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Interventi di Chirurgia Estetica e Covid-19: il Dr Luca Grassetti risponde

Interventi di Chirurgia Estetica e Covid-19: il Dr Luca Grassetti risponde
Dr. Luca Grassetti
Chirurgia Plastico e Ricostruttivo, iscritto al General Medical Council del Regno Unito. I suoi articoli in ambito medico e scientifico sono stati pubblicati su riviste statunitensi e britanniche.
Creazione: 30 mar 2020 · Aggiornamento: 30 mar 2020
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I dubbi e le domande che insorgono nelle pazienti in questo periodo sono davvero tantissimi, per questo il Dr Luca Grassetti - Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - cerca di fare chiarezza su come bisognacomportarsi di fronte a questa emergenza.

Mi sono operata 1 settimana fa, il dottore ha chiuso l’ambulatorio, chi mi rimuoverà i punti di sutura? Sono più a rischio di contagio?

È bene deciderlo assieme al proprio chirurgo. Se sono punti sottili esterni di rifinitura estetica della ferita, spesso il Medico di Medicina Generale vicino al proprio domicilio è più che sufficiente. Se sono punti strategici o particolari, sarà il chirurgo a consigliarle dove e quando vedervi per rimuoverli.

Mi sono operata 5 giorni fa, sono più a rischio di contagio?

L’intervento Chirurgico è una fonte di stress per l’organismo e per il sistema immunitario. La risposta infiammatoria è già attivata. Questo non espone a rischio più alto di contagio, soprattutto perché si presume che il paziente operato resti a casa e non frequenti ambienti affollati. Tuttavia sappiamo che il Sars-CoV-2 stimola una forte risposta infiammatoria specie polmonare, che è responsabile degli stadi più gravi della malattia con accumulo di prodotti dell’infiammazione nell’interstizio polmonare, cioè là dove avviene lo scambio di ossigeno tra aria e sangue. Il paziente pertanto è più a rischio di sviluppare la Sindrome da Distress Respiratorio Acuto e, se è stato intubato ed ha subito un’anestesia generale anche con gas inalatori, potrà avere una diminuzione di mobilità delle ciglia delle prime vie respiratoria (un po’ quello che accade nei pazienti fumatori): il virus potrà così più facilmente approfondarsi nelle basse vie aeree.

Mi sono operata 4 giorni fa, sto prendendo antinfiammatori per il dolore, antiedemigeni per il gonfiore ed ho ancora 3 giorni di antibiotici. Sono più soggetta ad infezione da Coronavirus? Se contraggo l’infezione, posso peggiorarne il decorso?

Tranquilla, la terapia che sta facendo la aiuterà a rimettersi in forma prima possibile così che il suo fisico potrà essere più forte di fronte a nuove sfide, fosse anche quella del nuovo Coronavirus. Sarebbe peggio se sospendesse la terapia anzitempo, ricadendo o esponendosi a complicanze che farebbero invece trovare un fertile terreno ad un’eventuale infezione virale. Mi raccomando invece il riposo a casa, evitando di incontrare ogni amico o parente.

Ho deciso di rimandare l’intervento a dopo l’estate, dovrò rifare la visita?

Dipende come vi siete lasciati col chirurgo. Se eravate d’accordo per rivedervi il giorno dell’intervento, previa corrispondenza telefonica e fotografica, è probabile che non dovrà rifare la visita. Se le condizioni fisiche fossero cambiate in modo tale da condizionare la tecnica chirurgica dell’organo che andrete a trattare, sarà necessaria una rivalutazione. Faccio riferimento a casi di dimagrimento o aumento ponderale tali da poter condizionare il modo di eseguire un’addominoplastica piuttosto che una liposuzione fianchi o una mastopessi con protesi. Poco cambia nel caso di mastoplastica additiva semplice.

Ho deciso di rimandare l’Intervento di 2 mesi, Dr. Luca Grassetti dovrò rifare gli esami?

Gli esami ematici hanno generalmente valore 3 mesi, oltre i quali i parametri del sangue potrebbero alterarsi abbastanza da non risultare più veritieri. Tale tempistica si accorcia nei pazienti che assumono determinati farmaci abitualmente, o sono affetti da malattie croniche particolari: in tali casi è saggio riferirne al proprio chirurgo in sede di riprogrammazione dell’intervento.

Gli esami strumentali (visita cardiologica, ecografia, mammografia, rx torace ecc..) rimarranno validi (salvo patologie particolari da esaminare caso per caso)

interventi chirurgici e coronavirus

Avevo preso le ferie per fare l’intervento ad Aprile, qual è il rischio di operarmi adesso?

La salute prima di tutto. Operarsi in situazione di emergenza sanitaria Covid-19 potrebbe esporre a 2 rischi potenziali: il primo è la minore disponibilità di risorse sanitarie qualora dovessero verificarsi complicanze gravi (es. posto in terapia intensiva post operatoria); il secondo è l’impegno del nostro sistema immunitario su 2 fronti qualora dovessimo contrarre il Coronavirus, o, se preferite, è come se un atleta impegnato in una competizione sportiva contrae un virus respiratorio, magari conclude la gara ma non si posiziona dove sarebbe arrivato se fosse stato in piena salute!

Devo posticipare l’intervento, ipotizzando che sia stata a contatto con un caso di Covid-19, quanto tempo è meglio aspettare?

È ragionevole attendere 20 giorni dalla presunta esposizione al contatto. Qualora dovesse ripetere gli esami del sangue e fosse in quel momento disponibile nel laboratorio, potrebbe essere utile in tal senso eseguire anche il dosaggio degli anticorpi anti Sars-Cov-2

Quanto tempo dopo un contatto con un paziente positivo devo aspettare per sottopormi a trattamenti di medicina estetica?

15 giorni senza sviluppo di sintomi correlati. 15 giorni dalla fine di un eventuale sviluppo della malattia. Non tanto per il suo rischio, quanto per gli operatori sanitari e tutto il personale dello studio medico.

Ho un intervento programmato per Maggio, consiglia di disdirlo?

Un saggio consiglio non è disdirlo per non perdere la priorità acquisita, bensì attendere metà Aprile per capire l’evoluzione dell’emergenza sanitaria.

Visite post-operatorie al tempo del Covid-19. A chi posso rivolgermi Dr. Grassetti in caso di emergenza se abito lontano dal mio chirurgico?

La maggior parte dei medici effettua controlli in smart-working, per controllare che il decorso sia regolare, demandando mansioni semplici come la rimozione dei punti di sutura a colleghi nelle vicinanze dell’abitazione del paziente. In caso di complicanza di qualsiasi tipo (sospetto sieroma, deiscenza della ferita, infiammazione localizzata della parte operata) il chirurgo si mette sempre a piena disposizione del proprio paziente, quindi in urgenza vi riceverà presso il proprio studio o la clinica dove siete stati operati. Non sarete in ogni caso mai abbandonati. Faccio presente che i professionisti del settore sono in contatto con colleghi della stessa società scientifica (SICPRE e/o AICPE) con scopi di aggiornamento e mutua assistenza dei pazienti, magari geograficamente più vicini.

Anche nel sito di ciascuna società si possono trovare gli elenchi degli iscritti per area geografica.

Posso viaggiare dopo l’intervento?

Durante l’emergenza sanitaria è vietato viaggiare, salvo emergenze sanitarie, a prescindere dall’intervento chirurgico!

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