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Quando si usa l'apparecchio mobile?
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Esistono diversi tipi di apparecchi (fisso, mobile, linguale) che vengono scelti dal dentista in base alle esigenze dei pazienti.
All'interno dell'odontoiatria troviamo un'importante branca chiamata ortodonzia (o ortognatodonzia) che si dedica alla correzione e alla cura delle malocclusioni di denti e mandibole. Lo strumento utilizzato dall'ortodontista per correggere problemi estetici e di salute è l'apparecchio dentale. La sua funzione è quella di esercitare una forza sui denti in modo da curare pian piano le malocclusioni. Se si tralascia questo problema, la difficoltà nel pulire i denti malposizionati potrà portare in futuro alla formazione di carie e soprattutto di malattie parodontali.
Gli apparecchi possono dividersi in tre grandi famiglie: i fissi, i mobili e i linguali. I primi sono fra i più comuni e, come suggerisce il nome, non possono essere rimossi ed esercitano una pressione costante sui denti attraverso un sistema di fili e piastrine. Lo svantaggio oltre che estetico è nella difficoltà di mantenere una corretta igiene orale.
Gli apparecchi linguali sono molto simili a quelli fissi, con la differenza che la struttura si trova nella parte interna dei denti. In questo modo lo smalto non viene danneggiato e si ha un minore impatto estetico.
Apparecchio mobile, quando usarlo?
Solitamente il dentista consiglia l'utilizzo dell'apparecchio mobile ai bambini perché, al contrario di quello fisso, può essere utilizzato anche con i denti da latte. Rispetto agli altri tipi può essere comodamente rimosso per permettere la quotidiana igiene orale. Nonostante questo vantaggio, è molto probabile che, una volta spuntati i denti definitivi, bisognerà passare all'apparecchio fisso per correggere definitivamente le malocclusioni.
Ogni apparecchio mobile è personalizzato in quanto viene realizzato in laboratorio in base alla forma delle arcate e del palato. Il costo di questo tipo di apparecchio oscilla mediamente tra i 1500 e i 2000 euro.
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Quali tipi di apparecchi mobili esistono?
Gli apparecchi mobili si dividono a loro volta in tre tipi: meccanico, funzionale e di mantenimento.
- Apparecchio meccanico: si serve di viti, archi e molle che rendono possibile lo spostamento dei denti malposizionati.
- Apparecchio funzionale: questo, invece, influenza anche la crescita scheletrica oltre che la posizione dei denti e della mandibola. La caratteristica principale di questo apparecchio è quella di utilizzare la forza esercitata dalla lingua, le labbra e la masticazione per correggere le malocclusioni.
- Apparecchio di mantenimento: questo, infine, si utilizza solitamente di notte e serve a mantenere inalterati gli effetti di un precedente trattamento ortodontico.
L'apparecchio mobile è più comodo da usare rispetto a uno fisso e permette una buona igiene orale ma inizialmente può causare irritazioni alle gengive. È importante, inoltre, ricordare che quando ci si lava i denti è necessario pulire anche l'apparecchio con spazzolino e dentifricio o bicarbonato.
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