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Rotture e contratture capsulari degli impianti mammari

Rotture e contratture capsulari degli impianti mammari
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 11 ott 2013 · Aggiornamento: 16 lug 2019
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Nel 2011, il Consiglio superiore di sanità, invitava le donne alle quali era stata impiantata una protesi PIP, in seguito a un intervento di mastoplastica additiva, a consultare il chirurgo. L'80% di questi impianti, fabbricati in Francia dall'impresa Poly Implant Prothèse (PIP), erano stati esportati all'estero. Queste protesi mammarie erano caratterizzate da un alto indice di rottura e contenevano sostanze controverse all'interno, come l'additivo per carburante.

Dopo il comunicato francese del 2010 che affermava che gli impianti erano stati fabbricati con un gel di silicone diverso da quello autorizzato, le protesi erano state ritirate completamente dal mercato francese, italiano e spagnolo. Un gesto che tuttavia non risolveva le migliaia di operazioni di aumento del seno realizzate con questo tipo di impianti fabbricati con un gel industriale illegale.

A causa della confusione sanitaria scatenata dall'uso delle protesi PIP, la chirurgia di sostituzione degli impianti mammari si è convertita in una delle migliori opzioni per risolvere i problemi causati dall'aumento del seno. Rotture, perdite o contratture capsulari si situano tra le principali controindicazioni che causano la realizzazione di un intervento chirurgico non sempre esente da rischi, convalescenza o dolore.

sostituzione protesi rotte

Rottura delle protesi, cosa succede realmente?

Uno dei principali problemi dell'avere una protesi rotta nel seno è che è molto difficile rendersene conto. Solitamente non si percepiscono i sintomi all'inizio, infatti solo poche donne avvertono fastidio o dolore nella zona in cui si è prodotto il problema.

I sintomi della rottura delle protesi mammarie possono risultare più percepibili dopo che è già trascorso un certo tempo dalla rottura della protesi. Uno dei primi segnali è che la mammella si indurisce, generando una capsula attorno all'impianto. Inoltre, quando c'è una fuga di silicone, questa può essere assorbita dal sistema linfatico, dando luogo a un'infiammazione dei gangli che in alcune occasioni devono essere asportati.

Il problema è stato messo in evidenza dal caso delle protesi PIP che, contenendo sostanze illegali, ha generato confusione sugli effetti della filtrazione nel corpo umano. Di qui molti chirurghi hanno scelto di togliere le protesi, domandandosi se una volta prodotta la rottura e assorbito il silicone dall'organismo, questo potesse essere eliminato facilmente dai tessuti.

💬 Se hai dubbi su quali sono i sintomi della rottura di una protesi o di una contrattura capsulare chiedi al dottore quali sono i sintomi da tenere d'occhio!

La difficoltà di riparare un impianto rotto

A differenza di una normale sostituzione della protesi - che può essere dovuta, per esempio, a una semplice richiesta della paziente di aumentare il volume del seno - quando succede che la protesi mammaria si rompe all'interno del corpo quello che succede è che cresce il grado di difficoltà dell'intervento.

Il fattore che più influisce su questa operazione chirurgica è la proprietà adesiva del gel, infatti l'estrazione delle protesi è più difficile quando il silicone è meno fluido o è incollato ai tessuti.

Quando si verifica una rottura della protesi, il chirurgo deve pulire completamente la zona interessata, rimuovendo tutto il materiale che è stato rilasciato nell'organismo e deve valutare se, a causa della rottura, è necessario eseguire anche un cambiamento del piano anatomico per ricollocare la nuova protesi.

Quest'ultimo aspetto è uno dei fattori che causa maggiore difficoltà nell'intervento di sostituzione degli impianti mammari, dato che allungandosi il tempo dell'operazione anche il recupero diventa solitamente più lungo e doloroso.

Per questo motivo, a causa dei problemi sorti con le protesi mammarie PIP, molti specialisti del settore hanno raccomandato alle donne che le portano l'estrazione degli impianti prima che questi si possano rompere. Questo tipo di intervento risulterebbe molto più semplice, meno complicato e anche meno fastidioso rispetto a un'operazione di sostituzione dovuta alla rottura degli impianti.

Dott. Angelo Scioli
Senza opinioni
Pescara, Pescara

Contratture capsulari, quando bisogna cambiare le protesi?

rottura protesi mammarie

Una delle maggiori preoccupazioni delle pazienti che si sottopongono a un'operazione di aumento del seno è la probabilità che si sviluppi in corrispondenza dell'impianto una contrattura capsulare.

Le protesi mammarie di silicone possono creare attorno a loro una reazione dei tessuti circostanti, caratterizzata dalla formazione di una copertura fibrosa che produce l'organismo in maniera naturale come strumento di protezione contro l'introduzione di un oggetto esterno nel corpo.

Davanti a questa situazione,  il chirurgo può decidere se sostituire o meno le protesi, in funzione delle caratteristiche e dell'evoluzione della contrattura. Quando il tessuto diventa duro, rigido e inflessibile, allora è più che raccomandabile l'estrazione della protesi, che può realizzarsi mediante una procedura chiamata capsulotomia.

Questa operazione di estrazione dell'impianto avviene più spesso per via sottomammaria o areolare, visto che l'estrazione attraverso l'ascella è solitamente più complicata in questi casi. Una volta separata la protesi e analizzate le caratteristiche della mammella, lo specialista può determinare la collocazione del nuovo impianto in un piano intramuscolare differente, creando così una nuova tasca per ospitare gli impianti per l'aumento del seno.

Talvolta, prima di sottomettersi all'intervento, gli esperti consigliano la realizzazione di metodi meno invasivi come il massaggio di mobilizzazione o l'applicazione di ultrasuoni per ridurre il rischio di incapsulamento e rendere più morbido l'impianto. In condizioni normali, l'esperienza post operatoria della paziente può essere paragonabile a quella del suo primo intervento di aumento di seno.

↪ In quali casi è consigliato sostituire le protesi? Come viene eseguita l'operazione? Consulta la pagina dedicata alla sostituzione delle protesi mammarie per capire qualcosa di più su questo delicato intervento

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