Recupera fino a 1.000€ sul tuo trattamento

Ogni mese sorteggiamo un rimborso fino a 1.000 euro!

Partecipa

Diastasi addominale, quando la “pancetta” è un problema di muscoli

Diastasi addominale,  quando la “pancetta” è un problema di muscoli
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 27 ott 2014 · Aggiornamento: 10 ott 2019
Contatta i centri Verificati che possono offrirti il trattamento.

Il termine diastasi significa letteralmente “separazione”. La diastasi dei retti addominali, è una patologia che colpisce la zona centrale del muscolo retto dell’addome. Questa zona è formata da un tessuto resistente, ma poco elastico: è difficile che avvenga una rottura, ma, al tempo stesso, le possibilità di un recupero spontaneo sono limitate.

Le principali cause che possono portare all'insorgenza di questo fenomeno sono la gravidanza, l'aumento di peso (che dilata l'addome) e l'esercizio fisico con pesi eseguito in modo non corretto. L'entità del cedimento può essere verificata dall'esterno, contraendo i muscoli addominali e premendo con le dita nella zona centrale sotto l'ombelico, dove si può avvertire un'interruzione più o meno ampia delle fasce muscolari.

Il sintomo forse più fastidioso della diastasi è il suo effetto estetico, in quanto crea nella parte centrale dell'addome una certa rotondità, dovuta alla pressione degli organi interni che, non più adeguatamente contenuti dalla fascia muscolare, si appoggiano sul tessuto connettivo (linea alba). In realtà, la diastasi addominale crea anche disturbi funzionali, alterando la stabilità di schiena e bacino, con conseguenti sovraccarichi e sensazione di affaticamento e dolore. Quando il sostegno muscolare viene meno, i tessuti si possono lacerare, portando alla formazione di un'ernia, oppure possono insorgere complicazioni nelle pazienti che affrontano una successiva gravidanza.

Prima di pensare ad un intervento chirurgico, specialmente se il trauma è recente e non particolarmente grave, può essere d'aiuto affrontare un programma specifico di recupero con la guida di professionisti come fisioterapisti o istruttori specializzati che indicheranno esercizi mirati e concentrati sul loro addome. Gli esercizi servono non tanto a far lavorare i muscoli addominali (il che potrebbe essere controproducente), ma piuttosto a sollecitarli a riassumere gradualmente la normale funzione di contenimento che hanno perduto.

Eliminare la diastasi addominale porta numerosi vantaggi, dal recupero di una pancia più piatta e tonica, con assottigliamento del punto vita, ad una migliorata resistenza del pavimento pelvico, indispensabile per il benessere della donna. La protezione e il supporto della fascia muscolare sugli organi interni e sulla colonna evita i dolori e i problemi alla schiena ed al bacino legati a questa fastidiosa patologia.

Se la riabilitazione non è sufficiente, è indispensabile, però, ricorrere a un'addominoplastica, che permette l'immediato ripristino dei muscoli retti addominali.

c97d8652-eb77-11e9-b63e-0050569948e1.jpg

Cos'è la diastasi addominale?

Si tratta di un danno della pancia che si produce perché la zona addominale non è tesa e la parete muscolare si separa dal tessuto connettivo dell'addome. Significa che i muscoli addominali restano più separati di quanto dovrebbero, producendo questo effetto di gonfiore. Non è un fenomeno strano e può verificarsi in qualsiasi tipo di gravidanza, ma ci sono più possibilità per una gravidanza gemellare.

Se dopo aver partorito ti sei resa conto che la pancia non torna al suo stato antecedente la gravidanza, è il momento di mettersi a lavoro. L'esercizio, specialmente gli addominali ipopressivi, è il miglior alleato per tonificare la muscolatura.

