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Buonasera, il 13 aprile del 2016 mi sottopongo ad una mastoplastica additiva con tecnica triple plain, quindi protesi anatomica testurizzata, parzialmente sotto il gran pettorale, retro ghiandolare a livello dell'area del capezzolo e il lobo infero-laterale sotto il gran dentato. Dopo circa 7 giorni dall'intervento, dopo aver conclusa la terapia antibiotica, ho dei dolori fortissimi, sono molto gonfia, mi alzo per andare al bagno e dal buco del drenaggio di sinistra, tolto il giorno dopo dall'operazione, mi fuoriesce siero misto a sangue in copiosa quantità. Vado dal chirurgo, che si allarma, mi preleva un campione di secreto ed inizia manovre drenanti. Risulta infezione batterica. Rochefin bis in die per 10 gg e poi per un altro mese Bactrim e levoxacin. La protesi è stata salvata. Poi accade che il 27 di Novembre 2016, dopo circa sette mesi in cui ho seguito scrupolosamnete tutte le indicazioni, vado a chiudere una porta tipo scrigno a due battenti facendo un minimo sforzo coi pettorali. Sento come una sensazione di accavallamento muscolare e la sera a casa trovo in posizione sternale, sulla protesi sx, una protrusione e la protesi stessa molto evidente sul lato superiore, Assumo fans e chiamo il chirurgo che mi dice di prendere fans e massaggiare con voltaren. Dopo qualche gg la protesi torna apposto ma mi rimane un doloretto sternale. A metà Marzo 2017, a quasi un anno dall'operazione, mi segno in palestra e dopo esercizi a corpo libero che prevedevano anche l'utilizzo del pettorale, si riaffaccia il problema: protrusione sul lato sternale della protesi e protesi stessa molto evidente sul lato superiore. Vado allarmata dal chirurgo il quale mi dice che non è nulla,la protesi non si è assolutamente spostata, forse una contrattura, massaggiare e fare comunque sport che allena il muscolo. Il dolore persiste e la protesi sx è sempre più evidente. Prendo iniziativa e faccio un' ecografia. Risulta un'ematoma di 14,4 mm per 5mm sottofasciale. Continua a dirmi che non è nulla, la protesi non si è assolutamente spostata, forse una contrattura, massaggiare e tornare tra un mese. Questa volta mi dice di non fare sforzi, ma non mi dà nessuna spiegazione. a tre settimane non cambia nulla e faccio un'altra eco, questa volta da un esperto muscolo-scheletrico (in allegato il referto). Ora sono veramente preoccupata, perchè quel bozzetto che sentivo è un plica della protesi che secondo me spinge proprio sulla zona danneggiata del gran pettorale rallentando il processo di guarigione, anche perchè mi brucia molto, anche mentre dormo. Temo anche che il muscolo abbia subito, a causa di tutto quello che ho raccontato, uno stress troppo forte.
Vi chiedo gentilmente aiuto, non so come comportarmi, prima è vero avevo una seconda scarsa, ma ero sana, simmetrica e serena, ora mi sento limitata nella mia vita, sono molto preoccupata e non ho nemmeno il risultato estetico che volevo, dopo tanta sofferenza e tantissimi soldi spesi. Riuscirò col tempo a riprendere la normalità funzionale del muscolo o la cicatrice che si formerà mi continuerà a dare problemi? E la protesi, una volta che il muscolo sarà guarito diventerà meno evidente? Avete un'idea dei tempi di recupero? VI RINGRAZIO TANTISSIMO PER L'ATTENZIONE CHE MI AVETE DEDICATO GIA' SOLO LEGGENDO QUESTA LUNGA STORIA. Sara
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