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Botulino e trattamenti antirughe: intervista con la Dott.ssa Rizzo

Botulino e trattamenti antirughe: intervista con la Dott.ssa Rizzo
Dott.ssa Marina Rizzo
Specialista in Ortodonzia, Medicina Funzionale e Medicina Estetica, con formazione presso La Sapienza di Roma e il Charles H. Tweed International Foundation for Orthodontic Research di Tucson (USA).
Creazione: 8 lug 2019 · Aggiornamento: 16 lug 2019

Il Botox si conferma sempre come uno dei trattamenti preferiti per l’eterna lotta contro le rughe e l’invecchiamento della pelle. Quali sono, però, le sue principali caratteristiche e come funziona esattamente? Scopriamolo insieme alla Dott.ssa Marina Rizzo in questa intervista.

Bentrovata Dott.ssa Rizzo, ci racconti un po’  la sua storia professionale, da quanti anni si occupa di Medicina Estetica, perchè ha scelto questo campo e cos’è che le piace di più del suo lavoro?

Mi occupo di Medicina Estetica dal 1999, quando ho iniziato a seguire la scuola e i corsi del Prof. Maurizio Ceccarelli. Da allora non ho più smesso di studiare e mi sono sempre più appassionata a questa disciplina, che, a mio avviso, deve essere considerata innanzitutto come medicina del benessere. In questo mi aiuta molto il mio diploma in Medicina Funzionale e Regolatoria, che mi consente di prendermi cura del paziente nel suo insieme, analizzando lo stile di vita, l’alimentazione, la situazione ormonale e metabolica, i ritmi sonno-veglia e la gestione dello stress, convinta che la bellezza abbia origine dall’interno e dal benessere psico-fisico di ogni individuo. Inoltre, la mia pratica in ortodonzia mi consente di  occuparmi anche di allineamento dei denti, per migliorare il sorriso e l’armonia del profilo.

Uno dei trattamenti di Medicina Estetica più famosi è il Botox. A cosa è dovuto il suo successo?

Il successo della terapia con botulino è dovuto alla capacità che solo questo farmaco ha di distendere e rilassare i muscoli mimici del viso, cioè quei muscoli che usiamo per esprimere le nostre emozioni. Quando questi muscoli si contraggono in maniera eccessiva e ripetuta nel tempo, si formano delle rughe tipiche che conferiscono al volto un aspetto stanco e spesso triste, tipico delle persone anziane.

botox per eliminare rughe viso

Qual è la tipologia di persone che si interessa a questo trattamento e per quali pazienti può essere più indicato?

Moltissime persone sono interessate al trattamento con botulino. È indicato  per varie fasce di età. Le persone un pò avanti con gli anni che desiderano “rinfrescare” e “rasserenare” il loro aspetto, sia attenuando i segni del tempo e le rughe di espressione, sia sollevando le sopracciglia che con il tempo tendono ad abbassarsi, rendendo lo sguardo meno aperto e luminoso. È particolarmente indicato anche per persone più giovani che hanno l’abitudine di corrugare eccessivamente la fronte o di strizzare spesso gli occhi, per evitare che questi atteggiamenti portino alla formazione precoce di segni o rughe tra gli occhi, sulla fronte, o che si formino le cosiddette “zampe di gallina”.

Quali sono esattamente le indicazioni del Botox? Elimina le rughe o è un trattamento mirato alla loro prevenzione?

Come già accennato, il botulino è indicato sia per la cura che per la prevenzione. Naturalmente è fondamentale fare un’accurata e attenta analisi del paziente cui è rivolto il trattamento È bene eseguire sia un esame statico, in cui si rilevano i segni che rappresentano il risultato della contrazione o dell’ipertono muscolare, sia un esame dinamico, in cui si chiede al paziente di eseguire le espressioni che portano nel tempo alla formazione di segni e rughe. Questo è molto importante, perché la muscolatura di ogni persona ha caratteristiche e forza diverse, ma anche il modo di contrarre i muscoli stessi è differente da individuo a individuo.

Come si svolgono la preparazione e la procedura di trattamento?

