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Botulino: Un " Veleno" Al Servizio Della Bellezza

Botulino: Un " Veleno" Al Servizio Della Bellezza
Da Dr. Domenico Centofanti
Esperto in Medicina Estetica e Scienza dell'Alimentazione, è vicepresidente SIME e consigliere nazionale ANSISA ed insegna presso la Scuola Internazionale Medicina Estetica Fatebenefratelli di Roma.
Creazione: 3 nov 2014 · Aggiornamento: 22 giu 2020

Si sente sempre più parlare di tossina botulinica, ma la parola tossina non sta ad indicare veleno? È proprio così, il termine botulino deriva da “botulus”, che significa salsiccia. La parola fece la sua comparsa in medicina allorquando diverse persone furono coinvolte da una intossicazione alimentare successiva ad un pasto a base di salsiccia contaminata.

È pertanto evidente che anche i veleni possono essere utilizzati per il trattamento dei malati basta usarne le giuste dosi. È il caso proprio di questa sostanza che già da qualche anno trova applicazione nel trattamento di alcuni casi di torcicollo e di spasmi della muscolatura facciale. Anche gli oculisti già da tempo la impiegano nel trattamento dello strabismo.

Qual è il suo meccanismo d’azione?

I nostri nervi comunicano con i muscoli grazie ad una sostanza, l’acetilcolina. La tossina botulinica ha la capacità di impedire questo dialogo, riducendo l’attività e la contrazione muscolare. Si distendono così le rughe d’espressione senza che si alteri la fisionomia. L’espressione sarà più fresca e più rilassata senza per questo stravolgere i propri lineamenti.

Qual è il suo utilizzo in Medicina Estetica?

In Medicina Estetica viene utilizzata per attenuare le rughe del volto in particolare quelle della fronte, della glabella (rughe tra le sopracciglia), della regione perioculare (zampe di gallina) strettamente correlate con la mimica e quindi con la contrazione muscolare, ma anche per ridurre l’iperidrosi (l’eccessiva sudorazione di mani, ascelle, piedi).Occorre un’anestesia?Il trattamento è ben tollerato e non è doloroso. Si esegue ambulatorialmente senza alcun tipo di anestesia. Il botulino viene iniettato con un piccolissimo ago all’interno dei muscoli mimici del volto. La durata della seduta è di circa 20 minuti.

risultato dopo botulino

Quali le accortezze da seguire successivamente?

È possibile riprendere immediatamente le proprie abituali attività. È opportuno che la paziente nelle ore successive al trattamento non sfreghi o massaggi l’area trattata, non applichi nessun tipo di trucco e non pratichi attività fisica. Gli effetti della tossina botulinica si manifestano normalmente entro tre/quattro giorni dall’iniezione, con un effetto massimo nell’arco dei successivi 7-14 giorni e scompaiono gradualmente nell’arco di quattro/sei mesi.

Si possono associare altri trattamenti?

Altre terapie antiaging, in sedute diverse, possono essere associate al trattamento con la tossina botulinica (biostimolazione, filler, peeling, laser, ecc.).

Un veleno quindi, ma senza rischi?

Ai giusti dosaggi e nelle opportune sedi di iniezione non vi è alcun rischio per la salute né per il risultato, a riprova di ciò milioni di persone in tutto il mondo si sono a tutt’oggi sottoposte a iniezioni di tossina botulinica. È di fondamentale importanza ricorrere solo a personale medico specializzato, qualificato, con esperienza e che utilizzi prodotti conosciuti, testati ed autorizzati. Bisogna sempre diffidare e insospettirsi se un trattamento viene proposto a prezzi bassissimi. I medici sono tenuti a informare i pazienti sui dosaggi utilizzati, sulla marca e anche sul numero di lotto della sostanza.

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