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La blefaroplastica (palpebre gonfie e pesanti)

La  blefaroplastica (palpebre gonfie e pesanti)
Dott. Carmine Martino
Chirurgo Plastico da più di 30 anni e dirigente presso l'AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno. È un membro di importanti società scientifiche, come SICPRE, AICPE, SIO, CHFC e AICEF.
Creazione: 24 feb 2014 · Aggiornamento: 2 mar 2020
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La bellezza inizia dallo sguardo e la chirurgia estetica delle palpebre è veramente importante per il ringiovanimento del viso ed anche una delle più richieste.

La blefaroplastica è molto gratificante per il paziente in quanto corregge l'aspetto triste e stanco conferito dalle palpebre gonfie e cadenti e dona luminosità e freschezza allo sguardo. E' l'ideale completamento del Lifting Facciale , ma spesso viene effettuata isolatamente.

La tecnica chirurgica

A livello della palpebra superiore, si asporta, secondo un preciso disegno a forma di ellisse, la pelle in eccesso, (che rende la palpebra pesante e cadente), si eliminano le borse di grasso, responsabili del gonfiore, e così si rende di nuovo visibile il solco palpebrale, cioè quella linea dove le donne applicano 'la matita'.

È importante procedere ad un accurato esame preoperatorio per valutare esattamente la quantità di grasso e pelle di asportare dalle palpebre, la qualità e quantità delle rughe presenti, l'eventuale concomitante abbassamento del sopracciglio. A volte la 'caduta' della palpebra superiore dipende principalmente da un abbassamento del sopracciglio e quindi bisogna intervenire anche a questo livello per sollevarlo.

A livello della palpebra inferiore, con un sottile incisione subito sotto la linea di impianto delle ciglia, si scollano i tessuti, asportando le borse di grasso palpebrale e, molto cautamente, si elimina la pelle in eccesso, mettendo in tensione la palpebra.

blefaroplastica

L'intervento: come, dove, quando

A differenza degli altri interventi descritti, questo viene effettuato ambulatorialmente in anestesia locale (sempre con l'assistenza dell'anestesista).

Dura all'incirca 1 ora e mezzo e può riguardare sia la palpebra superiore che quella inferiore. Dopo permangono edema ed ecchimosi per 6 o 7 giorni. Le cicatrici risultanti sono pressoché invisibili, perché molto sottili e coincidenti con normali pieghe cutanee. Nel complesso possiamo dire che si ottiene un ottimo risultato con un impegno moderato del paziente.

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