Bisogna considerare che, allenando il corpo, i risultati non sono immediati, specialmente se non si seguiva una routine di esercizi prima della gravidanza. Bisogna darsi un margine di tempo. Se in 12 mesi la situazione non è migliorata, è il momento di pianificare un intervento, ma bisogna considerare che gli specialisti non ti faranno operare fino a quando non sarai sicura di non volere altri figli.

Si può prevenire la diastasi addominale?

Certamente. La causa principale della diastasi addominale è che i muscoli della zona sono debilitati per la mancanza di esercizio, quindi realizzare attività fisica ogni giorno è essenziale in tutte le tappe della vita, ma nelle donne che stanno cercando una gravidanza è ancora più raccomandabile: più forte è il corpo e meglio potrà affrontare la gravidanza e recuperare la forma fisica.

Non si tratta di estenuarsi con esercizi per addominali se non si sono mai fatti prima, ma esistono attività semplici che possono essere anche praticate in casa per pochi minuti e che aiutano a guadagnare tono muscolare nella zona dell'addome, così che ci sia minore distensione durante la gestazione.

Una volta cominciato il processo, per ridurre il rischio di diastasi addominale è raccomandabile non prendere più peso del dovuto. Se si ha la tendenza a ingrassare, si può parlare con il medico affinché elabori un piano alimentare che aiuti il bambino ad avere tutti i nutrienti necessari e la madre a non prendere troppi chili.

↪️ Potrebbe interessarti anche: Le strategie per il punto più critico da assottigliare, la pancia

Dott. Marco Pagnoni
Ascoli Piceno, Ascoli Piceno
Novara, Novara
Milano, Milano

In cosa consiste l'addominoplastica?

d450c4b8-eb77-11e9-85a9-0050569948e1.jpg

Quest'intervento chirurgico cerca di ricostruire la parete addominale eliminando l'eccesso di pelle separata dai muscoli e anche il grasso di troppo che si è accumulato. Vengono stirati i muscoli per unirli di nuovo contro l'addome con un miglioramento generale della zona del torso.

L'operazione dura alcune ore e di solito si realizza con anestesia generale, quindi sarà necessario che la paziente trascorra almeno una notte in ospedale. Nei casi meno gravi, si può realizzare un'addominoplastica parziale con anestesia locale.

Post operatorio dell'addominoplastica

Dopo l'operazione è perfettamente normale che il ventre si gonfi anche per alcuni giorni. Nei primi momenti la paziente non può stare in piedi, ma appena inizia il processo di recupero è importante che cominci a camminare il prima possibile. 

I punti di sutura superficiali si eliminano dopo 7 giorni e i più profondi si lasciano per 2 o 3 settimane. Il bendaggio si può sostituire dopo i primi giorni con una fascia di compressione.

La cicatrice che resta è grande, ma si può dissimulare facilmente con gli indumenti. Se la paziente ha la precauzione di applicare protezione solare ogni volta che si espone al sole, con il passare del tempo diventerà praticamente impercettibile.

Mantenere la forma

L'addominoplastica è un'operazione i cui effetti si possono mantenere per molti anni se si seguono regole di mantenimento. Ecco perché non è raccomandabile a donne che vogliono avere altri figli, dato che la gestazione potrebbe provocare lo stesso problema.

Una volta avuto il recupero totale, la paziente può tornare a fare la sua vita normale, ma è raccomandabile che, a partire da questo momento, segua sempre una dieta sana, si idrati adeguatamente e che pratichi esercizio in modo regolare.

L'operazione aiuta il corpo ad avere un aspetto migliore, ma è importante che i muscoli addominali guadagnino forza, e questo è qualcosa che si può ottenere se si lavora costantemente questa zona.

👉 Ti interessa l'intervento di addominoplastica ma hai ancora dei dubbi su come funziona? Consulta questa guida grafica: L'addominoplastica passo a passo

Annuncio

Le informazioni contenute in Guidaestetica.it non possono sostituire in nessun caso la relazione tra medico e paziente. Guidaestetica.it non difende un prodotto o servizio commerciale.