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Le nuove tecniche per un addome piatto e un giro vita più stretto

Le nuove tecniche per un addome piatto e un giro vita più stretto
Dott. Carmine Martino
Chirurgo Plastico da più di 30 anni e dirigente presso l'AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno. È un membro di importanti società scientifiche, come SICPRE, AICPE, SIO, CHFC e AICEF.
Creazione: 24 feb 2014 · Aggiornamento: 7 ott 2019
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Le due procedure che si attuano per gli inestetismi dell'addome sono la Liposuzione (o lipoplastica), che ci permette di sgrassare l'addome e la Addominoplastica, che ci permette di eliminare un eccesso di pelle e di mettere in tensione un addome flaccido, con l'ausilio di una plastica dei muscoli retti addominali per rafforzare la parete muscolare . Le due metodiche, che prima venivano attuate separatamente , oggi sempre più spesso vengono applicate in contemporanea, con opportuni accorgimenti, con risultati decisamente superiori rispetto al passato.

La Liposuzione Addominale (Lipoplastica)

Si effettua con cannule collegate ad un aspiratore e nell'addome permette di modellare anche il punto vita. Si pratica isolatamente quando vi è buona qualità della pelle, senza flaccidità del pannicolo adiposo medio o spesso, parete muscolare non rilasciata (senza diastasi dei retti).

L'Addominoplastica

Si parla di addominoplastica quando si elimina tutta la pelle che sta ad un livello sottostante all'ombelico e si può accompagnare alla plastica ombelicale (cioè "si isola l'ombelico"), si traziona la pelle sovraombelicale verso il basso fino a suturarla su una linea sovrapubica bassa (simile ad una incisione per taglio cesareo, dopo aver confezionato una asola attraverso cui si fa' passare l'ombelico stesso, ritagliato). Naturalmente questo si può fare quando vi è un tale eccesso di pelle che ,anche eliminando tutta la pelle che sta sotto l'ombelico, quella sopraombelicale è tanto abbondante ed elastica che può scivolare verso il basso coprendo agevolmente tutta la perdita di tessuto.

Dott. Angelo Scioli
Senza opinioni
Pescara, Pescara

Si parla di Mini Addominoplastica

Si parla di Mini Addominoplastica quando non vi è una tale abbondanza di pelle sovraombelicale da poter essere trazionata in basso a sostituire una asportazione completa della pelle sottombelicale. Si procede, quindi, alla asportazione di quantità variabili di cute sotto ombelicale senza effettuare l'asola per la plastica dell'ombelico. In tal caso l'ombelico rimane al suo posto e viene trazionato in basso. In effetti si è visto che la liposuzione addominale (lipoplastica) sgrassando la cute addominale, ne determina un aumento di elasticità, permettendo uno stiramento maggiore senza scollare la pelle stessa dai piani profondi. Questa osservazione ha completamente rivoluzionato l'intervento, aprendo alle tecniche miste associate, (addominoplastica e liposuzione) che prima erano considerate rischiose ed ora non lo sono più se si rispetta l'accorgimento di non scollare la cute addominale dagli strati profondi al di fuori di uno stretto tunnel centrale.

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L'associazione di liposuzione e addominoplastica si chiama Lipo-addominoplastica, mentre l'associazione di liposuzione e mini addominoplastica Lipo-miniaddominoplastica.

Riepilogando, esistono molte possibili combinazioni di inestetismi dell'addome, ma i parametri da considerare sono tre:

  • lo spessore dello strato di grasso (che si riduce con la liposuzione).
  • la flaccidità della pelle (cioè l'eccesso di pelle, che può coesistere o meno con un aumento dello spessore del grasso), che si elimina con la asportazione chirurgica.
  • il cedimento della parete muscolare che determina gonfiore e sporgenza dell'addome, anche in assenza di aumento dello strato di grasso e di flaccidità cutanea.

Questo fenomeno, spesso conseguenza delle gravidanze, non si elimina con la ginnastica, che, anzi, può aggravarlo, ma con una plastica dei muscoli retti dell'addome che si presentano tra loro divaricati (diastasi) e che vengono avvicinati con una sutura, determinando l'effetto di una 'panciera' interna.

L'addominoplastica: dove, come, quando

L'intervento si effettua in anestesia generale superficiale o spinale e dura circa tre ore controllato dai comuni analgesici.

Gli Imprevisti

Sono quelli comuni a tutti i tipi di chirurgia. In questo caso , considerando gli ampi scollamenti da effettuare, si possono verificare nel periodo post-operatorio delle raccolte di siero, che bisogna far fuoriuscire dalla ferita chirurgica e che possono allungare i tempi di guarigione. Allo stesso modo qualche infezione della ferita può aumentare il numero delle medicazioni. La cicatrice, nella stragrande maggioranza dei casi è di buona qualità.

In ogni caso è sempre nascosta dagli indumenti intimi, perché ha lo stesso decorso di quella del taglio cesareo.

In caso di allargamento o irregolarità, si può ritoccare.

Dr Carmine Martino

Specialista in Chirurgia Plastica

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