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Tutte le risposte sulla rinoplastica

Tutte le risposte sulla rinoplastica
Chirurgo plastico ed estetico, ha prestato servizio professionale fino al 2001 presso l'Ospedale Niguarda di Milano. Fa parte equipe medica che ha sperimentato la prima pelle artificiale in Italia.
Creazione: 12 ago 2016 · Aggiornamento: 30 nov 2023
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La rinoplastica è l'intervento chirurgico che ha lo scopo di correggere la forma e le dimensioni del naso utilizzando incisioni situate all'interno delle narici. In questo modo si effettua il rimodellamento delle strutture ossee e cartilaginee, creando alla fine un naso dalla forma proporzionata e in armonia con il resto dei lineamenti del viso. Inoltre si può anche rimediare ad alterazioni anatomiche causate da traumi o precedenti procedure chirurgiche.

Può essere parziale (è cioè riguardare soltanto il dorso o la punta del naso) oppure essere completa (in questo caso viene corretto tutto il naso). Nei casi in cui il paziente presenti anche un problema funzionale come ad esempio una deviazione del setto nasale o una ipertrofia dei turbinati il difetto estetico può essere corretto insieme al problema respiratorio ed in questo caso si parla di rino-settoplastica.

dottor campiglio

La rinoplastica e la rino-settoplastica sono tra gli interventi più richiesti sia negli uomini che nelle donne. In Italia si collocano ai primi posti di un recente sondaggio insieme alla liposuzione ed alla mastoplastica additiva.

Il candidato ideale

Il candidato ideale per la rinoplastica e la rino-settoplastica è un paziente che vive un disagio psicologico legato alla forma ed alle dimensioni del proprio naso. Molte volte il problema principale è una gobba a livello del dorso nasale che ne altera esteticamente il profilo sia di fronte che di lato. Altre volte il problema si localizza a livello della punta nasale che risulta eccessivamente grande e pronunciata. Nella maggior parte dei casi i problemi sono presenti sia a livello de dorso che della punta nasale. Il risultato deve puntare ad un naso non artificiale e che non tradisca la mano del chirurgo plastico: nasi eccessivamente stretti e scavati appartengono al passato ed oggi i pazienti vogliono un naso naturale e ben proporzionato ai lineamenti del proprio viso.

I risultati

I risultati ottenuti con una rinoplastica sono permanenti e definitivi anche se in realtà il naso operato è destinato a invecchiare negli anni come qualsiasi altra parte del corpo. Le linee del naso devono essere armoniche, dalla sua radice a livello della fronte fino alla punta, le narici simmetriche e ben conformate e l'angolo tra il naso e le labbra ben definito e non troppo ottuso.

Una punta grossa con cute spessa e grassa, anche se ridotta, in genere rimane sempre un po' bulbosa, perché quel tipo di pelle mantiene la memoria della forma precedente e non si adegua totalmente alla struttura cartilaginea modificata. Di tale fat­tore si deve tener conto perché non è sempre possibile modificare totalmente e a piaci­mento la forma delle strutture nasali.

Nell'uomo il naso deve mantenere una certa "mascolinità" per cui sono preferibili profili diritti o solo leggermente scavati mentre nella donna il naso può essere più piccolo e più graziato. Molto importante in fase di visita è effettuare una simulazione al computer del risultato ottenibile con l'operazione in modo che chirurgo e paziente si intendano bene sugli scopi dell'operazione e su come intervenire nelle varie aree anatomiche.

prima e dopo rinoplastica

L'intervento

La rinoplastica può essere eseguita sia in anestesia locale con sedazione che in anestesia generale. La scelta del tipo di anestesia da effettuare dipende in parte dalla preferenze del paziente ed in parte dal tipo di operazione che deve essere eseguita. Una rino-settoplastica, ad esempio, che comporta la correzione anche della parte deviata del setto nasale richiede sempre una anestesia generale. Le incisioni sono tutte contenute all'interno delle narici e quindi sono praticamente invisibili. Soltanto in casi particolarmente complessi, che presentano problemi specifici a livello della punta nasale, può essere necessario eseguire la cosiddetta "tecnica aperta" (in inglese "open approach") che lascia una piccola cicatrice esterna a livello della columella nasale (la striscia di pelle che separa le due narici). Anche nel caso di narici eccessivamente larghe sono necessario delle incisioni esterne che lasciano una piccola cicatrice nascosta nel solco ai lati delle narici. A seconda dei casi la rinoplastica può essere effettuata soltanto modellando le strutture osteocartilaginee del naso oppure utilizzando anche suture interne o innesti di cartilagine, di osso e di fascia temporale o retroauricolare.

Nella rino-settoplastica l'operazione in genere prevede prima la correzione del disturbo respiratorio (deviazione del setto nasale) e poi in un secondo momento, sempre durante la stessa operazione, viene trattato il problema estetico.

rinoplastica prima e dopo

A fine intervento viene in genere posizionato un piccolo tutore termoplastico per proteggere il naso nei primi giorni dopo l'operazione e che viene rimosso a partire dalla quinta giornata post-operatoria. Tutte le suture all'interno del naso sono riassorbibili e perciò non devono essere rimosse mentre quelle eventualmente presenti all'esterno vanno rimosse insieme al tutore.

