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Lo sbiancamento dentale fotodinamico

Lo sbiancamento dentale fotodinamico
Da Dr. Massimo Rota - Medicina Estetica & Dentale Integrata
Specialista in Odontoiatria. Ha vinto il Premio HM Goldman per la miglior ricerca in Parodontologia. Attivo nella ricerca accademica e all’interno delle principali società scientifiche del settore.
Creazione: 30 giu 2011 · Aggiornamento: 30 giu 2011

Denti bianchi e sani rappresentano una delle caratteristiche estetiche più ambite e ricercate. Lo sbiancamento dentale è di conseguenza un trattamento estetico molto richiesto.

Sotto il termine “sbiancamento" rientra, genericamente, qualsiasi trattamento che porta i denti ad apparire più bianchi.

La causa di un colore scuro, presenza di pigmenti, in molti casi, è da attribuirsi a caratteristiche genetiche sfavorevoli, al fumo, al passare del tempo e all'assunzione di cibi o bevande particolari, come caffè, liquirizia, te e coloranti artificiali oppure a terapie antibiotiche (tetracicline).

Per riportare il colore dei denti al bianco e alla luminosità di un tempo, è possibile scegliere tra diverse tipologie di trattamenti sbiancanti, rapidi e non invasivi.

Come anticipato, esistono svariati metodi per sbiancare i propri denti. Tale risultato può essere conseguito sottoponendosi a trattamenti professionali oppure effettuando trattamenti combinati: studio associato ad un trattamento domiciliare con l'ausilio di mascherine che ricalcano la forma delle arcate dentarie del paziente.

Gli agenti sbiancanti più usati sono il Perossido di idrogeno e il Perossido di carbammide. Queste due sostanze anche ad alte concentazione non ledono in alcun modo la struttura del dente e sono gli unici certificati come sicuri dalla prestigiosa agenzia americana sul Farmaco (FDA).

I metodi sbiancanti attualmente considerati più efficaci si basano sull'utilizzo dei due Perossidi attivati da una sorgente luminosa che potenzia l'effetto degli agenti sbiancanti riducendo quindi i tempi dello sbiancamento a una seduta di poco meno di 45 minuti. Tale metodica, denominata “Sbiancamento Fotodinamico", prevede l'utilizzo di sorgenti luminosa a “luce fredda" (Plasma, Led, Laser) .

Ovviamente i risultati si hanno su denti naturali, mentre praticamente nullo è l'effetto su capsule o otturazioni. In questi casi è bene procedere allo sbiancamento e prevedere la sostituzione di otturazioni e capsule per non incappare in poco estetiche discromie tra gli elementi dentari.

Il trattamento non ha controindicazioni e può essere ripetuto su base anche annuale ( specie nei forti fumatori ad es), tuttavia suggeriamo una visita e una preventiva detartrasi superficiale prima di effettuare il vero e proprio sbiancamento.

Dott. Riccardo Favero
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