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Obesità ed effetti negativi sulle aspettative di vita

Obesità ed effetti negativi sulle aspettative di vita
Da Dr. Domenico Centofanti
Esperto in Medicina Estetica e Scienza dell'Alimentazione, è vicepresidente SIME e consigliere nazionale ANSISA ed insegna presso la Scuola Internazionale Medicina Estetica Fatebenefratelli di Roma.
Creazione: 3 nov 2014 · Aggiornamento: 22 giu 2020

Oggi il 35% della popolazione adulta italiana è in sovrappeso e circa il 10% è obesa. L'eccesso di peso è però, evidentemente, un problema non solo italiano: nei paesi industrializzati la percentuale di persone in sovrappeso è in continuo e costante aumento.

L'obesità ed il sovrappeso non costituiscono solo un problema estetico, ma anche di salute, rappresentando un fattore di rischio per molte malattie.Si parla di obesità quando la massa grassa del nostro corpo è al di sopra di parametri correlati a sesso, età, altezza e massa muscolare. È dovuta, nella quasi totalità dei casi, ad un bilancio energetico alterato (rapporto tra l'energia introdotta con gli alimenti e quella consumata dal nostro corpo): prevalenza delle entrate rispetto alle uscite.

È d'obbligo mettersi a dieta? in quali casi?

Il 70 % della popolazione italiana adulta almeno una volta all'anno “si mette a dieta". Circa il 90% di essi finisce per ricorrere a “cure dimagranti" che spesso impongono diete squilibrate, drastiche e senza alcun controllo medico, solo perché il peso desiderato è inferiore a quello indicato dalla bilancia.Sarebbe opportuno, prima di intraprendere un qualsiasi trattamento dimagrante, valutare il reale sovrappeso.

Cioè cosa bisogna fare?

La prima cosa da fare è definire la distribuzione e quantità di tessuto grasso e di tessuto magro. Il peso corporeo infatti è la risultante della somma di diverse componenti che possiamo per semplicità raggruppare in due comparti: la massa magra e la massa grassa.La prima comprende l'acqua corporea, i muscoli, le ossa e gli organi interni.

La seconda è rappresentata dal grasso distribuito sotto la pelle e all'interno della cavità addominale.Per stabilire l'esistenza di un eccesso di peso non basta il dato registrato dalla bilancia, eventualmente rapportato all'altezza, sono invece necessarie indagini più approfondite che valutino la composizione corporea ed in particolare stimino la percentuale di massa grassa rispetto alla massa magra e alla percentuale di acqua corporea.

Sulla base dei risultati dell'esame si saprà se esiste un reale eccesso di peso e, di conseguenza, l'opportunità di intraprendere una dieta, stabilendo il tempo necessario e le modalità per mantenere il risultato ottenuto. Non sempre perdere peso corrisponde ad un dimagrimento: dimagrire significa calo della massa grassa.

Dott. Massimiliano Fiorillo
Mariano Comense, Como

Qual è la dieta migliore?

Non esistono chiaramente diete miracolose: tutte, forse, fanno perdere peso, ma solo una dieta bilanciata insieme ad un idoneo programma di attività fisica permettono di ottenere un reale dimagrimento in tempi ragionevoli e di mantenerlo nel tempo.I rapidi cali di peso sono accompagnati da una moderata perdita di massa grassa e da una parallela perdita di massa magra, il che non garantisce alcun risultato a lungo termine con il rischio di recuperare facilmente il peso perduto e con un sostanziale aumento della massa grassa.

dieta per dimagrire

È quindi solo un'illusione perdere rapidamente peso?

Molto peggio! Il rapido calo ponderale si accompagna soprattutto ad una importante perdita di massa magra e questo si traduce in tre svantaggi:- quasi sicuro recupero del peso perso con modificazione della composizione corporea: meno muscolo e più grasso rispetto a quanto perso, come dire che recuperato il peso iniziale, siamo più grassi di prima pur pesando lo stesso;- aver accumulato tessuto adiposo viscerale, con aumentato rischio di malattie, soprattutto cardiovascolari;- conseguente maggior fatica a perdere nuovamente peso.

Cosa fare allora?

la parola “dieta" non significa altro che “uno stile di vita" e deve pertanto essere intesa come la corretta alimentazione razionale ed equilibrata che una persona sana deve assumere quotidianamente in funzione delle proprie necessità biologiche e nutrizionali al fine del mantenimento di un buono stato di salute.Questo significa che non può esistere una alimentazione standard per tutti, le esigenze variano da individuo ad individuo: un bambino che sta crescendo ha, evidentemente, esigenze diverse da un adulto, una persona molto attiva fisicamente non può avere la stessa dieta di un persona sedentaria.

A ciascuno la sua dieta?

Non esiste una dieta uguale per tutti, ma esistono dei principi generali che costituiscono le basi di una corretta alimentazione.

  • l'energia da apportare ogni giorno deve essere in funzione di età, sesso, struttura corporea, attività fisica.
  • i principi nutritivi energetici, devono essere ben rappresentati: giusta quantità di proteine, lipidi e carboidrati. Equilibrata deve essere anche la presenza di vitamine e sali minerali, nonché di acqua.
  • giusta dose di fibra alimentare.
  • variare il più possibile.
  • distribuzione dell'alimentazione giornaliera in quattro-cinque pasti.

Per rendere più comprensibili i principi di un sana alimentazione è stata scelta una piramide nella quale sono inseriti gli alimenti in funzione della frequenza con cui dovrebbero essere consumati. Alla base ci sono gli alimenti da consumare più spesso, man mano che si sale, ci sono quelli il cui consumo dovrebbe essere più limitato.

Questi principi sono validi per chi deve o per chi non deve perdere peso?

Questi principi sono validi per tutti. Anche chi vuole perdere peso deve rispettare le stesse regole. Bisogna però affidarsi sempre a personale qualificato e ricordarsi che l'eccesso di peso è una condizione cronica e, come in tutte le malattie croniche, è indispensabile una terapia da seguire per tutta la vita. La terapia deve basarsi sul cambiamento delle abitudini alla base del sovrappeso: alimentazione errata e sedentarietà.

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