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Buongiorno, scrivo per domandare informazioni riguardo l’esito di un peeling chimico. Avevo delle macchie da melasma (profondo, diagnosticato dal dermatologo con lampada di Wood). La prima seduta (acidi salicilico, lattico e resorcinolo) è stata leggera, a 5 giorni non avevo più croste né chiazze che non fossero quelle che volevo trattare (so che sono necessarie varie sedute). La pelle appariva levigata, ero soddisfatta e ho deciso di seguire con il trattamento. Nella seconda seduta (a 5 settimane dalla prima), come anticipatomi, il dermatologo ha usato una concentrazione di acido maggiore (o un altro acido). Nonostante lo avessi avvisato che bruciava davvero tanto (lacrimavo per lo sforzo), ha inizialmente neutralizzato l’acido (o applicato un anestetico in pomata, non so) per poi riapplicarlo. Lui mi ha detto di seguire con un Peeling a casa (k5 lipogel), ma ero un po’ preoccupata e non l’ho fatto. Ho applicato di mia iniziativa moltissima cicatridina, olio Vea alla vitamina E, Vea Lipogel, crema Vea all’ossido di zinco, oltre a protezione solare 50 (Avene), copertura delle guance con mascherina, evitando il sole come la peste. Sto anche prendendo per via orale Swisse capelli-pelle-unghie. A 6 giorni non avevo più croste, la pelle nuova era sottilissima e arrossata, ma il melasma esteso che avevo non si vedeva più. Ero soddisfatta. Ora però, a 17 giorni, la pelle che era rosea/rossa (io ho carnagione olivastra) ha virato verso marrone/grigio tipo esito ustione, non esfolia più (da tempo) e continua a scurirsi. Il dermatologo, mi ha consigliato di fare comunque la terza seduta. La mia preoccupazione ora non è più il melasma, se dovesse rimanere non importa. Ora sono preoccupata che gli esiti da ustione rimangano permanentemente. Sono molto estesi. Allego foto della seconda seduta, a 3-10-17 giorni. Sono grata per qualsiasi vostro riscontro (senza “addolcire eventuali cattive notizie”). Ho bisogno solo di chiarezza, sono pronta a qualsiasi cattiva notizia. Grazie di cuore.
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