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Lifting braccia e gambe, chi lo richiede e quali sono i risultati?

Lifting braccia e gambe, chi lo richiede e quali sono i risultati?
Il Dott. Dauro Reale è un Medico Chirurgo, Specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica e in Otorinolaringoiatria. Riceve presso Milano, Trento, Reggio Emilia e Sondrio.
Creazione: 2 mag 2023 · Aggiornamento: 22 giu 2023
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Se sentiamo parlare di lifting ci immaginiamo immediatamente un trattamento per il viso, ma ci sono altre parti del corpo che possono essere migliorate grazie a questo intervento. Il Dott. Dauro Reale ci racconta in questo articolo le applicazioni di questo trattamento per braccia e gambe.

Come si arriva a valutare un rimodellamento del profilo corporeo grazie al lifting

Il rimodellamento corporeo, di cui i lifting braccia e gambe fanno parte, rientra nel gruppo di quegli interventi che hanno indicazione sia per persone che sono dimagrite, in percentuale spesso importante, come per persone che partono già da un fisico nettamente più asciutto, anche decisamente magro.

Nel concreto la perdita di peso, oltre i 15 Kg e soprattutto quella quantitativamente più importante, ha degli effetti evidenti sul nostro fisico, dal viso, alle braccia, alla regione addominale fino agli arti inferiori.

Nelle braccia nelle gambe e nella regione addominale questo effetti sono molto evidenti in quanto rispetto al viso il volume di grasso perso e quindi l’effetto svuotamento sono maggiori.

Inoltre la perdita di peso, se non correttamente “gestita” non risulta unicamente ridurre la quota di grasso nel sottocute o nei visceri, ma impoverisce il tessuto muscolare, con una generale perdita di tono.

Per quanto riguarda invece persone longilinee che non hanno mai avuto questo problema purtroppo, con l’avanzare dell’età, la muscolatura diminuisce “riempiendo” meno braccia e gambe, pur a fronte dell’esercizio fisico, e la pelle anche qui tende a perdere di tonicità e quindi a cedere con un marcato effetto antiestetico.

Ci sia approccia quindi all’idea di un Lifting delle braccia e delle cosce in un momento della vita in cui si affronta già un cambiamento di peso come di età e quindi da un certo punto di vista si può avere quello spunto per “mettere a posto” più aspetti del proprio fisico.

La pelle in eccesso inoltre risulta non solo antiestetica ma può provocare problematiche funzionali dovute ad esempio a sudorazione e sfregamenti oltre a difficoltà nella gestione dell’abbigliamento e alla vita sociale in generale.

Lifting Braccia

Come accennato, per le braccia la perdita di tono della muscolatura, associata alla conseguente lassità della cute, provoca quell’effetto estremamente visibile delle braccia che “penzolano” e purtroppo senza che vi sia il modo di riportare indietro la situazione.

La soluzione chirurgica è quindi il “lifting delle braccia” o “dermoadipectomia braccia” che consente di rimuovere in blocco la cute ed il sottocute in eccesso, restituendo alle braccia stesse il volume, il tono e la rotondità corretta.

L’intervento dura due ore e mezza circa, in anestesia generale, e prevede l’incisione verticale lungo la faccia interna del braccio – la superficie volare – che si estende dall’ascella fino all’incirca alla piega del gomito in modo da ridurne l’impatto visivo.

Per i casi più lievi esistono tecniche meno invasive, nelle quali le incisioni e le conseguenti cicatrici sono posizionate nella piega del cavo ascellare e in questi casi la rimozione dei tessuti è minima, inoltre la particolare posizione della cicatrice la espone a minori alterazioni qualitative e funzionali anche per quello che riguarda il movimento del braccio.

La fase postoperatoria prevede la necessità di indossare continuativamente per un periodo non inferiore alle tre settimane delle guaine contenitive aderenti, spesso confezionate su misura, per ridurre al minimo gli edemi postoperatori, favorire il corretto assestamento dei tessuti e limitare il possibile sanguinamento post chirurgico.

