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Le protesi mammarie possono causare il cancro?

Le protesi mammarie possono causare il cancro?
Primario Ospedaliero di Chirurgia Plastica, si dedica da oltre trent'anni alla Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica ed ha lavorato al fianco di importanti chirurghi internazionali.
Creazione: 20 apr 2017 · Aggiornamento: 16 lug 2019

In questi giorni la FDA ha annunciato che c'è un tipo di cancro associato ad alcune protesi mammarie. Questo comunicato sottolinea un possibile vincolo tra le protesi mammarie e uno specifico cancro al sistema linfatico: Linfoma Anaplastico delle Cellule Grandi (LACG). D'accordo con il New York Time si sono registrati 359 casi di questo tipo di cancro associati alle protesi mammarie.

Essendo casi molto isolati ed essendo molto pochi paragonati alla quantitá di persone con protesi, la FDA ha assicurato che "Il LACG associato alle protesi mammarie è una malattia molto rara e quindi non si consiglia l'estrazione delle protesi in pazienti che non tengano nessun sintomo o anromalitá."

Senza dubbio il cancro al seno è una delle malattie che preoccupa di piú le donne. Negli ambulatori molti chirurghi devono rispondere a domande come: "La protesi puó provocare il cancro?" "Potrei avere problemi a realizzare una mammografia?" Per questo motivo è importante chiarire tutti gli aspetti.

In Guidaestetica.it ci preoccupiamo per l'esito che possono avere certi tipi di notizie tra le pazienti e per questo motivo abbiamo contattato il Dott. Del Gaudio per rispondere a queste e altri dubbi sull'argomento.

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Dottor Del Gaudio, le protesi mammarie possono causare il cancro?

Per chiarezza, le protesi al seno non provocano il cancro del seno. Anzi, da uno studio effettuato dalla FDA, l'ente più accreditato al mondo per la tutela della salute, risulterebbe che le donne portatrici di protesi mammarie sono più protette dal K mammario. Le attuali indicazioni invece si riferiscono al Linfoma Anaplistico a grandi cellule che è un tumore del sistema linfatico. Attualmente la FDA avrebbe trovato un nesso tra protesi al seno e il suddetto tumore in 395 casi al mondo su 20 milioni al mondo, di portatrici di protesi mammaria. Per alcuni scienziati la causa andrebbe ricercata nella "testurizzazione" delle protesi. Per testurizzazione si intende la particolare "rugosità" che viene impressa al rivestimento delle protesi. Questo è il motivo per cui ci si sarebbe un ritorno alle protesi lisce. Sembrerebbe inoltre che in molti casi l'insorgenza di questa malattia sarebbe antecedente all'impianto. Come si evince dai numeri statistici la casistica è attualmente molto bassa in rapporto all'enorme numero di procedure eseguite. Nella nota diffusa dalla FDA si precisa che tutte le informazioni al momento suggeriscono che le donne con protesi al seno hanno un rischio molto basso, seppure aumentato rispetto alle donne non sottoposte a impianto, di sviluppare ALCL (linfoma a grandi cellule).La maggior parte dei casi associati a protesi sono trattati con la rimozione dell'impianto e della capsula che la circonda. La SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica) ha partecipato al tavolo del Ministero della Salute, sull'argomento, rassicurando tutte le donne che convivono con questi dispositivi.

La mammografia è uguale per una persona con protesi?

Naturalmente la mammografia è ugualmente efficace anche per le donne portatrici di protesi.

Cos'è il Linfoma a grandi cellule anaplastico?

Il linfona anaplastico a grandi cellule, ALCL, è un linfoma periferico non - Hodgkin a cellule T. Il tessuto neoplastico si caratterizza con grandi cellule tondeggianti e ovulari, che va ad infiltrare i seni linfoidi.

Quali sono i sintomi?

Il sintomo della comparsa dell' ALCL è un sieroma freddo, cioè un versamento sieroso interno alla protesi non infiammatorio che compare circa 6 mesi dopo l'impianto.

In che situazione o momento bisogna contattare il chirurgo?

Bisogna contattare il chirurgo se si nota un ringonfiamento anomalo di un seno circa sei mesi dopo l'impianto.

Grazie Dottor Del Gaudio per le sue spiegazioni su questa notizia che ha generato senza dubbio controversie e dubbi. Concludendo, cosa ci direbbe sull'argomento?

I commenti conclusivi, a mio giudizio, sono in un rischio molto basso di contrarre la malattia, sulla base di numeri forniti. Quando si avranno notizie più precise sull'eventuale nesso con la testurizzazione delle protesi, torneremo alle proteli lisce.

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