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Gentili dottori, sono una ragazza di 24 anni e credo di avere il seno tuberoso. Fin dall'età di dieci anni e, cioè da quando le mie mammelle hanno iniziato a cambiare forma quindi ad acquistare volume il mio seno è stato una fonte di disagio per me. Mi spiego meglio, negli spogliatoi avevo modo di notare che i seni delle mie coetanee all'epoca avevano ,si i capezzoli gonfi e sporgenti come lo erano i miei, ma che a differenza di me il loro seni non sembravano riempirsi in prossimità dei soli capezzoli ma anche alla base del petto. Con il passare di 6/7 anni circa il mio seno sembrava non avere più quell'aspetto da "nasino all'insù" (foto 1) bensì sembra che i lati dello stesso si siano riempiti alla base lasciandomi però quest'aureola a parer mio enorme rispetto al seno stesso. Premetto che sono alta 1,65 (forse 66, ebbi un picco di crescita in altezza a 17 anni dopo che la stessa sembrava essersi bloccata a 1,62 due anni prima) e che attualmente peso 48 kg, dopo averne persi 8 negli ultimi sei mesi (il peso è stabile da 3 mesi) e 3kg un anno prima. A febbraio di quest'anno infatti ho intrapreso un percorso di attività fisica con pesi ed esercizi di bodypump (3 i primi e 2 volte a settimana i secondi ) e corretto le cattive abitudini alimentari. Dal punto di vista della mia fisicità tendo a non accumulare assolutamente tessuto adiposo sul tessuto della gabbia toracica, pochissimo sulla braccia. Cosa che mi riesce più semplice per quanto riguarda i fianchi (larghi di costituzione essendo io caratterizzata da un bacino alto ed ampio) glutei e la parte alta delle cosce, polpaccio sviluppato dall'esercizio ma esile come le caviglie. Nel complesso queste caratteristiche conferiscono al mio busto in generale una forma tipicamente "a pera". Poche settimane fa inoltre ho deciso di contattare un chirurgo osservato e seguito da me via social e per recensioni da diversi mesi. Il chirurgo mi informa che per via del molto tessuto a disposizione del mio torace bisognerebbe eseguire una mastopessi e inserire poi delle protesi altrimenti, se fosse un mio obiettivo, oltre a "riempire" la mia coppa collassata su se stessa per via della perdita di peso, quello di aumentarne le dimensioni sarebbe necessario ricorrere a delle protesi con un minimo di 400cc ciascuna. Confermo il mio desiderio di raggiungere una coppa d, eventualmente c (in base alla fattibilità dell'intervento). Il chirurgo in questione mi dice che quindi ricorrerà a delle protesi importanti, a me l'idea piace, di forma anatomica ad alta proiezione (io ho insistito per le extra e lui disse che l'avrebbe tenuto presente) inserite in dualplane. Fissiamo la data dell'intervento. Io nel frattempo, divorata dalla curiosità scandaglio il web in cerca di recensioni di percorsi fatti da ragazze, magari con un seno dal capezzolo ampio ma non particolarmente sporgente. Qui scopro che molte delle pazienti con una situazione di partenza simile a quella mia fanno riferimento a un seno tuberoso. Il chirurgo non me ne ha fatto parola. Scopro anche che molte volte il capezzolo potrebbe risultare più ampio dopo aver inserito le protesi e nel mio caso sarebbe un incubo. Poi l'effetto del doppio solco e via dicendo. Ora, la mia domanda è la seguente: il mio è o no un seno tuberoso in base a quanto vedete in foto? E se la risposta dovesse essere affermativa come procedere per non andare incontro ad effetti come quelli in foto 2,3,4 e 5? Le foto non numerate a sfondo scuro sono quelle di me e l'effetto del capezzolo grande potrebbe risultare accentuato in frontale dalla prospettiva, infatti i fianchi risultano più stretti.
Buongiorno, ho 22 anni e porto una quinta di reggiseno (terza coppa E per la precisione). Ho sempre avuto un seno abbastanza cadente ma recentemente ho perso peso e una taglia di seno che lo ha portato ad essere oltre che basso molto svuotato, rendendo anche più evidenti diverse smagliature già presenti dalla pubertà. Non ho i capezzoli che puntano verso il basso, tuttavia il mio seno scende fino a trovarsi quasi completamente al di sotto del solco inferiore. Si tratta di un inestetismo marcatamente visibile che mi crea enormi complessi nell'intimità e ora che è estate anche nel semplice mettermi in costume.
Il mio problema principale è che ho una pelle che tende facilmente a cicatrici cheloidi, scoperto con un intervento di osteosintesi alla caviglia dove da una sutura pulita e perfetta è nato un cheloide basso ma largo (circa due centimetri di estensione ai lati di quella che era la sutura).
Mi domandavo se esistessero soluzioni non chirurgiche o quantomeno poco invasive per permettermi di avere un seno come le mie coetanee.
Avevo letto dell'esistenza di trattamenti con fili di sospensione ma ho trovato informazioni scarse e discordanti a riguardo.
Vi chiedo preventivamente scusa se mi sono espressa in modo errato o incompleto. Grazie mille a chi risponderà!
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