Passati trenta giorni la prima fase del recupero può dirsi completata, così come il recupero delle normali attività quotidiane compresa l’attività fisica.

Ulteriori correzioni chirurgiche sono possibili superato un determinato arco temporale, ma di norma l’intervento non richiede correzioni successive, potendosi quindi considerare definitivo.

La normale motilità delle braccia, la sensibilità di tutto l’arto superiore, mano compresa, è conservata.

prima e dopo lifting braccia
Prima e dopo lifting braccia

Lifting cosce

Per quanto attiene alla regione delle cosce, tanto l’aumento eccessivo di peso che il susseguente calo ponderale pongono problematiche simili.

D’altro canto, l’eccessiva lassità della cute delle cosce, una volta che il dimagramento è stato completato, ci porta a considerazioni del tutto analoghe a quelle del lifting braccia se non più gravi.

In questo distretto corporeo dobbiamo considerare una problematica di natura estetica, con la perdita della forma dell’intero arto inferiore, ed una di natura funzionale.

L’eccedenza di tessuto alla radice delle cosce rende difficoltosa la normale deambulazione, lo sfregamento continuo della cute dei due lati, uno sull’altro, oltre che rendere la camminata scomoda, finisce per provocare abrasioni o vere e proprie ferite che devono essere curate e che, data la continua ripetizione del meccanismo stentano a guarire, come per le piaghe da decubito.

Anche in questo caso la chirurgia, il lifting delle cosce o – dermoadipectomia cosce – offre una soluzione tanto per l’aspetto funzionale quanto per l’estetica della coscia.

La rimozione in blocco della cute e del sottocute in eccesso consente il recupero della normale deambulazione, liberando i movimenti delle gambe e nel contesto restituisce forma alla coscia.

Anche in questo caso la tecnica chirurgica più radicale prevede l’accesso (e quindi la relativa cicatrice) in verticale lungo la faccia mediale delle cosce, estesa dalla piega dell’inguine fino al limite della faccia interna delle ginocchia.

Per il lifting cosce è previsto un approccio meno radicale, che potremmo definire più estetico, con l’incisione curvilinea localizzata nella piega inguinale, tale approccio ha però indicazioni più limitate, rendendosi praticabile solo per rimozioni di tessuto contenute.

In questo caso però la forza di gravità e lo stiramento dei tessuti frutto della normale dinamica dei movimenti tendono a stirare la cicatrice verso il basso e quindi l’approccio apparentemente più invasivo è quello che in ultima istanza fornisce i risultati migliori a lungo termine.

Anche il postoperatorio di questo intervento prevede l’utilizzo delle guaine elasto-compressive da indossare continuativamente per tre/quattro settimane, dopo di che si può tornare alle proprie abitudini e gradatamente all’esercizio fisico.

I risultati a lungo termine del Lifting Cosce sono ottimi e l’intervento è definitivo, inoltre la funzionalità e la sensibilità della coscia sono conservate.

Cicatrici

In entrambi gli interventi dobbiamo considerare delle cicatrici importanti.

Fermo restando che ogni pelle reagisce in modo differente e ha i suoi tempi di guarigione ci vorranno comunque diversi mesi per consentire alle cicatrici di ammorbidirsi, sbiancarsi e rendersi il meno visibili possibile.

Le cicatrici devono essere tenute coperte e medicate finché saranno guarite, quindi asciutte e cadute le croste.

Passato questo, variabile, lasso di tempo consiglio sempre di tenere pure la cicatrice all’aria, nel normale svolgimento della quotidianità, ma di applicare per almeno 6/8 mesi una crema a schermo totale ( fattore 100), inoltre è buona se non necessaria abitudine quella di praticare un profondo automassaggio, come da indicazione del Chirurgo, almeno due volte al giorno per cinque minuti.

Conclusioni

In ultima istanza si tratta di interventi definitivi che risolvono situazioni non gestibili differentemente e a fronte di un mese di pazienza e come detto di cicatrici dal decorso visivo lungo, portano sicuramente un risultato importante.

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