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Cattivi risultati estetico-funzionali dopo una rinoplastica

Cattivi risultati estetico-funzionali dopo una rinoplastica
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 8 mar 2018 · Aggiornamento: 19 lug 2019
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Quando ci sottoponiamo a un intervento chirurgico estetico desideriamo che i risultati siano quelli sperati: che il nostro aspetto migliori, che il problema si sia eliminato. Ma ciò che vogliamo davvero è che l'operazione non lasci tracce, soprattutto se queste sono visibili o limitano la funzionalità di quella parte che è stata trattata.

Nel caso, ad esempio, della rinoplastica: un'operazione complessa e minuziosa che richiede conoscenze chirurgiche, ma anche perizia ed esperienza, e che comporta un post operatorio e un recupero fastidioso e doloroso. Quando finalmente vengono tolti i tamponi, quando si torna a respirare senza sentire il naso tappato e senza soffrire dolore, quando l'infiammazione è diminuita e possiamo guardarci allo specchio senza spaventarci... quando tutto questo accade, ciò che non vogliamo è verificare che il risultato estetico non sia quello sperato, o che l'intervento impedisca di poter respirare con normalità. Non possiamo dimenticare che il risultato estetico è molto importante, ma quello funzionale è vitale. Assicurarsi che il naso svolga la sua funziona in maniera adeguata è indispensabile quando si realizza una rinoplastica.

Come ridurre le possibilità che si producano cattivi risultati estetico-funzionali?

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Come qualsiasi intervento chirurgico, prima di sottoporci a una rinoplastica il chirurgo deve valutare l'operazione, esaminare il paziente, leggere la sua storia clinica, osservare i risultati delle analisi... Ma, inoltre, dovrà esplorare in modo dettagliato il naso, le caratteristiche delle ossa, cartilagine e tessuti, valutare come realizzare l'intervento e quali rischi possono presentarsi a seconda dell'osservazione fatta.

Con tutti questi dati, potrà programmare un intervento chirurgico in modo che questo comporti meno rischi possibili e impedire che si producano sia problemi estetici che funzionali, a causa di un approccio inadeguato o per un cattivo recupero dei tessuti dopo l'intervento.

Come sempre diciamo, un modo sicuro di garantire è seguire il protocollo pre operatorio confidando unicamente in chirurghi specializzati in rinoplastica, medici qualificati e iscritti all'Ordine con una lunga esperienza professionale in chirurgia nasale.

Problemi estetico-funzionali più comuni dopo una rinoplastica

Diverse fonti dicono che tra un 5 e un 30% delle operazioni di chirurgia del naso hanno delle complicazioni. In molte occasioni, questi problemi sono lievi, come ematomi, infezioni o infiammazione. Ma in altri casi, possono essere più gravi. Nel caso, ad esempio, della cecità post rinoplastica, dell'ascesso cranico, delle emorragie, dello shock settico o della comparsa di meningite.

La maggior parte di queste complicazioni sono inerenti a qualsiasi processo chirurgico, in cui il post operatorio e il conseguente periodo di recupero possono complicarsi. Ma ci sono anche quelle che rappresentano cattivi risultati estetico-funzionali dovuti a un errore di esame medico o alla poca perizia del chirurgo; in questi casi l'intervento ha causato un peggioramento dell'aspetto estetico o una incapacità funzionale.

Nello stesso forum di Guidaestetica troviamo domande dei pazienti non contenti dei risultati ottenuti dopo la rinoplastica, sia perché continuano ad avere il naso ostruito, sia perché non gli piace l'aspetto del naso dopo l'operazione.

Vediamo quali possono essere i problemi più comuni.

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Milano, Milano
Dott. Angelo Scioli
Senza opinioni
Pescara, Pescara

Naso schiacciato

Si verifica quando è stata realizzata un'eccessiva estrazione di cartilagine alare che ha provocato il restringimento della punta del naso. Può anche prodursi come conseguenza dell'aver stretto troppo la sutura in questa parte del naso.

Non si tratta soltanto di un problema estetico; questo restringimento provoca anche un crollo della valvola nasale e un'ostruzione respiratoria.

Per ridurre la possibilità che si produca questa malformazione, molti chirurghi impiegano innesti di cartilagine del canale auricolare, per rafforzare anche il setto nasale prima dell'asportazione.

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Becco di pappagallo

Questa deformazione si produce quando l'unione tra la punta e la sopra punta non è adeguata perché la dimensione di quest'ultima è maggiore. La possibile origine di questo risultato può essere una cicatrizzazione esagerata della sopra punta, ma può anche essere dovuta dalla perdita del supporto della punta nasale o a problemi durante l'estrazione del ponte osseo o del dorso cartilaginoso.

Se dopo la rinoplastica il naso assomiglia a un becco di uccello, dobbiamo rivolgerci al nostro chirurgo affinché studi l'origine di questa deformazione, dato che dovrà essere trattata in maniera specifica. Per esempio, se è stata causata da un'eccessiva cicatrizzazione, il medico proverà a iniettare steroidi nel naso. Se il problema persiste, bisognerà intervenire di nuovo per estrarre parte del tessuto di troppo. Al contrario, se il problema riguarda il ponte osseo, lo specialista collocherà un innesto; e se si tratta di un'asportazione scarsa del dorso cartilaginoso, dovrà togliere più tessuto.

Naso a sella

Questo risultato si deve a un'estrazione esagerata da parte del dorso cartilaginoso, cosa che fa si che il dorso nasale resti affondato poiché il supporto della volta della cavità nasale non è quello adeguato. Non si tratta unicamente di una questione estetica, in quanto questa deformazione genera ostruzione nasale e problemi per respirare con normalità. Per questo motivo, i chirurghi lasciano 15 mm di spessore quando intervengono, per evitare che si produca questo problema.

La soluzione potrebbe essere anche quella di collocare un innesto osseo o realizzato con materiale alloplastico.

Ptosi o caduta della punta

Questa deformazione implica, inoltre la perdita dell'angolo naso labiale, l'accorciamento del labbro superiore e la comparsa di una piega nella zona del filtro o solco sub-nasale. Il motivo più comune è una estrazione sproporzionata di cartilagine o della spina nasale. Nella maggior parte dei casi, i chirurghi di solito applicano innesti per alzare la punta.

Ritrazione alare

È provocata da un'asportazione esagerata della porzione laterale di cartilagine alare. La cicatrice generata ritrae l'ala verso la cartilagine, cosa che determina che la columella e la pelle interna siano troppo visibili.

Per fermare questo problema i medici di solito collocano innesti di tessuto, alcune volte cartilaginosi, sul l'ala o nello spazio esistente tra la cartilagine alare e triangolare.

Perforazione del setto nasale

È forse una delle complicazioni più comuni della rinoplastica. Se la perforazione impedisce la corretta funzionalità del naso, deve essere corretta attraverso l'uso di lembi e innesti sulla zona del setto che è stata perforata.

↪️ Ti sei appena sottoposto a una rinoplastica? Entra nel nostro forum e condividi il tuo caso con gli altri, sarà di grande aiuto ad altre persone che stanno pensando di operarsi!

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