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Controindicazioni acido ialuronico per l'aumento del seno

Controindicazioni acido ialuronico per l'aumento del seno
Dott. Pierluigi Bello
Senza opinioni
Chirurgo Plastico Ricostruttivo ed Estetico, preparato presso l'Università Federico II di Napoli. Autore di diverse pubblicazioni scientifiche, partecipa a corsi e convegni di Medicina Estetica.
Creazione: 18 mar 2011 · Aggiornamento: 29 ott 2023
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Il Dott. Pierluigi Bello spiega in questo articolo quali sono le controindicazioni all'utilizzo di acido ialuronico per l'aumento del volume delle mammelle.

Qual è la sua opinione riguardo all’aumento del volume della mammella con l’acido ialuronico?

Il messaggio enfatizzato da molti medici (spesso non sono chirurghi plastici) in base al quale l'utilizzo di acido ialuronico per aumentare il volume delle mammelle è alternativo all' intervento di mastoplastica additiva non è a mio avviso corretto.

Prima di addentrarci nell’argomento, definiamo cos’è l’acido ialuronico

L’acido ialuronico è una molecola che è fisiologicamente presente nel nostro organismo e, più precisamente la ritroviamo nel tessuto connettivo, combinata con l’elastina ed il collagene al solo scopo di donare alla pelle elasticità, tono e morbidezza.

Qual è il classico utilizzo dell’acido ialuronico nella Medicina e Chirurgia Estetica?

L’acido ialuronico trova la sua applicazione in Medicina e Chirurgia Estetica come sostanza infiltrata nella pelle per ristabilire compattezza, tono e luminosità. Da anni l’acido ialuronico viene utilizzato come filler per trattare e correggere gli inestetismi del viso. Il suo effetto però è limitato perché, essendo una sostanza biologica già presente nell’organismo, verrà riassorbito gradualmente e con tempistiche variabili in base alle caratteristiche del paziente e, i tessuti, ritorneranno alla situazione di partenza.

Perché si è iniziato ad utilizzarlo per l’aumento di volume del seno?

Visto il suo effetto di donare tono e volume per il viso, alcuni medici hanno pensato bene di utilizzare questa tecnica anche per rendere il seno più voluminoso e pieno, sfruttando il fatto che l’effetto è comunque reversibile. Inoltre molte pazienti erano attratte da questa metodica perché permetteva loro di non ricorrere alla chirurgia.

Attualmente è una pratica permessa?

Tempo fa, il filler di acido ialuronico per l’aumento del seno era consentito e molto utilizzato, perché non si conoscevano le sue controindicazioni. Attualmente è una pratica vietata sia in Italia che in molti altri paesi, perché le applicazioni con l'acido ialuronico possono essere unicamente circoscritte alla correzione di piccoli difetti o al riempimento di circoscritte aree di depressione.

Controindicazioni acido ialuronico aumento seno
Tra le controindicazioni dell'utilizzo dell'acido ialuronico per aumentare il seno, vi è l'insorgenza di micronoduli o pseudo cisti che possono interferire nella diagnosi delle neoplasie mammarie

Quali sono le controindicazioni dell’utilizzo dell’acido ialuronico per l’aumento del seno?

Le controindicazioni di tale metodica sono diverse. In primis, ad oggi, non avendo un follow up a lunga distanza, non si è in grado di conoscere l'eventuale danno iatrogeno sulla ghiandola mammaria. L'unico elemento certo è l'insorgenza di micronoduli o pseudo cisti che possono creare delle difficoltà nella diagnosi delle neoplasie mammarie. A ciò si aggiunga il danno continuo a cui è sottoposta la ghiandola mammaria durante l'utilizzo della cannula usata per infiltrare (nella mastoplastica la ghiandola invece viene solo attraversata nel polo inferiore fino a raggiungere il piano desiderato). Va altresì specificato che è impossibile che il solo acido ialuronico possa creare una simmetria tra le due mammelle e che spesso, oltre all'aumento, è necessario anche un sollevamento (pessi) delle stesse che si può ottenere unicamente con l'intervento di mastopessi.

Il costo di questa metodica può essere considerato un limite?

Certo, anche il costo è un limite. Infatti per poter dare volume alla mammella, ammesso che sia possibile determinare un aumento di taglia (sottolineo che le protesi mammarie sono compatte e possono dare forma e volume, mentre l'acido ialuronico è un gel abbastanza fluido), ci vuole una notevole quantità di prodotto che tra l'altro, dopo 1 anno / 1 anno e mezzo, tende a riassorbirsi, per di più in maniera diversa tra le due mammelle. Pertanto, alla lunga, la spesa è molto maggiore rispetto ad una semplice mastoplastica additiva.

Prima ha detto che questa metodica può creare delle difficoltà nella diagnosi delle neoplasie mammarie, può essere più specifico?

Tutti sappiamo quanto siano importanti gli esami radiologici ed ecografici al seno (mammografia, ecografia mammaria, risonanza magnetica) nella prevenzione e nel verificare la presenza del tumore alla mammella. L’acido ialuronico è una sostanza radioopaca e quindi interferisce nell’esecuzione degli esami, impedendo di avere una visione nitida della ghiandola mammaria. Nel seno, l’acido ialuronico permane per circa un anno e, in questo arco di tempo, non permette ai medici di interpretare correttamente gli esami diagnostici e, conseguentemente, l’individuazione del tumore al seno, ritardando così anche le terapie mediche.

Che consiglio si sente di dare alle donne che desiderano aumentare il volume del seno?

Un’alternativa è il lipofilling, che consiste nel semplice autotrapianto di tessuto adiposo. Questo trattamento non sostituisce la mastoplastica additiva, garantisce un discreto aumento di volume e la correzione di alcuni inestetismi. In definitiva, per l'aumento di volume delle mammelle, il mio consiglio è quello di non sostituire la mastoplastica additiva con metodiche che non tengono conto né dell'anatomia della mammella né di altre problematiche correlate (irregolarità nell'assorbimento del prodotto, infiammazione della ghiandola, esiti iatrogeni a distanza nel tempo). Entrambe le tecniche restituiscono risultati naturali e non influenzano l’esame radiologico al seno. È fondamentale però rivolgersi ad un chirurgo esperto della mammella, che saprà esaudire i vostri desideri senza mettere a rischio la vostra salute.

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