La rinoplastica tradizionale ha in genere una durata di circa 1 ora e mezza ma situazioni più complesse come quelle ad esempio che si incontrano nei casi di asimmetrie e malformazioni della punta nasale oppure in revisioni di precedenti interventi chirurgici possono richiedere durate superiori fino anche a 2-3 ore.

Gli strumenti

Nella rinoplastica fondamentale è l'utilizzo di una adeguata strumentazione chirurgica e di una buona sorgente luminosa ("luce frontale") che consente di osservare con precisione le varie strutture scheletriche del naso attraverso le piccole incisioni all'interno delle narici. Seppure disponibili da molti anni le protesi nasali in silicone o altro biomateriale (ne esistono di varie forme e dimensioni) non sono molto utilizzate nel corso di una rinoplastica e si preferisce ricorrere, se necessario, a piccoli frammenti di osso e/o cartilagine che possono essere prelevati dal setto nasale, dal padiglione auricolare o dalle coste.

Gli esami preoperatori

Gli esami necessari per una rinoplastica sono quelli necessari per una anestesia locale o generale ossia quelli del sangue e l'elettrocardiogramma. A questi si deve aggiungere una TAC del massiccio facciale nel caso il paziente riferisca problemi respiratori e la visita medica evidenzi deviazioni del setto nasale che possono essere responsabili di tali problemi.

Il recupero

Indipendentemente dal tipo di anestesia prescelto il ricovero in clinica è in genere di una giornata. Su richiesta della paziente è possibile anche un ricovero notturno con dimissioni la mattina successiva.

rinoplastica prima e dopo

I tempi di recupero da un intervento di rinoplastica o rino-settoplastica sono molto soggettivi da paziente a paziente. I tamponi nasali, quando applicati sono rimossi dopo 24-48 ore mentre il tutore termoplastico dopo 5 giorni. Generalmente si pongono altri cerotti esterni ancora per qualche giorno oltre la prima settimana. E' sempre presente un leggero gonfiore degli occhi, spesso associato a delle ecchimosi periorbitarie che scompaiono in entrambi i casi nell'arco di una settimana. Il naso già al momento della rimozione del tutore presenta la sua nuova forma anche se il risultato finale e definitivo impiega anche alcuni mesi per stabilizzarsi. Molto utili sono i massaggi che il paziente deve fare al mattino quando il gonfiore è maggiore e l'esecuzione di lavaggi con soluzione fisiologica.

Le cicatrici

Tutte le cicatrici sono localizzate all'interno del naso tranne quelle necessarie per la eventuale riduzione delle narici che è un passaggio non sempre necessario. Nel caso della rinoplastica "aperta" è presente anche una piccola cicatrice esterna trasversale a livello della parte più stretta della columella. Tale cicatrice può essere diritta, a scalino o avere la forma di una V.

I rischi e possibili complicazioni

Le principali complicazioni di una rinoplastica o di una rino-settoplastica sono la epistassi (ossia un sanguinamento da una o entrambe le narici), l'ematoma del setto (una raccolta di sangue a livello del setto nasale), l'infezione (molto rara), la perforazione del setto nasale (in genere asintomatica se di piccole dimensioni) e le alterazioni del normale processo di guarigione con formazioni di deposizione eccessiva di tessuto cicatriziale ad esempio a livello della punta nasale (supratip cicatriziale) o delle pareti laterali del dorso nasale (callo osseo esuberante) che a volte necessitano in una revisione in anestesia locale. La recidiva della deviazione della piramide nasale e del setto nasale

può imputarsi alla cosiddetta "memoria cartilaginea", che a di­stanza di qualche mese in alcuni casi può essere responsabile di una recidiva parziale con nuova deforma­zione della cartilagine settale. Quindi anche se l'intervento primario è stato eseguito cor­rettamente, talvolta è necessario ritornare in sala operatoria per cercare di correggere una deviazione residua.

rinoplastica

I costi

La rinoplastica ha costi variabili a seconda del tipo di operazione che deve essere effettuata. Situazioni più complesse come ad esempio quelle in cui sono presenti asimmetrie delle cartilagini alari o in cui si deve eseguire una contestuale correzione della deviazione del setto nasale o ancora revisioni di precedenti interventi chirurgici hanno costi maggiori. In genere i costi vanno dai 4.500 euro in su comprese tutte le spese di clinica, le visite e le medicazioni post-operatorie.

Altri interventi associabili

Tutti gli interventi di Chirurgia Plastica Estetica possono essere associati ad una rinoplastica. Le combinazioni più frequenti sono con la blefaroplastica (rimodellamento delle palpebre), la liposuzione e con la mastoplastica additiva (aumento del seno). In questo ultimo caso, se necessario gli innesti di cartilagine costale e di fascia pettorale possono essere prelevati attraverso la stessa incisione utilizzata per l'inserimento della protesi mammaria.

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