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Post-rinoplastica, cosa fare?

Post-rinoplastica, cosa fare?
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 15 lug 2014 · Aggiornamento: 24 lug 2019
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All’interno della chirurgia estetica, la rinoplastica è uno degli interventi più richiesti. Dopo l’operazione esistono piccoli accorgimenti e trattamenti da seguire per ottenere il miglior risultato possibile.

Ogni anno migliaia di persone si sottopongono all' intervento chirurgico di rimodellamento del naso, sia per semplici esigenze estetiche che per problemi funzionali correlati. Di solito la rinoplastica assicura risultati molto soddisfacenti e definitivi, ma è fondamentale che il paziente sia consapevole sia dei benefici che dei rischi potenzialmente connessi all'intervento che vuole affrontare, per avere aspettative realistiche e prendere una decisione informata.

Cos’è la rinoplastica?

La rinoplastica è un intervento di chirurgia che serve a rimodellare il naso per fini estetici. Non bisogna però confondersi con la settoplastica che serve, invece, a correggere le difficoltà respiratorie dovute a un setto nasale deviato. Per sottoporsi a quest’intervento è necessario attendere il completo sviluppo osseo del paziente che avviene intorno ai 15 anni. L’operazione si svolge in anestesia totale e in regime di day hospital, con un costo che può oscillare fra i 2000 e i 6000 euro.

È importante sapere che i risultati non sono visibili immediatamente. Secondo il Dott. Antonino Araco, medico chirurgo che opera nel settore della medicina e chirurgia estetica, “dopo un mese è visibile già il 60-70% del risultato, mentre dopo 6 mesi il 95%. Il gonfiore iniziale tenderà a diminuire fino ad arrivare a mostrare il risultato completo”.

cure post rinoplastica

Accorgimenti e trattamenti nel post-operatorio

Dopo l’intervento di rinoplastica è importante che il chirurgo spieghi dettagliatamente al paziente come comportarsi nella fase post-operatoria. Sarà possibile vedere i primi risultati dopo circa 2 settimane dall’intervento, quando verrà rimosso il tutore di plastica. Da questo momento in poi, per tutta la fase post-operatoria, è importante seguire alcuni accorgimenti, fra cui:

  • Evitare traumi accidentali e attività (sportive e non) faticose nel primo mese;
  • Evitare le sostanze che possano provocare vasodilatazione come l’aspirina e il fumo;
  • Per evitare il gonfiore è consigliabile dormire con due cuscini sotto la testa nei primi giorni dopo l'operazione.

Oltre a seguire attentamente questi suggerimenti, il chirurgo potrà dare ulteriori consigli personalizzati per accelerare il processo di guarigione del paziente. “Dopo la rinoplastica, siamo nel primo periodo, si usa l’antinfiammatorio per 15 giorni. Successivamente si passa alla fase di massaggio che può eseguire lo stesso paziente in maniera molto semplice. Non ci sono altre terapie che possano aiutare ad accelerare la guarigione. Solo il massaggio manuale è il trattamento ideale. Non esistono macchinari per i massaggi come nel caso della liposuzione” afferma il Dott. Araco.

Il linfodrenaggio manuale, infatti, se fatto seguendo attentamente le indicazioni del chirurgo, aiuta a eliminare i liquidi che provocano i gonfiori e a riassestare i tessuti. Con il tempo sarà possibile ammirare i risultati dell’intervento e tornare normalmente alla propria vita.

🗯️ Per qualsiasi dubbio riguardante i rischi e le controindicazioni della rinoplastica chiedi ai dottori e ricevi i consigli degli specialisti!

Dott. Angelo Scioli
Senza opinioni
Pescara, Pescara
Milano, Milano

Rinoplastica: come affrontare le eventuali complicazioni?

Le complicanze più frequenti in una rinoplastica sono quelle generiche che riguardano ogni intervento chirurgico, come ematoma, infezione e reazioni indesiderate all'anestesia. Vediamo come si affrontano le più comuni, ricordando che la prima regola per ridurne l'incidenza è attenersi scrupolosamente alle indicazioni mediche prima e dopo l'intervento.

Il problema delle infezioni postoperatorie è raro, grazie alla terapia antibiotica profilattica che il chirurgo prescrive dopo l'intervento, in associazione ad anticongestionanti nasali; in rari casi possono manifestarsi infezioni circoscritte nelle fosse nasali, le cui conseguenze possono essere però molto spiacevoli, con la formazione di aderenze, dette sinechie, in grado di ostacolare il flusso d' aria. Può essere necessario un intervento chirurgico di revisione per la loro eliminazione.

Un modico stillicidio di sangue nelle prime ore dopo l'operazione è da considerarsi normale, ma anche in questo caso è di importanza fondamentale l'aver seguito correttamente le indicazioni mediche pre intervento, evitando l'assunzione di farmaci anti infiammatori comuni, come l'aspirina, ed il fumo di sigaretta almeno nei 7 giorni precedenti. Il problema è più serio se a qualche ora dall'intervento si manifesta una violenta epistassi, questa potrebbe dipendere infatti da una lacerazione della mucosa o da un' osteotomia incompleta; in questo caso il chirurgo deve intervenire immediatamente alla ricerca della sorgente dell'emorragia per arrestarla con l'elettrobisturi, una tecnica che può risolvere senza conseguenze anche altri inconvenienti di tipo simile.

fastidi post rinoplastica

In alcuni casi possono manifestarsi fenomeni che sono spiacevoli soprattutto a livello estetico, come la formazione di ematomi al di sotto degli occhi che dà un effetto "occhiaie scure", più frequente nei pazienti con pelle molto chiara e sottile. In questi casi non si può fare altro che attendere la spontanea remissione, che può richiedere alcuni mesi, evitando nel frattempo di esporsi al sole.

Un altro rischio specifico della rinoplastica è la possibile diminuzione della funzione olfattiva, oppure un'alterazione del timbro della voce, che può esser vissuta come evento spiacevole dai pazienti che utilizzano i propri mezzi vocali anche per scopi lavorativi.

Se i "rischi" intesi come incidenza di complicanze sono bassi e facilmente risolvibili dal chirurgo plastico, altri effetti sfavorevoli della rinoplastica possono essere più difficili da gestire e richiedere piccoli ritocchi o addirittura un intervento di rinoplastica secondaria: si tratta soprattutto dei risultati estetici.

Per questa ragione oggi prevale la scelta di tecniche operatorie meno invasive, nel rispetto del delicato equilibrio funzionale ed estetico del naso; in linea generale le nuove tecniche chirurgiche cercano un risultato estetico ottimale con un approccio personalizzato e conservativo, che rende l'intervento ben tollerato dal paziente e dona risultati quanto più possibile prevedibili e sicuri.

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