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Quando il medico dice “NO”

Quando il medico dice “NO”
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 16 gen 2018 · Aggiornamento: 16 dic 2020
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Spesso il chirurgo può non essere d'accordo con le richieste dei suoi pazienti, scopriamo insiema a ♕Lightning - utente del nostro forum di Guidaestetica - perché a volte il medico può dire no.

Fino a qualche anno fa pensavo che il bisturi di un chirurgo plastico fosse come la bacchetta magica di un mago, credevo che potesse adempiere ad ogni richiesta un paziente potesse fare, complice forse anche i giornali e la tv che propongono certi tipi di modelli che spesso a loro volta prima di diventare quello che sono, sono passati dal chirurgo plastico.

Così prima di fare la mia mastoplastica additiva credevo di poter scegliere io "la taglia".

Quando poi ho fatto il colloquio con il dottore e ho mosso i primi passi su guidaestetica mi sono resa conto che le cose stavano diversamente. Ho dovuto accettare e capire che il mio fisico ha dei parametri che non possono essere modificati e che questi fanno sì che ci sono dei limiti oltre i quali non possiamo sconfinare.

Questo è uno dei motivi per il quale un dottore a volte deve dire "no". Vediamo insieme quali possono essere altri motivi e da cosa dipendono.

Quando il medico dice "NO"

A volte il desiderio di migliorare e di eliminare l'odiato difetto fisico ci porta ad amplificare in positivo il risultato che ci aspettiamo e che abbiamo immaginato.

Così ci presentiamo a visita con un'idea ben precisa di come vorremmo diventare ma per quanto precisa, questa idea può non essere realistica. Poniamo il caso in cui la nostra richiesta non è fisicamente possibile ma noi pazienti non lo vogliamo ammettere... oppure che il risultato che posso ottenere non è immediato e non risponde al 100% alle mie aspettative o, infine, che le motivazioni alla base della mia scelta siano dubbie o poco solide o addirittura assurde...in questi casi il chirurgo deve dire "No"?

I limiti tecnici della chirurgia e i limiti emotivi del paziente

Ricordiamo che salvo alcuni casi ben specifici e ben definiti è impossibile prevedere al 100% un risultato. Ogni corpo reagisce diversamente ad un determinato stimolo e purtroppo la possibilità che il risultato non soddisfi al 100% va di pari passo con questa variabile. Purtroppo anche se ci è stato detto che potremmo ottenere molto più probabilmente X che Y, nel nostro intimo continueremo a sperare che il nostro sogno si avveri per completo.

E' molto difficile considerare questo aspetto con la giusta maturità. Un paziente al suo primo intervento è davvero impreparato e fragile e non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!

In casi delicati o complessi ad un "Si può fare" il chirurgo sostituisce un " Parliamone più a fondo", con l'intento di assicurarsi che il paziente abbia compreso i limiti della procedura...ma questo non sempre viene realmente metabolizzato dal paziente.

Nel mio caso, prima di fare la mia mastoplastica additiva credevo di poter scegliere io "la taglia" del mio nuovo seno.

Quando poi ho fatto il colloquio con il dottore e ho mosso i primi passi su guidaestetica mi sono resa conto che le cose stavano diversamente. Ho dovuto accettare e capire che il mio fisico ha dei parametri che non possono essere modificati e che questi fanno sì che ci sono dei limiti nella quale non possiamo sconfinare.

Dott. Marco Pagnoni
Ascoli Piceno, Ascoli Piceno
Cagliari, Cagliari

Aspettative VS realtà

Se questi limiti non vengono compresi dal paziente il dottore a volte deve dire "no". Il paziente non è evidentemente pronto. Il post operatorio può essere problematico e il paziente deve avere alla base delle solide motivazioni che lo sostengano nel post e nel processo di cambiamento.

quando operarsi

Perchè diciamo la verità, un chirurgo plastico o un medico estetico devono essere un po' psicologi per capire le reali motivazioni che spingono le persone a contattarlo e per assicurarsi che il quadro estetico definito insieme sia compreso dal paziente sino in fondo. Può non sempre essere facile dire di no perché comunque è il loro lavoro e perché comunque ci sono dei guadagni di mezzo, ma se è serio e onesto lo farà perciò apprezziamo quando si preoccupano per noi anche in questo modo.

