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Le nuove frontiere della rinoplastica: la profiloplastica

Le nuove frontiere della rinoplastica: la profiloplastica
Dott. Alfio Scalisi - 4 Spa Medical Clinic
Chirurgo plastico ed estetico. È stato vice primario dell'Unità di Chirurgia Maxillo-facciale e responsabile del reparto di Microchirurgia del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania per 10 anni.
Creazione: 30 ago 2018 · Aggiornamento: 16 lug 2019
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La rinoplastica estetica, è cambiata negli ultimi 15 anni. Si è passati da una chirurgia molto traumatica con edemi ed ecchimosi per diverse settimane e fastidiosissimi dolori, anestesia generale nonché a risultati molto spesso innaturali, a interventi in anestesia locale con dimissioni in giornata, talvolta anche senza tamponi, se non vi è deviazione del setto, e soprattutto con concetti che guardano l'intero viso e non solo il naso.

La chirurgia estetica del naso, è cambiata negli ultimi 15 anni, Si è passati da una chirurgia molto traumatica con edemi ed ecchimosi per diverse settimane e fastidiosissimi dolori, anestesia generale nonché a risultati molto spesso innaturali con nasi insellati e all'insù che poco si addicono a profili e visi mediterranei, a una chirurgia quasi da day surgery, con pochi o nulla segni di ecchimosi e gonfiori, con dolori accettabili, in anestesia locale, ma soprattutto è cambiato il concetto di rinoplastica. Niente più profili artificiali, ma nasi naturali dove il chirurgo deve rimuovere il difetto, che sia un gibbo o una punta troppo grossa, ma senza alterare l'armonicità e le proporzioni del volto, integrando il "nuovo" naso con le proporzioni del mento degli zigomi-fronte e distanza degli occhi.

La profiloplastica è tra le tecniche di chirurgia estetica combinata più richieste. L'obiettivo che si pone è quello di correggere i punti-chiave del profilo (naso, bocca e mento), mettendoli armoniosamente in relazione tra loro. La regolarità dei lineamenti è indubbiamente un fattore importante per considerare un volto "bello", ma in realtà una risposta completa, può essere data dalla giusta proporzione ed armonia tra i tre piani che lo compongono: fronte- occhi, naso-guance, bocca mento. Dunque l'obiettivo della profiloplastica – spiega il Dott. Alfio Scalisi – non è solo quello di rendere esteticamente più gradevole il complesso naso bocca mento, ma soprattutto di dare al profilo un aspetto naturale che tenga conto di diversi fattori come le caratteristiche del viso, il sesso, l'età e anche la personalità del paziente".

La chirurgia estetica del naso (rinoplastica) a volte non è sufficiente a riequilibrare le proporzioni, ma può essere associata ad altre procedure rivolte ad un più completo miglioramento del profilo del viso. Spesso allora il chirurgo plastico consiglia di associare al miglioramento del naso anche quello del mento: nella maggior parte dei casi, si tratta di dare proiezione ad un mento sfuggente, altre volte di ridurre un mento sporgente, ad esclusione di problematiche di malocclusione dentale, che richiede trattamenti specifici, maxillo-facciali e ortodontici, anche lunghi, che escludono il nostro argomentare.

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Una maggiore definizione delle labbra o degli zigomi ottenuta sia con fillers che con protesi zigomatiche completa l'opera di abbellimento del profilo.

Una chirurgia estetica combinata che mette in armonia i punti chiave del profilo è proprio la profiloplastica, tra le tecniche di chirurgia estetica più richieste e all'avanguardia. L'obiettivo che si pone è quello di correggere i punti-chiave del profilo (naso, bocca e mento), mettendoli armoniosamente in relazione tra loro e l'intervento viene realizzato oggi con procedure che consentono tempi chirurgici minimi, il ritorno a casa in giornata ed un ritorno al sociale entro pochi giorni.

