.

E questa è una suddivisione basata sul volume.

Esiste poi una classificazione basata sulla tecnica di manipolazione del tessuto adiposo che può essere trattato in numerose maniere per ottenere risultati migliori e più duraturi nel tempo.

risultato lipofilling volto

La tecnica

Prima di tutto occorre fare un prelievo adiposo, quindi una liposuzione, da pianificare normalmente in anestesia locale se non viene abbinata ad altri tipi di interventi. A seconda della consistenza che dobbiamo cercare di ottenere, dobbiamo trattare il tessuto adiposo, possibilmente in un circuito chiuso per evitare contaminazione.

Questo processo varia seconda del tipo di innesto che vogliamo ottenere (consistenza, densità, grado di purezza).

Esistono tecniche di centrifugazione, emulsificazione, sedimentazione, decantazione e separazione delle fasi acquosa e grassa.

Personalmente le ho utilizzate tutte e studi scientifici dimostrano che sono tutte valide perché ampiamente studiate e messe a punto a patto che siano ben eseguite e che gli strumenti chirurgici che vengono utilizzati siano adeguati (meglio se di ultima generazione con superficie cell friendly, atraumatici).

La sopravvivenza delle cellule trapiantate nel tempo è la variabile che determina la durata dell'effetto clinico oltre alla presenza nelle sospensioni che iniettiamo di nutrienti, cellule staminali, fattori di crescita ed elementi rigeneranti.

Metodiche similari ed altrettanto efficaci anche nella rigenerazione dei tessuti sono il PRP (Platelet Rich Plasma, metodica in cui viene centrifugato un prelievo ematico e il plasma che si separa viene usato come ristrutturante e biostimolante), il Nanofatgraft (innesto adiposo con micro ago) e lo SNIF (Sharp Needle Intradermal Fat Grafting). (vedi caso clinico).

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