Le motivazioni che spingono il paziente ad operarsi

Un'altro motivo quindi per il quale un medico deve dire no è quando si rende conto che la persona che ha davanti vuole fare un intervento per i motivi sbagliati.

Per dare alcuni esempi:

1. quando la natura del disagio non è un difetto fisico ma psicologico. In quel caso il paziente non sarà mai soddisfatto dell'intervento chirurgico perché il problema risiede da un'altra parte e la figura più adatta in questi casi è uno psicologo, non un chirurgo plastico.

2. quando si fa per far piacere a qualcun altro. Un difetto fisico che per un'altra persona è un difetto ma per noi va bene così. Non dobbiamo cadere in questa debolezza visto che a volte accettare il nuovo aspetto è difficile anche per chi l'intervento lo desiderava, figuriamoci quando non siamo convinti.

3. quando si attribuisce ad un intervento chirurgico un aspetto miracoloso. Es: se mi rifaccio il viso per sembrare più giovane mio marito torna da me. Se mi rifaccio il seno avrò buoni voti all'università. Voglio rifarmi "questo o quello" per cambiare la mia vita o per acquistare autostima.

4. quando si vuole somigliare a qualcun altro o, peggio, a qualcos'altro. E qui la lista è davvero lunga a volte anche bizzarra. Complici i social network e Photoshop a volte le persone fanno richieste assurde, non rendendosi conto dell'irrealtà dell'immagine che le hanno propinato e che vogliono diventare. Senza contare che i soggetti non sono più attori, vip o modelli, ma anche personaggi dei videogiochi, cartoni animati, Barbie e Ken, animali preferiti e chi più ne ha più ne metta! Ma cosa dovrebbe rispondere un dottore che è e sa di essere serio alla richiesta: "Vorrei diventare un gatto o un serpente" oppure "mi fa diventare Barbie!"?

5. se il paziente adduce aspettative irrealistiche. Una donna con molti chili di troppo che pensa che con una liposuzione può diventare una taglia 38 o 40. Una ragazza che vuole raggiungere una taglia di seno troppo grande rispetto alle sue caratteristiche fisiche, ad esempio una 6° o 7°. (Si può parlare di miracoli del bisturi anche in questo caso).

6. chi vuole seguire la moda. Se l'effetto di un cambiamento è transitorio è possibile fare l'intervento che stiamo pensando anche per seguire una moda, ma che dire se è un intervento permanente? Se lo facciamo solo per moda e poi ci pentiamo? In questo caso più che il medico che dice no siamo noi che dovremmo pensarci molto bene prima di fare qualsiasi cosa.

7. troppo giovani. Questo si commenta da sé.

Anche chi è affetto da dismorfofobia dovrebbe pensarci bene prima di chiedere aiuto ad un chirurgo plastico. A volte queste persone credono di avere un difetto o più difetti che in realtà non ci sono o se ci sono spesso vengono enfatizzati più del necessario perciò non hanno una percezione reale della propria immagine.

Anche in questo caso la natura del problema è psicologico, il dottore può eseguire l'operazione in modo tecnicamente perfetto, ma il paziente non sarà mai contento del risultato e questo poi genera problematiche.

L'etica medica e l'orgoglio professionale

Capita anche che andiamo dal nostro dottore di fiducia con i motivi giusti ma...ci dice di no lo stesso! XD

Ci sono medici che maturano delle idee anche personali su dei prodotti o delle tecniche verso le quali non sono favorevoli,perciò dato che non ci credono molto semplicemente non li usano, forse anche perché si sono resi conto nel tempo che danno più problemi che benefici, oppure perché sono tecniche o prodotti troppo "giovani" vogliono aspettare che siano maggiormente testati per dare al paziente il meglio che c'è nel mercato che ben conoscono.

Altri medici invece sono più innovativi, accolgono con maggior entusiasmo tecnologie nuove e le sperimentano loro stessi perché pensano di poter ottenere risultati migliori.

Sicuramente in entrambe i casi il medico mira sempre al meglio per il paziente avendo però punti di vista diversi.

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