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Come ogni intervento i risultati hanno dei risvolti psicologici sul paziente che deve imparare a convivere con un nuovo corpo e con tutte le conseguenze post-operatorie e dal comportamento di ogni persona dipendono i risultati nel lungo periodo e il miglioramento della qualità della vita. Tuttavia in alcuni casi potrebbero verificarsi alcune complicazioni…
Uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti è l’addominoplastica. Consiste nell’eliminare l’eccesso di cute e di adipe dall’addome, rendendolo tonico. I motivi più frequenti per cui ci si sottopone a questo tipo di operazione sono gravidanza, invecchiamento o un'importante perdita di peso. L’addominoplastica non serve, quindi, a curare una malattia ma a modificare l’aspetto del proprio corpo. In questi casi spesso i pazienti ricorrono all’addominoplastica perché dà un miglioramento immediato, offrendo un nuovo equilibrio psico-fisico. Tuttavia la soddisfazione del paziente in seguito all'operazione dipende anche dagli obiettivi prefissati e dalla previsione di quelli che saranno i risultati reali.
Per questo è molto importante la comunicazione fra paziente e chirurgo, il quale deve spiegare tutti i dettagli relativi all'intervento. Anche se si tratta di chirurgia estetica, si tratta comunque di un intervento che presuppone che il paziente sia in grado di sopportare il processo di guarigione e per questo deve trovarsi in una situazione psicologica ottimale.
L'intervento consiste nell’effettuare due incisioni sull’addome. La prima, a forma di "U" va da fianco a fianco al di sopra del pube, mentre la seconda sarà attorno all’ombelico. Sollevata la pelle, il chirurgo rimette i muscoli addominali in tensione e poi esporta cute e grasso in eccesso. L'ultimo passaggio è quello di tendere nuovamente la pelle dell'addome.
L'operazione dura 1-2 ore a cui seguono circa 2 giorni di ricovero. Nelle successive 48 ore, infatti, è necessario rimanere a riposo con le gambe flesse e l'addome sollevato e per tre settimane il paziente dovrà indossare una fasciatura. Dopo i primi 10 giorni si potrà riprendere a lavorare nel caso non si tratti di un'attività troppo faticosa. Dopo circa un mese è possibile riprendere in maniera graduale l'attività sportiva.
Come la maggior parte degli interventi anche l'addominoplastica lascia cicatrici permanenti. In questo caso, se l'operazione è perfettamente riuscita, non lascia segni in rilievo o infossati, ma una cicatrice che può essere facilmente nascosta sotto la biancheria intima.
Al giorno d'oggi un medico preparato può eseguire una addominoplastica con relativa semplicità. Certo è che il paziente deve effettuare delle visite previe all'intervento per poter valutare i possibili rischi. Nonostante vengano fatti esami preventivi è comunque possibile che qualche piccolo inconveniente possa nascere durante o dopo l'intervento. Questi vanno affrontati in modo da evitare danni maggiori col passare del tempo. Ecco qualche esempio di complicazione post chirurgica:
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Dal punto dei vista dei rischi l’addominoplastica non è comunque diversa da qualsiasi altro intervento chirurgico, nel senso che ogni volta che si sottopone a un’operazione bisogna essere consapevoli del fatto che un margine di rischio e di complicanze potrebbe sempre essere presente: è per questo che non ci stancheremo mai di sottolineare quanto sia importante rivolgersi sempre e soltanto a specialisti accreditati e di comprovata esperienza.
Tuttavia, bisogna anche tenere presente che oltre alle complicazioni (che in molti casi sono comunque gestibili dal chirurgo) ci sono anche tanti risvolti positivi. Infatti, uno studio svolto dal Dipartimento di Chirurgia plastica e ricostruttiva del George Eliot Hospital del Warwickshire, Nuneaton ha indagato sul tasso di soddisfazione dei pazienti sottoposti ad addominoplastica. Per far ciò è stato inviato un questionario a 153 pazienti che si erano sottoposti all'intervento di addominoplastica negli ultimi 5 anni: 118 pazienti hanno risposto al questionario (78%) rivelando un tasso di soddisfazione del 77%. Sono stati analizzati anche i risultati dei pazienti insoddisfatti: il malcontento derivava dall'effetto "orecchia di cane" che può verificarsi dopo un intervento, ma che in genere viene corretto con una mini-liposuzione o con la resezione dei tessuti in eccesso, altri invece erano insoddisfatti degli esiti cicatriziali.
L'intervento di addominoplastica, infatti, solitamente dà sicurezza psicologica al paziente grazie ai risultati estetici e funzionali, ma nel lungo periodo è importante che si adotti un corretto stile di vita attraverso un'alimentazione sana e un regolare esercizio fisico. La qualità di vita dei pazienti dopo l’addominoplastica è molto alta soprattutto se associata a questo tipo di cambiamento radiacale e una maggiore cura di se stessi.
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