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Procedure medico-chirurgiche per il ringiovanimento del viso

Procedure medico-chirurgiche per il ringiovanimento del viso
Prof. Luca Siliprandi
Chirurgo plastico dal 1987 con più di 70 pubblicazioni per riviste scientifiche nazionali e internazionali. Dal 2001 insegna presso l'Istituto di Chirurgia Plastica dell'Università di Padova.
Creazione: 9 dic 2011 · Aggiornamento: 14 feb 2022
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Il Prof. Luca Siliprandi, responsabile e direttore sanitario della Clinica Cittàgiardino di Padova, è specialista in chirurgia plastica estetica e ricostruttiva. Questo mese ha risposto alle domande di Guidaestetica.it sulle varie tecniche di medecina e chirurgia estetica per il ringiovanimento facciale.

Cosa si intende per “ringiovanimento facciale"?

Con questo termine si indicano le diverse procedure – mediche, mini-invasive o chirurgiche – il cui utilizzo, talora in variabile combinazione, consente di eliminare o correggere i segni dell'invecchiamento facciale. Il “lifting facciale" chirurgico è sicuramente il metodo più efficace per correggere in modo duraturo i diversi segni dovuti alla discesa della cute e dei tessuti molli del volto (accentuazione dei solchi naso-labiali e delle “marionette", appiattimento degli zigomi, alterazioni del contorno mandibolare e del profilo del collo) ma rappresenta una scelta troppo impegnativa per molte pazienti e non consente di correggere difetti superficiali della cute. Nel corso degli ultimi anni sono stati sviluppati metodi correttivi che consentono da un lato di restituire al volto volumi e profili più giovanili senza chirurgia (fillers, autolipotrapianto, radiofrequenza, infrarossi), dall'altro di eliminare i difetti superficiali (laser Q-switchato per le macchie brune, laser CO2 ultrapulsato o frazionato e tossina botulinica per le rughe superficiali, laser Nd-Yag KTP per la couperose).

In che modo è in grado di suggerire la procedura più opportuna?

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Dopo una visita accurata devo comprendere con chiarezza le reali aspettative della paziente e la sua eventuale disponibilità ad una convalescenza. Disponendo di un'equipe di Specialisti che utilizzano tutti i mezzi – medici, chirurgici e tecnologici - e tutti i materiali oggi disponibili, ritengo di poter suggerire la scelta personalizzata più conveniente per la paziente, cioè il miglior compromesso fra la sua disponibilità ad un certo disagio e l'entità del risultato.

Quali sono le tecniche più avanzate per il ringiovanimento facciale?

Oltre a quelle sopra citate, la combinazione Acculift-autolipotrapianto per il rimodellamento dei tratti ed i profili del volto e del collo, ed il PRP per la bio-stimolazione della cute.

In che cosa consistono i trattamenti? A chi sono rivolti? Qual è la durata dei risultati? Quanto tempo per riprendere un aspetto normale?

  • La combinazione Acculift-autolipotrapianto, eseguibile ambulatorialmente in anestesia locale, consiste nell'utilizzo di un particolare laser la cui energia, veicolata da una sottile fibra ottica, produce al contempo il tensionamento cutaneo (“skin tightening") e la fusione degli accumuli adiposi (faccia anteriore del collo, guance da “bulldog"). Il riempimento delle rughe profonde ed degli avvallamenti avviene mediante il tessuto adiposo dello stesso paziente, prelevato ed innestato con sottili cannule. La procedura è indicata nelle 40-50-60 enni ed i risultati si mantengono per numerosi anni. Sono mediamente necessari 7 giorni per il ritorno alla vita sociale.
  • La biostimolazione con PRP autologo (plasma ricco di piastrine), eseguibile solo in strutture autorizzate dal centro emotrasfusionale dell'Ospedale di riferimento, consiste nel prelievo di 10-20 cc di sangue, nella sua centrifugazione in particolari kit biologici e nell'inoculo del derivato nello spessore della cute. Consente di escludere qualsiasi possibile forma di rigetto ed i rischi connessi all'utilizzo di molecole di natura animale o farmacologica ed è indicata sia nelle pelli giovani a partire dai 28-30 anni come prevenzione, sia nelle pelli mature come trattamento dell'invecchiamento cutaneo. Non c'è alcuna convalescenza.

Quali sono i trattamenti combinati più spesso utilizzati?

La tossina botulinica ed i “fillers". La prima corregge le rughe frontali e le “zampe di gallina", i secondi (acido jaluronico, acido polilattico) le rughe della parte inferiore del volto.

Prof. Luca Siliprandi

Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva

Clinica Ruesch
Napoli, Napoli
Novara, Novara
Vicenza, Vicenza
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