Come per tutte le procedure mediche, si esegue dapprima un’anamnesi del paziente, cioè si compila la sua storia clinica, con particolare attenzione ad alcune situazioni come gravidanza e allattamento, allergie, malattie autoimmuni, infezioni in atto, infezioni della pelle, miastenia grave, sindrome di Eaton Lambert, uso di alcuni farmaci, terapie anticoagulanti o uso di antinfiammatori di tipo FANS nei giorni precedenti il trattamento con botulino, ecc. La fase successiva, comporta la discussione tra medico e paziente in cui si decide se c’è l’indicazione al trattamento e quali potrebbero essere i risultati. Il medico deve informare il paziente,  descrivendo la sostanza che utilizzerà, spiegandone il meccanismo d’azione, gli eventuali limiti dei risultati, le controindicazione e i possibili effetti avversi e la possibilità di terapie alternative. Il paziente esprimerà eventuali dubbi e farà tutte le domande del caso. Solo a questo punto, se il paziente è soddisfatto, si deciderà di eseguire il trattamento previa compilazione del consenso informato.

A questo punto il medico esegue le foto e il filmato del paziente, prepara la diluizione del botulino, esegue un’accurata detersione e disinfezione della cute e segna con una matita dermografica i punti dove infiltrerà il botulino stesso. Si procede poi infiltrando con un ago molto sottile piccole quantità di botulino nei punti accuratamente individuati. La procedura è abbastanza veloce e il medico raccomanderà al paziente delle precauzioni a cui attenersi nei giorni successivi al trattamento.

Le infiltrazioni di botulino vengono utilizzate solo nell’ambito della Medicina Estetica o esistono anche altre applicazioni?

La tossina botulinica è un farmaco a tutti gli effetti e viene utilizzata in molti campi della medicina, da quello ortopedico per gli spasmi, le contratture, la cefalea, a quello oculistico, per l’astigmatismo, a quello odontoiatrico per il serramento o il bruxismo, tanto per citarne alcuni. Inoltre il trattamento con botulino ha ottimi effetti sull’iperidrosi, cioè sull’eccessiva sudorazione di ascelle, mani e piedi.

come si fa botox

Negli ultimi anni i filler hanno acquisito una popolarità sempre crescente. Come ha influito la loro diffusione sull’uso e sulla percezione del botulino?

Questa è un’ottima domanda che permette di fare chiarezza sull’uso e le indicazioni dei filler e del botulino, visto che molte persone confondono i due trattamenti. I filler, come l’acido ialuronico che è il più conosciuto, sono delle sostanze che agiscono  riempiendo rughe e solchi, quindi aumentando più o meno, a seconda della loro tipologia, i volumi del viso. Il botulino agisce senza cambiare i volumi del volto, ma come già detto, rilassando i muscoli mimici. Quindi quando a volte si sentono frasi del tipo: “si è gonfiata con il botulino”, sono assolutamente errate, perchè lo ribadisco: il botulino non gonfia.

A volte il termine tossina botulinica può suscitare un certa preoccupazione e spaventare i pazienti. Ma quali sono i reali pericoli che potrebbero derivare da questo trattamento?

In realtà il termine tossina botulinica è corretto perché il farmaco deriva effettivamente dalla tossina del “clostidrium botulinum”, batterio che può provocare tossinfezioni alimentari. In realtà le concentrazioni che si utilizzano per uso medico e, soprattutto, in campo estetico, sono talmente diluite da non rappresentare assolutamente un pericolo per la salute. Naturalmente, come per tutte le procedure mediche,  devono essere utilizzati soltanto prodotti autorizzati, adeguatamente conservati e iniettati da medici esperti.

Come si possono riassumere, quindi, i rischi e gli effetti collaterali del Botox?

Le reazioni avverse possono essere cefalea, debolezza muscolare, ptosi, cioè abbassamento della palpebra superiore, molto raramente reazioni allergiche e, naturalmente, quelle comuni a tutti i trattamenti che utilizzano gli aghi, come eritema, lieve gonfiore, ecchimosi. Gli effetti collaterali, qualora dovessero manifestarsi, sono transitori e comunque di gravità lieve o moderata.

Uno degli effetti collaterali più temuti è il cosiddetto “effetto mummia” o la perdita delle espressioni del viso. Cosa si può fare per arginare questo effetto indesiderato?

In realtà l'effetto mummia non si deve considerare un effetto collaterale, ma piuttosto il risultato di una modalità di trattamento non corretta. Per questo è importante che il medico sia esperto e che sappia esattamente dove e come iniettare il prodotto in modo da ottenere un risultato armonioso e naturale.

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