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Il Prof. Luca Siliprandi, responsabile e direttore sanitario della Clinica Cittàgiardino di Padova, è specialista in chirurgia plastica estetica e ricostruttiva. Questo mese ha risposto alle domande di Guidaestetica.it sulle varie tecniche di medecina e chirurgia estetica per il ringiovanimento facciale.
Cosa si intende per “ringiovanimento facciale"?
Con questo termine si indicano le diverse procedure – mediche, mini-invasive o chirurgiche – il cui utilizzo, talora in variabile combinazione, consente di eliminare o correggere i segni dell'invecchiamento facciale. Il “lifting facciale" chirurgico è sicuramente il metodo più efficace per correggere in modo duraturo i diversi segni dovuti alla discesa della cute e dei tessuti molli del volto (accentuazione dei solchi naso-labiali e delle “marionette", appiattimento degli zigomi, alterazioni del contorno mandibolare e del profilo del collo) ma rappresenta una scelta troppo impegnativa per molte pazienti e non consente di correggere difetti superficiali della cute. Nel corso degli ultimi anni sono stati sviluppati metodi correttivi che consentono da un lato di restituire al volto volumi e profili più giovanili senza chirurgia (fillers, autolipotrapianto, radiofrequenza, infrarossi), dall'altro di eliminare i difetti superficiali (laser Q-switchato per le macchie brune, laser CO2 ultrapulsato o frazionato e tossina botulinica per le rughe superficiali, laser Nd-Yag KTP per la couperose).
In che modo è in grado di suggerire la procedura più opportuna?
Dopo una visita accurata devo comprendere con chiarezza le reali aspettative della paziente e la sua eventuale disponibilità ad una convalescenza. Disponendo di un'equipe di Specialisti che utilizzano tutti i mezzi – medici, chirurgici e tecnologici - e tutti i materiali oggi disponibili, ritengo di poter suggerire la scelta personalizzata più conveniente per la paziente, cioè il miglior compromesso fra la sua disponibilità ad un certo disagio e l'entità del risultato.
Quali sono le tecniche più avanzate per il ringiovanimento facciale?
Oltre a quelle sopra citate, la combinazione Acculift-autolipotrapianto per il rimodellamento dei tratti ed i profili del volto e del collo, ed il PRP per la bio-stimolazione della cute.
In che cosa consistono i trattamenti? A chi sono rivolti? Qual è la durata dei risultati? Quanto tempo per riprendere un aspetto normale?
Quali sono i trattamenti combinati più spesso utilizzati?
La tossina botulinica ed i “fillers". La prima corregge le rughe frontali e le “zampe di gallina", i secondi (acido jaluronico, acido polilattico) le rughe della parte inferiore del volto.
Prof. Luca Siliprandi
Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva
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