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Transessualismo da uomo a donna

Transessualismo da uomo a donna
Il protagonista di The Danish Girl Eddie Redmayne
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 24 feb 2016 · Aggiornamento: 14 ago 2019
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La transizione fisica da maschio a femmina o male-to-female (MtF), cioè il processo per diventare una donna transessuale, é un percorso unico e personale che avviene quando una persona biologicamente maschio ha la percezione di sé come femmina.

In questo periodo nelle sale The Danish Girl porta alla ribalta i concetti di genere e identitá e mette in discussione il nostro modo di vedere e concepire l'a persona, troppo spesso legato a pregiudizi.

Ad oggi sappiamo che non esistono solo un sesso femminile e un sesso maschile, ma che all'interno tra questi due estremi possiamo considerare un ampio spettro di situazioni particolari.

Il libro, e in seguito il film, The Danish Girl racconta la storia di Lili Elbe, la prima transessuale donna che ha potuto beneficiare della transizione sessuale chirurgica per passare fisicamente da uomo a donna negli anni '20/'30 del secolo scorso in Europa.

Quello di cui generalmente si parla riguarda il percorso di cambiamento fisico che una persona transessuale affronta, ma questa è la parte finale di un processo intimo e spesso molto difficile che deve essere considerato in primis dal punto di vista psicologico.

Il corpo, ossia il mezzo per mostrare ed esperire il genere e la sessualità, non sempre trova un connubio perfetto con l'aspetto psichico e con il ruolo sociale che si "dovrebbe" ricoprire.

In Italia è stato regolamentato il processo di transizione in modo da poter seguire dall'inizio la persona che lo affronta sia dal punto psicologico che fisico.

Le persone pronte ad effettuare tale transizione devono innanzitutto rivolgersi a uno specialista affinché realizzi loro la diagnosi di "disforia di genere" per poi essere visitati da un endocrinologo, che, dopo una serie di esami di routine, imposterà una terapia ormonale sostitutiva. Questo processo viene seguito e coperto economicamente. dal Sistema Sanitario Nazionale

Successivamente, l'individuo transessuale M-to-F può sottoporsi a trattamenti chirurgici di tipo estetico (rimozione barba, rimodellamento di viso, farmaci per la cura ormonale, etc.) che essendo di natura estetica sono considerati privati e quindi a carico della persona transessuale e non del Sistema Sanitario Nazionale, fatta eccezione per l'operazione per la riattribuzione del sesso.

Gli interventi per adeguare il proprio corpo da maschio a femmina sono vari e possono essere distinti in chirurgici e non chirurgici.

Trattamenti non chirurgici

  • Terapia ormonale sostitutiva: Come abbiamo detto, si comincia da un trattamento ormonale che prevede la somministrazione di estrogeni e antiandrogeni nel caso dei trans M-to-F. Sará necessario assumere delle pillole costantemente a tempo indeterminato, anche dopo aver cambiato sesso.
  • Depilazione definitiva: Bisognerá rimuovere i peli in maniera definitiva, togliere la barba e i peli superflui dal corpo. La depilazione laser é una tecnica che risponde a quest'esigenza, ma va tenuto in conto che é un processo lungo ed anche costoso. Va detto, inoltre, che l'eliminazione della barba puó avvenire anche con elettrolisi (ago).
  • Rimodellamento vocale: Gli ormoni non cambieranno il tono della voce, ma eventualmente ci si puo' rivolgere a un logopedista per trovare la tonalità, la risonanza e un accento femminile adeguato.

Trattamenti chirurgici

  • Rimozione del pomo d'adamo: Si puo' considerare di realizzare la riduzione chirurgica della cartilagine tiroidea per ridurre il pomo d'Adamo. Con un intervento chirurgico è possibile ridurre la sporgenza della parte anteriore della cartilagine tiroidea, in modo da conferire al collo un aspetto femminile.
  • Femminilizzazione del viso

Nella transizione uomo-donna si puo' ottenere un aspetto piú femminile mediante interventi chirurgici di correzione al naso e agli zigomi. Cosí come, a seconda dei casi, si puo' abbassare il cuoio capelluto sulla fronte o limare il mento.

  • Mastoplastica addittiva

Sebbene la terapia ormonale è in grado di aumentare in modo naturale la dimensione del seno, si puo' prendere in considerazione l'impianto di protesi mammarie per aumentare le dimensioni del seno. L'azione della terapia ormonale, infatti, puo' risultare insoddisfacente in quanto quest'ultima, pur influenzandone il volume, non permette di ottenere un aumento della dimensione della mammella soddisfacente per la persona.

  • Vaginoplastica

La trasformazione dei genitali esterni maschili in caratteri femminili è un intervento chirurgico che prevede essenzialmente due fasi. La prima prevede l' asportazione dei testicoli e del pene, mentre la seconda,invece, consiste nella creazione di una neovagina e di genitali esterni il più possibile simili a quelli del sesso femminile.

Per la vagino-plastica esistono varie tecniche, ma la più comune è l'inversione peniera con cui la neovagina viene ricostruita rivoltando la pelle del pene (precedentemente rimosso, ma appositamente conservato) e ricoprendo con questo tessuto una cavità creata ad hoc.

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Lea T, la prima donna transessuale a sfilare in passerella

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Dott. Antonio Ruffo
Senza opinioni
Napoli, Napoli
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