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Tipi di seno tuberoso

Tipi di seno tuberoso
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 28 mar 2018 · Aggiornamento: 14 feb 2020
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Il seno tuberoso è una deformazione che cambia la forma di questa zona del corpo, rendendola diversa da un seno normale. Il seno tuberoso è la deformazione mammaria più frequente, ma fortunatamente questo problema ha una soluzione.

Tuttora non si conosce l'origine esatta di questo problema, ma è chiaro che questa patologia del seno si mostra attraverso tre segni clinici tipici:

  1. Uno sviluppo insufficiente dei quadranti inferiori del seno, e la mancanza di tessuto mammario sotto il bordo inferiore dell'areola.
  2. Mancanza o costrizione del solco sottomammario.
  3. Seno con forma tubolare (il tessuto mammario si concentra dietro l'areola).

Tipi di seno tuberoso

Non tutte le donne che vivono con questo problema, ne sono colpite allo stesso modo. Infatti, il seno tuberoso viene classificato in quattro gradi diversi, come mostrato in questa illustrazione.

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  • Nel seno tuberoso di tipo 1 si nota una chiara mancanza di tessuto nella parte inferiore e interna. Questo comporta che il seno si sia più sviluppato nella parte superiore e nell'esterno, ma non nella parte inferiore e nemmeno verso l'interno. Di solito si manifesta con un'evidente separazione dei seni che, inoltre, hanno le areole molto dilatate.
  • Nel seno tuberoso di tipo 2 ciò che si può notare è una mancanza del tessuto nei due quadranti inferiori del seno. Questo secondo tipo si trova principalmente in seni con una dimensione media o piccola, con areola dilatata oppure no.
  • Quello di tipo 3 implica una mancanza dello sviluppo dei tessuti in tutti i quadranti del seno. Si distingue dai precedenti perché il seno sembra proiettato in avanti, per cui la donna presenta seni piccoli e separati. In questi casi, l'areola può essere dilatata oppure può avere una dimensione e forma normali.
  • Il tipo 4 è il più grave e implica una mancanza dello sviluppo in tutti i quadranti. Così come per il tipo 3, il seno cresce soltanto proiettato in avanti. In questo caso, inoltre, l'areola è cadente e proiettata verso l'esterno, per cui può occupare anche tutto il seno.

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La soluzione per il seno tuberoso

Un intervento chirurgico è la migliore soluzione per risolvere questo problema. Ma prima è fondamentale fare una buona diagnosi. Soltanto conoscendo il tipo di seno tuberoso, si potrà determinare quale sia il miglior trattamento da seguire.

Frequentemente molte pazienti che hanno questo problema si interessano per operazioni di aumento e rimodellamento del seno. Nei casi di seno tuberoso di tipo 1 e 2, le donne colpite si interessano a una mastopessi, mentre coloro che sono colpite dal tipo 3 e 4 richiedono una mastoplastica additiva. Tuttavia, queste operazioni da sole non bastano per mettere fine al problema.

Quando si decide di curare questa deformazione la cosa importante è cambiare la forma della ghiandola, aumentando la sua base, eliminando la caduta e espandendo la pelle. Se l'operazione si limita a mettere una protesi, non soltanto non si otterranno i risultati desiderati, ma in più si potrebbe produrre un doppio solco o doppio contorno. Proprio per questo motivo è importante che le donne colpite dal problema si mettano nelle mani di chirurghi estetici con una reale esperienza nel campo del seno tuberoso.

La tecnica più tradizionale di rimodellamento della ghiandola mammaria è attraverso un impianto che da volume e proiezione contribuendo a espandere la ghiandola. Tuttavia, negli ultimi anni sono stati realizzati anche altri tipi di interventi. La tecnica più innovativa combina gli impianti di silicone con innesti di tessuto adiposo. Prima di tutto, si modifica l'ampiezza e l'aspetto del seno attraverso l'inserimento di tessuto adiposo della stessa paziente che si ottiene attraverso una liposuzione dei fianchi o addome. Questo grasso si colloca nei quadranti inferiori e interni per aprire l'anello che racchiude il seno, liberando così il solco e ampliando la base. Dopodiché si inseriscono impianti di silicone per dare volume e proiezione.

In alcuni casi, la poca elasticità dei tessuti del seno tuberoso implica che l'impianto sia piccolo, ma ci sono altri casi in cui si può approfittare di questo intervento per aumentare la dimensione del seno. Tuttavia, la dimensione delle protesi che si può utilizzare sarà sempre limitata alle dimensioni del torace della paziente.

seno tuberoso
Dott. Angelo Scioli
Senza opinioni
Pescara, Pescara

Post operatorio del seno tuberoso

Il post operatorio di un intervento chirurgico per risolvere il problema del seno tuberoso in realtà è uguale a qualsiasi altra operazione al seno, a prescindere del fatto che si tratti di un intervento di sollevamento, riduzione o aumento.

Durante i primi giorni è necessario che la paziente stia a riposo assoluto, dopodiché, un poco alla volta, potrà rinserirsi gradualmente nella sua vita di tutti i giorni. È normale che durante i primi tre o quattro primi giorni dopo l'operazione si avverta del dolore. In alcuni casi si possono notare anche gonfiori ed ematomi nella zona in cui si è intervenuti, ma spariranno nel corso di alcuni giorni.

La comparsa di febbre non è strana, ma deve essere tenuta sotto controllo: se dura più di un giorno e se raggiunge temperature alte è meglio consultare immediatamente il medico. Non bisogna mai prendere medicinali non prescritti dal chirurgo, perché potrebbero provocare emorragie o altri tipi di problemi ed effetti collaterali.

Seguendo le indicazioni date dai professionisti ed evitando sforzi, in un periodo che va dalle quattro alle sei settimane la paziente sarà completamente guarita e potrà tornare alle sue attività quotidiane, incluso lo sport.

Bisogna anche considerare che, in questi casi, è necessario che il seno si assesti e raggiunga la forma definitiva, per cui i risultati definitivi impiegheranno più tempo rispetto ad altre operazioni al seno per potersi vedere.

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