Tra gli interventi di profiloplastica più realizzati trovia­mo la mentoplastica, che corregge la sproporzione in eccesso o in difetto del mento, il prognatismo, ovvero la mandibola inferiore sporgente, o la condizione con­traria del mento sfuggente vengono risolti praticando un'incisione a livello della mucosa interna del labbro inferiore attraverso la quale procedere alla riduzione ossea o all'inserimento di una protesi.

Altro intervento di profiloplastica riguarda il rimodellamento delle labbra: se sono troppo carnose si ricorre alla cheiloplastica; se sono invece troppo sottili e si desidera aumentarne lo spessore, si provvede ad infil­trazioni di filler biocompatibili e riassorbibili.

Le domande più comuni

Oltre la rinoplastica anche la profiloplastica si effettua in anestesia locale?

A seconda della specifica dell'intervento, della psicologia della persona il chirurgo e il paziente possono scegliere tra le varie possibilità qual è il tipo di anestesia più adatto al caso.

Nell'80% dei casi la nostra equipe anestesiologica è in grado di eseguire interventi di chirurgia estetica in Anestesia Locale e leggera sedazione con gli enormi vantaggi che ciò comporta anche ai fini del recupero post intervento. È un tipo di anestesia "light" perché anestetizza esclusivamente la zona che subirà l'intervento. Si rimane coscienti ma non si sente dolore. Sembra semplice, ma è decisamente un tipo di procedura anestesiologica difficile, che non tutti sono in grado di fare bene.

Può essere applicata per altri interventi da voi effettuati?

Si preferisce, oltre che per le rinoplastiche anche per le mastoplastiche, in caso di lifting del volto, blefaroplastiche, ,piccole e medie liposculture.

In che cosa consiste tecnicamente la rinoplastica in anestesia locale?

Se la nostra (od il nostro, vista la notevole percentua­le di pazienti di sesso maschile che si rivolgono a noi per questo tipo di intervento) paziente desidera rimo­dellare l'intero profilo del naso in anestesia locale , si procede ad una pre anestesia con sedazione leggera per rimuovere le paure e ansie, quindi si infiltra anestetico locale sul naso partendo dai punti del trigemino e successivamente infiltrando poche cc di anestetico e vasocostrittori, per evitare il minimo sanguinamento, partendo dalle narici, quindi sul dorso, setto parete laterali e turbinati. Si attende anche 30 min in maniera che si possa raggiungere il picco massimo di analgesia e vasocostrizione e si realizzano dall'interno delle narici a del­le piccole incisioni per accedere sul dorso del naso per effettuare la resezione del gibbo con forbici e particolari scalpelli e raspe e viene quindi adeguatamente modificata la carti­lagine alare e triangolare. L'intervento di rinoplastica termina con l'applicazione di alcuni punti di sutura e la collocazione di tamponi nasali (da rimuoversi dopo 48-72 ore) e di un piccolo gesso da tenere per circa una settimana. È stato visto che così facendo i segni di gonfiori e occhi neri post intervento, tempi, modalità di recupero sono molto rapidi.

E la mentoplastica? 

Se vi è necessità quindi, si procede dunque alla correzione del mento, correg­gendone la sproporzione in eccesso o in difetto. An­che in questo caso si interviene all'interno della mu­cosa, a livello endo-orale (all'interno della bocca), praticando una minuscola incisione. A questo punto due sono le vie da percorrere: aumentare il volume del mento (attraverso l'inserimento di una protesi in silicone), o diminuirlo con la riduzione ossea. Le medi­cazioni dopo l'intervento di mentoplastica sono mini­me: alcuni minuscoli punti di sutura, ed una fasciatura compressiva da portare per qualche giorno, stesso discorso per gli zigomi, dove viene praticata una mini incisione dentro la bocca in prossimità dell'osso zigomatico?

Possono essere utilizzati ancche i filler?

Al fine di un rimodella mento ottimale del profilo, viene preso infine in considerazione lo spessore delle labbra e/0 degli zigomi Se sono troppo sottili o asimmetriche, si provvede ad ottenerne le dimensioni ideali praticando delle micro­ infiltrazioni con filler riassorbibili a 6 mesi (quelli di ac. Ialuronico) a 15 mesi con fili riassorbibili.

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